Home Cronaca Grazie al Dna arrestano il topo d’orificeria. Che è già in carcere!

Grazie al Dna arrestano il topo d’orificeria. Che è già in carcere!

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TOANO (29 settembre 2009) - Se c'eravamo abituato a sofisticate indagini solo coi Carabinieri dei Ris, magari alla tv, forse è ora di ricredersi. In particolare se si è ladruncoli. Accade, infatti, che in quel di Cerredolo di Toano una minuscola goccia di sangue persa da un ladruncolo 'del buco' è valsa quanto una prova schiacciante e gli è valsa l'arresto.

Il ladro, lo ricordiamo nella notte del 18 settembre del 2008 aveva portato a compimento l’audace colpo all’oreficeria Borellini della frazione Cerredolo, “svuotata” nottetempo di orologi e preziosi grazie ad un foro di 30 cm praticato sulla vetrina antisfondamento. L’azione delittuosa valse al ladruncolo il bottino di orologi e preziosi per oltre 8.000 euro, oltre ai danni per l'opera di scasso, con forzatura della porta blindata e nella perforazione della vetrata antisfondamento.

Ma durante il sopralluogo i Carabinieri di Toano hanno identificato una labile traccia, ovvero una piccola macchia di sangue, scruplosamente rinvenuta e repertata.
Era stata la stessa derubata a segnalare quella singolare macchiolina di colore marrone scuro sull’etichetta di una scatola di orologio lasciata dal malvivente, dopo averla vuotata del suo contenuto.

Assommando le tradizionali tecniche investigative e di repertamento condotte dai Carabinieri della Stazione di Toano e quelle di laboratorio del Reparto Investigazioni Scientifiche di Parma ne è nato un connubio vincente. Al punto di potere identificare il malvivente, già presente negli archivi del R.I.S. per precedenti reati.

Il Gip del Tribunale di Reggio Emilia, Riccardo Nerucci, accogliendo le richieste della Procura reggiana, che ha concordato con le risultanze investigative dei Carabinieri della Stazione di Toano, ha emesso nei confronti del responsabile, identificato nel 54enne Antonio Vizzino, residente a Reggio Emilia, un provvedimento di natura cautelare in carcere per il reato di furto aggravato.
Provvedimento che è stato per l’appunto eseguito nella tarda mattinata di ieri dai Carabinieri di Toano.
I militi, ricevuto il provvedimento restrittivo nella tarda mattinata di ieri, vi davano esecuzione raggiungendo il destinatario presso il carcere Sant’Anna di Modena dove lo stesso si trova recluso per altra causa.

DNA, UNA CERTEZZA QUASI ASSOLUTA
Quanto è sicura la prova del Dna per identificare una persona?
"La probabilità di condizione dello stesso profilo genotipico - spiegano i Carabinieri - è pari a uno su 252 miliardi, cifra a sua volta di gran lunga superiore al numero degli abitanti della terra (circa 6 miliardi), il che di fatto porta ad escludere che il profilo genotipico del’odierno indagato sia confondibile con quello di altro individuo".