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E’ tutto criticabile e opinabile

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"Guardando sul vostro sito mi colpisce da tempo il modo di dare o meno spazio alle notizie che mettete in rete". Così inizia uno scritto del nostro lettore Antonio Manini.

Il quale prosegue così la sua lettera, che pubblichiamo interamente: "Mi permetto questa critica perché francamente non capisco la logica con la quale togliete o lasciate visibilità ai vari argomenti. Cito come ultimo di una lunga serie quello relativo alla riunione di sabato 9 giugno con l’assessore Tutino, apparso e sparito in brevissimo tempo, tanto che per rileggerlo ho tribolato a ritrovarlo… Mentre restano ben visibili argomenti poco letti e, permettetemi il termine, molto più frivoli. Questo metodo, personalmente, ma anche ad altre persone di mia conoscenza che hanno notato la cosa, fa passare un po’ la voglia di seguirvi ed a volte fa anche pensare male… Vorrei solo conoscere i meccanismi e le ragioni che portano a queste operazioni di spostamento di argomenti così improvvisi, senza che ve ne siano altri  più importanti che giustifichino tale operazione. Anche alcune apparizioni in ambienti politici amministrativi hanno lasciato spazio ad interpretazioni strane… Cito per esempio l’unica volta in cui siete venuti in consiglio a Toano dando spazio ad un’interpretazione fantasiosa di una interpellanza per poi essere assenti la volta successiva dove all’ordine del giorno vi era una mozione  presentata appositamente per fare chiarezza sulle allusioni fatte… Questo non è proprio esattamente quel che si dice  'fare informazione'. Altra cosa…. Vi definite il giornale dell’Appennino ma in Comunità montana siete stati presenti la sera dell’insediamento del nuovo consiglio e poi più… Eppure si è parlato spesso di cose interessanti che riguardano la nostra terra e la gente andrebbe informata sulla vita amministrativa dei nostri enti… Premetto che non intendo e non ho niente da insegnare a nessuno ma vorrei capire e vi sarei grato se venissero chiarite queste mie perplessità. Grazie. Saluti".

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Ad Antonio Manini, che civilmente ripropone dubbi e perplessità che ci accompagnano fin da quando siamo apparsi in rete (era il settembre del 2004), proviamo a dare risposta. Ci piacerebbe però che questa fosse intesa dallo scrivente nello stesso spirito con cui sono accolti i suoi dubbi, cioè prese sul serio, altrimenti il dialogo non esiste ed esistono solo i propri giudizi, fermi e immodificabili anche dietro tentativi ripetuti nel tempo di spiegare la situazione della nostra redazione e del conseguente modo (perchè è così: conseguente) di fare informazione.

Facendo riferimento alla cronaca del convegno recente di Cavola cui ha preso parte l'assessore provinciale, essa ha trovato spazio in apertura perchè ci pareva un argomento importante. Da lì è stata quindi spostata nella categoria "in evidenza". Così l'articolo è rimasto ben visibile per alcuni giorni. Quindi non "per brevissimo tempo". La notizia di apertura è comunque per sua natura un luogo di passaggio piuttosto rapido: tiene conto dell'importanza dell'argomento ma anche della necessità di dare un segno di "vivacità" al sito. Per ritrovare un articolo, una volta che è uscito dalla pagina principale, è semplice: si usa il motore di ricerca (in alto a destra). Altri argomenti possono rimanere più tempo perchè magari vi sono meno pezzi che rientrano nella stessa categoria e ciò ne diminuisce la "rapidità di rotazione". Sulla "frivolezza": ognuno può giudicare come preferisce gli argomenti che non lo interessano, ma speriamo ci riconosca un qualche sforzo che ci permette di evitare quantomeno il "trash". La presenza ai consigli, comunali o della comunità montana. Il primo paragrafo della risposta introduce quanto segue (detto e ridetto, eh!): siamo un gruppo di volontari, ciascuno con un lavoro o una propria vita o propri interessi o propri modi di passare il tempo. Non ce la facciamo materialmente - pur non mancando l'intenzione di "coprire" il più possibile riunioni e quant'altro - a seguire tutto. Del resto, se ci permette, del convegno del 9 giugno a Cavola su organi di informazione ben più importanti (e meno gratuiti) del nostro non ha trovato una sola riga di resoconto. Questo le suggerirà pur qualcosa, no?

E' tutto criticabile ed opinabile: scelte di pubblicare questo o quell'altro o di escludere altro ancora, argomenti, "taglio", titolazioni, spostamenti... Quello che dispiace è la constatazione, da parte di qualcuno, di un atteggiamento persistente e costante (ed impermeabile a quasiasi nostro tentativo di dare conto del nostro modo di operare: vedrà che anche questo cadrà prestissimo nel dimenticatoio) di pregiudizio e malafede contro il nostro lavoro. Verso essi siamo disarmati. Ormai abbiamo imparato a farcene una ragione; ma non manchiamo, di tanto in tanto, di continuare a rispondere se interpellati. Siamo imperfetti, come tutto ciò che sta sotto il cielo. E del resto non corriamo dietro nè l'unanimismo nè la santità. Semplicemente: cerchiamo di offrire un servizio e possibilmente di migliorarci. Pur con tutti i limiti che non cesseranno mai di contrassegnare questa e tutte le intraprese di chi si propone di fare qualcosa.

(red)