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“Per mio figlio, mai più”

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ROMA (28 aprile 2012) - Sono stati davvero tanti i palloncini bianchi che si sono levati da piazza Cavour, a Roma, per salire verso il cielo per abbracciare idealmente i tanti giovani che negli anni scorsi hanno perso la vita sulle strade italiane a seguito di incidenti stradali. Sopra ciascuno un nome, una frase, un ricordo, ma più che altro tanta sofferenza da parte di una madre e di un padre o più semplicemente di una persona amica che continua a piangerne la scomparsa.

Si è concretizzato in questo modo il momento principale della manifestazione che si è svolta a Roma ed è stata titolata “Diamo Valore alla Vita.” Motore trainante dell’iniziativa è stata la scrittrice Barbara Benedettelli (che ha sposato spontaneamente la causa di tanti genitori affranti dalle ingiustizie) affiancata da Elisabetta De Nando e Erina Panepucci (entrambe mamme di due ragazzi scomparsi a seguito di gravi incidenti stradali e fondatrici di due associazioni di volontariato).

 

Attorno a loro centinaia di persone in rappresentanza di associazioni, movimenti e gruppi nati spontaneamente da genitori che hanno perso i propri figli sulla strada. Erano presenti anche alcune sigle sindacali della Polizia di Stato, le associazioni di tutela delle vittime dei reati e personaggi di rilievo fra i quali Marina Grasso (vedova Raciti, il poliziotto ucciso a Catania) e l’ex ministro Guidi ora parlamentare.

 

Presente anche l’Asaps – l’associazione sostenitori amici della polizia stradale – attraverso il consigliere nazionale Roberto Rocchi, già impegnato in tematiche di sostegno ai familiari e alle vittime della strada.

“Vogliamo essere liberi dall’oppressione dell’ingiustizia” hanno apostrofato a voce alta la scrittrice Barbara Benedettelli e le attiviste dei movimenti spontanei che l’hanno affiancata nell’organizzazione di questa iniziativa che si è svolta davanti la sede dell’alta Corte di Giustizia per rivendicare il diritto di avere giustizia anche attraverso il riconoscimento di giuste pene ai colpevoli di simili tragedie.

 

La richiesta, principale, infatti, ha riguardato l’avvio dell’iter legislativo che prevede la specifica penale dell’omicidio stradale. Una proposta, questa, che già da tempo vede numerose associazioni - fra le quali Asaps fra i primi firmatari della proposta -  sostenere una raccolta di firme già presentata alla commissione Trasporti della Camera dei Deputati, per definire un reato che possa risarcire (idealmente) le tante famiglie colpite dalle tragedie stradali.

 

La manifestazione organizzata a Roma farà prossimamente tappa a Reggio Emilia il prossimo 16 giugno, quando numerose associazioni si troveranno a partecipare alla consueta fiaccolata contro le stragi del sabato sera, organizzata dall’osservatorio provinciale sicurezza stradale di Reggio Emilia di cui è coordinatore proprio l’ispettore della polstrada Roberto Rocchi.

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