L’antico sodalizio tra uomini e cavalli, che fu protagonista delle terre dell’Appennino reggiano fin dalle epoche più remote, rivivrà a fine maggio a Reggio Emilia nell’opera equestre Saga. Il canto dei Canti di e con Giovanni Lindo Ferretti.
Proposta da Comune di Reggio Emilia, Corte transumante di Nasseta e Ater – Associaizone teatrale Emilia-Romagna, Saga. Il canto dei Canti sarà in scena nella stupenda cornice del chiostro grande dei Chiostri rinascimentali di San Pietro per tre sere - il 25, 26 e 27 maggio 2012 dalle ore 19 al tramonto; è previsto inoltre un mattinale alle ore 12 del 26 maggio.
E’ una storia epica in due atti – “ciò che fu” e “scampati” - per voce, musica e visioni equestri, dell’Appennino e dei suoi abitanti – uomini e cavalli appunto - dai tempi degli etruschi al regno di Matilde di Canossa pensata e scritta da Giovanni Lindo Ferretti, con la Corte transumante di Nasseta, libera compagnia di uomini, cavalli e montagne che la interpreta su musiche di Lorenzo Esposito Fornasari.
La ricezione del chiostro è di massimo 300 posti a serata.
Indirizzi e biglietti:
Saga. Il canto dei Canti.
- 25, 26 e 27 maggio 2012 alle ore 19 e un mattinale alle ore 12 del 27 maggio.
- Chiostro Grande dei Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, via Emilia San Pietro 44/C
- Biglietti: 12 euro; 8 euro ridotti (bambini fino a 12 anni).
- Biglietteria on-line: da venerdì 27 aprile sarà attivo il servizio di prenotazione on-line con accesso dal sito del Comune di Reggio Emilia www.comune.re.it e su www.ticketland1000.com
- Biglietteria presso i Chiostri di San Pietro: prevendita da giovedì 17 maggio presso la biglietteria di Fotografia Europea; giorni e orari: giovedì e venerdì dalle 18 alle 23; sabato e domenica dalle 10 alle 23.
La Corte transumante di Nasseta è una libera associazione tra uomini cavalli e montagne nata al Cerreto e residente a Collagna, nell’alta valle del Secchia, l’antica valle Orbana. Alleva, doma e addestra cavalli maremmani, i cavalli italiani da lavoro per eccellenza. Il maremmano non è tuttavia solo il cavallo italiano più famoso nel mondo, ma è protagonista dell’unica tradizione equestre che ha retto e attraversato la modernità nel nostro paese e che è riconoscibile ovunque grazie alla sua caratteristica bardatura. Questo cavallo, di cui sopravvivono oggi diversi esemplari indigeni, nati e cresciuti tra il monte Cusna e il Casarola, è oggi testimone di ciò che siamo stati e della storia di quello che fu un crinale cavalcante dall’epoca dei Celti e poi dei Romani, teatro del peregrinare di Maria Maddalena, delle guerre Goto-Bizantine, tra corti Longobarde e abbazie Benedettine, e lungo i valichi dei Santi: da San Colombano Abate, in Bobbio, a San Pellegrino Eremita d’Alpe.
Gli uomini e cavalli interpreti di Saga. Il canto dei Canti sono:
Elegante, Scricciolo, Socrate, Tancredi, Ugolino, Verbena, Assenzio ed Assolo, cavalli maremmani; Enea, cavallo d’Appennino
Ferretti Lindo Giovanni, signore delle parole
Marcello Ugoletti, signore dei cavalli
Cinzia Pellegri, signora della Corte
Omar Natali, cavaliere della corte
con la straordinaria partecipazione di: Topolino tiro pesante rapido, Fanfara, cavallo tolfetano e il loro signore Roberto Concezzi.
Musiche e voci, Lorenzo Esposito Fornasari e Giovanni Lindo Ferretti.