"So che questo non è il momento, vista la crisi e i tagli, per fare polemica e chiedere qualcosa – dice Maria Grazia Colombari, responsabile della delegazione Confcommercio di Castelnovo ne’ Monti - però la nostra montagna sta morendo per le chiusure delle attività e, ora, anche dei servizi. Di questi, infatti, quelli che nel tempo, nel comune di Castelnovo ne’ Monti da tutti indicato come il centro dell'Appennino reggiano, sono venuti a mancare, sono diversi. L'ultimo proprio recentemente".
"Anni fa – precisa la Colombari - era stato aperto uno sportello della Camera di commercio per iscrizioni, cancellazioni e variazioni, visure e certificati. Lo sportello venne chiuso per scarso afflusso di pratiche e rimase solo per i certificati. Feci un incontro col presidente della Camera di commercio segnalando l'anomalia, ma non fu ripristinato nulla. Ora, con 'Comunica', abbiamo quasi risolto il problema; diversamente, per noi della montagna, significava ogni qualvolta e per qualsiasi pratica della Camera di commercio andare a Reggio Emilia".
«Poi – continua la responsabile di Confcommercio - è stato chiuso lo sportello autonomi artigiani-commercianti dell'Inps, anche questo per mancanza di fondi e costi: le solite cose. Sono state date delle direttive con numeri di telefono e referenti della sede di Reggio Emilia a cui rivolgersi, ma si riesce a comunicare solo con grande difficoltà. Ora telematicamente, con pin e password, riusciamo a fare delle pratiche anche dai nostri uffici".
Ricorda la Colombari che "tempo fa era stato aperto uno sportello dell’Agenzia delle entrate dove, due volte alla settimana, era possibile avere chiarimenti, registrare contratti e svolgere diverse pratiche: tutte cose per le quali, diversamente, cittadini e imprese dovevano recarsi alla sede centrale. Ora lo sportello, che funziona bene, è però disponibile solo il lunedì e, data la mole di utenti che debbono usufruirne, le code sono interminabili".
"Adesso l’ultima novità: lo sportello unico non può più rilasciare i certificati antimafia della Camera di commercio. Mi chiedo – conclude la responsabile della zona montana - se è possibile che nessuna associazione di categoria segnali queste anomalie. All'epoca della chiusura dello sportello della Camera di commercio soltanto Confcommercio aveva sollevato il problema. Nonostante tutti i referenti delle istituzioni reggiane siano gente della montagna, questa montagna nessuno si preoccupa di farla continuare a vivere. Sono preoccupata per il futuro delle nostre aziende".
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