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Gli investimenti mancati del Comune di Castelnovo ne’ Monti: lo stato dell’arte secondo Federico Tamburini. La replica del sindaco Gian Luca Marconi

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Riceviamo da Federico Tamburini, capogruppo della lista di opposizione "Persone e montagna" in Consiglio comunale a Castelnovo ne' Monti, e pubblichiamo, una valutazione sullo stato dell'arte degli investimenti a suo tempo promessi dalla maggioranza.

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IL DECLINO DI CASTELNOVO NE' MONTI

 C'era un tempo in cui Castelnovo era in grado di esprimere un ruolo fondamentale per l'Appennino reggiano,  ma la deludente attività amministrativa di questi ultimi anni ne ha sostanzialmente svuotato la  credibilità e ridotto  il peso.  Ci si aspettava, come cittadini e come rappresentanti in Consiglio Comunale,  che la seconda amministrazione Marconi   presentasse un bilancio di metà mandato in modo da poter illustrare gli obiettivi raggiunti e fare il punto su quelli in attuazione in relazione al programma presentato  al momento dell'elezione ed insediamento del 2009.

Questa latitanza dell'Amministrazione ha una origine ben precisa ed è lo specchio della conclamata incapacità di dare corso ai progetti presentati che avrebbero dovuto qualificare positivamente , almeno in tema di lavori pubblici,  l'azione amministrativa comunale. Nessuno dei progetti pomposamente somministrati ai cittadini ha trovato non dico realizzazione, ma nemmeno  visto la luce a livello di progettazione di fattibilità.

Per evitare i soliti discorsi in politichese che non ci appartengono entreremo noi di Persone e Montagna nel merito elencando e sottolineando quello che è un fallimento politico e amministrativo facendo il punto della situazione progetto per progetto:

A) TRASFERIMENTO DEL COMUNE AL PALAZZO DUCALE

Era stato presentato come necessità improrogabile che avrebbe finalmento dotato il Comune   diuna sede adeguata al proprio ruolo e creato una migliore circolazione dei flussi cittadini con grandi vantaggi per tutti. Inoltre si sarebbe recuperato valorizzandolo Palazzo Ducale incrementando il patrimonio dei beni di valore storico presenti in paese.

 Stato di avanzamento: PROGETTO ANNULLATO

B) TRASFERIMENTO DEL MERULO IN AMBITO P.ZZA PERETTI/CENTRO STORICO

L'obiettivo era quello di creare anche qui un flusso, un traffico di cittadini che contribuisse a sostenere un progetto di recupero del centro storico e dotare il Merulo di una sede adeguata nel   cuore del paese per agevolare la “ vita sociale” del centro con attività non profit.

Stato di avanzamento:  PROGETTO ANNULLATO

 n.b. Il centro storico di Castelnovo è definitivamente passato dal coma al decesso.

C)  LAVORI EX CONSORZIO PIAZZA MATTEOTTI

Progetto faraonico che prevedeva la realizzazione di almeno 2.500 metri quadrati di nuove realizzazione commerciali facendo esplodere il carico urbanistico  attraverso un  grave processo di  cementificazione del paese. In aggiunta avrebbe dovuto vedere la luce il  complesso destinato alla nuova sede della Biblioteca Comunale, una forma di Auditorium al servizio della popolazione di Castelnovo e della Montagna, parcheggio sotterraneo  e locali destinati ai servizi alla popolazione.

Stato di avanzamento: PROGETTO ANNULLATO

D) REALIZZAZIONE PARCHEGGIO SCAMBIATORE “ALBIACCIO”

Parcheggio da realizzare a margine del campo sportivo ex Valentino Mazzola a servizio sia   dell'Ospedale  S.Anna che del traffico in entrata in Castelnovo. 

Stato di avanzamento: RINVIATO AL 2013

E) VARIANTE DEL PONTE ROSSO

Nel febbraio 2009 il sindaco  Marconi  comunicava in Consiglio  che a marzo/aprile avrebbero appaltato i lavori e che entro l'anno (2009) sarebbero iniziati i lavori. Di conseguenza assieme alla Presidente Masini inaugurava ai primi di giugno , cioè a ridosso delle elezioni del  2009 i primi picchetti della variante con grande soddisfazione.  

Peccato che ad oggi, marzo 2012 , i terreni siano ancora di proprietà dei legittimi intestatari, che nessun appalto sia stato bandito e che non si riesce ad immaginare quando si possa iniziare.

C'è da aggiungere che a seguito delle prove geologiche eseguite nei mesi scorsi con l'autorizzazione dei legittimi proprietari sembra che sia indispensabile realizzare un ponte non previsto dal progetto  di fattibilità complicando oltre modo la questione.

 Stato di avanzamento : IMBARAZZANTE

F)  PIANO ENERGETICO COMUNALE  

Prevedeva un ingente investimento ( 12 milioni di euro) nel fotovoltaico e impianti di cogenerazione in prossimità di alcune scuole: contestato alla sua presentazione dai cittadini sia a  Castelnovo che a Felina veniva comunque sostenuto dall'amministrazione che resisteva a tutte le richieste di Persone e Montagna di abbandonare un progetto non adatto al nostro territorio.

Trascorso un anno e mezzo dalla presentazione ed in assenza di qualsiasi informazione a riguardo  viene presentata una interpellanza in Consiglio Comunale sull'avanzamento dell'iter realizzativo e veniamo a sapere che il Piano energetico comunale è stata ritirato e che , forse, spetterà alla nuova amministrazione post 2014 occuparsene.

Stato di avanzamento: RITIRATO

G) EX TEATRO ARISTON DI FELINA 

Acquistato a suo tempo coi soldi della vendita azioni Enìa (circa 500.000 euro) era stato in un primo tempo destinato dall’ammministrazione alla socialità di Felina salvo poi imbarcarsi in una operazione commerciale che prevedeva la realizzazione di almeno dodici appartamenti.  Forte e determinata l’opposizione dei Felinesi a cementificare ulteriormente il centro di Felina considerando che ci sono sul territorio molti appartamenti vuoti ed in vendita. L’amministrazione sembra voler proseguire sulla strada del residenziale ma all’improvviso, si dice , su pressione del PD che sollecita la giunta  ad occuparsi di Castelnovo e a lasciar perdere Felina il progetto viene insabbiato e ad oggi non se ne sa più nulla.

Stato di avanzamento: SPARITO

Si potrebbe continuare ancora con altri esempi e comunque ne esce un quadro desolante dove è evidente la debolezza di questa Amministrazione che non è riuscita in tre anni a realizzare una qualsiasi opera pubblica ed il riflesso più preoccupante è che il paese è immobile, passivo quasi rassegnato. Non reagisce più al degrado dell’arredo urbano, all’abbandono del centro storico, all’impoverimento del S.Anna, al turismo che non arriva, al commercio che muore,  alle  famiglie sempre più numerose che non arrivano a fine mese, subisce semplicemente la crisi che è arrivata anche da noi e per la quale l’Amministrazione non ha energia ne’ coraggio per mettere in campo come dovrebbe iniziative di confronto, stimolo e partecipazione per reagire  e sviluppare nuovi modelli di sviluppo indispensabili per un futuro meno difficile.

 Castelnovo è  di fatto il comune capo-distretto per molte questioni burocratiche ma ha perso il ruolo di guida, di centro e fulcro della montagna e se negli ultimi dieci anni l’andamento demografico costante del paese  ha beneficiato dello svuotamento del Crinale da oggi in poi non sarà più cosi’. Abbiamo già cominciato a perdere posti di lavoro e piano piano scivoleremo a valle se non troveremo la forza di reagire prontamente a questa situazione di oggettivo immobilismo.

Mancano ancora due anni alla prossima tornata elettorale amministrativa e ci auguriamo che il Sindaco e la Giunta trovino la forza, la capacità e la passione per dare una scossa al paese evitando di consegnarlo  al prossimo consiglio comunale  veramente in ginocchio.

Federico Tamburini, Persone e montagna

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LA REPLICA DEL SINDACO

In risposta all’intervento di Federico Tamburini suI progetti relativi a Castelnovo

C'era un tempo in cui la correttezza, la verità, la lealtà, il rispetto erano valori diffusi tra gli amministratori del nostro Comune. Purtroppo in questi ultimi anni abbiamo assistito al degrado di questi valori.

Violenza verbale e non solo, demagogia, strumentalizzazione fine a se stessa, volgari menzogne, attacchi e calunnie personali, a volte rivolte anche ai famigliari. Davvero un triste spettacolo.

L'intervento del capogruppo Tamburini sul “declino di Castelnovo Monti", apparso ne è un esempio.

La sua demagogia, la sua strumentalità, la sua supponenza sono direttamente proporzionali alla pesante crisi sociale ed economica che il nostro paese, il nostro Comune e le nostre famiglie stanno vivendo.

Sembra davvero che il consigliere Tamburini viva in un altro mondo, in un altra era, forse quella della sua invocata ed evocata “decrescita felice”.

Tre anni fa eravamo in un’altra epoca, questa crisi economica, ormai è certo, è la peggiore dal 1929.

Nei suoi ultimi tre anni il governo Berlusconi ha nascosto vergognosamente la situazione economica del Paese e siamo precipitati in una crisi socioeconomica ancor più drammatica. Un debito pubblico incalcolabile ed incontrollabile, disoccupazione alle stelle con il fallimento di migliaia di imprese, inflazione, tagli drammatici alla sanità, al sociale.

Tagli ai trasferimenti dello Stato verso i Comuni (per il 2012 meno 950.000 euro per citare il caso di Castelnovo Monti). Imu ed addizionale Iperf, di cui una buona parte va allo Stato, al massimo.

Patto di stabilità e blocco degli investimenti per i Comuni, che con grandi sacrifici stanno mantenedo almeno i servizi alla persona (anziani, handicap, minori).

Tamburini queste cose, se fa l'amministratore e non il "professorino", dovrebbe saperle!

Certo, nei nostri progetti di mandato c'erano la ristrutturazione del palazzo ducale, la costruzione del nuovo centro culturale nell'ex consorzio agrario ed altro.

Oggi pur avendo pronti i progetti di fattibilità, non ci sono i finanziamenti pubblici e privati per realizzarli.

L'Ausl di Reggio, che doveva acquistare l'attuale centro culturale per allargare gli spazi dell'ospedale (il ricavato serviva per intervenire sull'ex consorzio agrario), e per questo aveva già messo l'acquisto nel piano triennale, ha dovuto rinunciare per mancanza di fondi (vedi tagli da un miliardo e mezzo di euro in tre anni per la sanità della sola Emilia Romagna), gli eventuali privati che fin dall'inizio erano previsti per l'ex consorzio agrario ovviamente in questo momento di profonda crisi non ci sono.

La ristrutturazione del Palazzo Ducale e l'intervento all'ex consorzio agrario sono ovviamente e correttamente rinviati a tempi economicamente più opportuni.

Il parcheggio della rotonda della Pieve verrà realizzato contemporaneamente al nuovo oratorio nel 2013.

La Variante del Ponte Rosso, come più volte confermato dalla Presidente della Provincia, verrà appaltata entro l'estate 2012. Il nostro Comune ha già messo a disposizione la sua quota di 500.000 euro. Intanto sono già stati appaltati i lavori del tratto della ss 63 Croce - Calcinara ed entro il 2013 verranno appaltati quelli tra Calcinara e Cà del Merlo per un importo complessivo di 12 milioni di euro.

Spero che il capogruppo Tamburini sia contento di questi lavori, o forse preferirebbe solo per la sua personale, inutile strategia disfattista ed autoreferenziale che tutto ciò non si avverasse mai? Mi dispiace per lei ma entro fine mandato saremo davvero a buon punto con queste ed altre opere pubbliche.

Vorrei ricordarle il nuovo impianto coperto del tennis appena inaugurato, il campo sportivo in sintetico ed i nuovi spogliatoi con club house in corso di realizzazione che inaugureremo quest'autunno (importo 1.100.000 euro); il nuovo asilo nido per il quale abbiamo già il finanziamento di 1.400.000 euro e il cui bando verrà pubblicato nelle prossime settimane. La nuova casa protetta, il cui progetto e piano finanziario sono in fase di conclusione. Il centro della Protezione civile comprensoriale (530.000 euro) finanziato al 60 % dal nostro Comune (i lavori inizieranno entro l'estate). I lavori di manutenzione stradale e dell'arredo urbano attualmente in corso. La porta del Parco a piazzale Dante, sotto la Pietra di Bismantova (importo 150.000 euro) che verrà appaltata nei prossimi mesi. Gli interventi sui borghi di Carnola e Gombio (arredo urbano, marciapiedi, torre a Gombio, Oratorio a Carnola ) già finanziati dai fondi europei e dal Comune, per un importo di 290.000 euro per frazione.

Sul Piano Energetico in questi 2 anni è cambiato tutto, davvero un terremoto: crisi economica, calo ed azzeramento degli incentivi, i privati sono in grande difficoltà, le normative nazionali e regionali sono cambiate e correttamente abbiamo ridimensionato il progetto: realizzeremo il fotovoltaico sui tetti pubblici e l'eolico sui nostri terreni (uscirà il bando tra pochi mesi).

Anche sull’ex cinema teatro Ariston di Felina non ci sono le condizioni economiche per un intervento pubblico-privato che possa sostenere la fattibilità della ristrutturazione. Verrà affrontata in tempi migliori. Intanto il bene è un patrimonio della comunità di Felina e dell'intero Comune.

Il signor Tamburini afferma che "non siamo riusciti a realizzare una qualsiasi opera pubblica" e ciò che ho scritto e che potete già vedere e vedrete dimostra esattamente il contrario, quindi la sua malafede e la sua strumentalizzazione sono evidenti.

Si continua a parlare male della scuola di musica, del teatro, dell'Ospedale, solo perchè si è all'opposizione, facendo male a queste istituzioni e al paese: ricordo tra l'altro per l'ospedale la costituzione dell'urologia, il rilancio della cardiologia,ecc.

Si critica, ovviamente senza fare alcuna proposta, il lavoro della nostra amministrazione di fronte a questa pesante crisi, solo con le solite, scontate, vuote parole di circostanza.

Venga un lunedì mattina nel mio ufficio caro Tamburini ad incontrare le decine di cittadini, imprenditori, professionisti, che vengono a parlarci dei loro problemi ed a cui cerchiamo nonostante le gravi difficoltà sopra ricordate, di dare risposta.

Come vede anche con gli investimenti siamo stati davvero bravi ed attenti a trovare e portare a Castelnovo contributi dello Stato, della Regione, della Provincia e fondi europei per realizzare opere. ù

Il nostro Comune caro Tamburini è decisamente in piedi e mantiene, pur nell'attuale cambiamento istituzionale (riordino territoriale, superamento della Comunità Montana e costituzione delle nuove unioni), un ruolo fondamentale come capo-comprensorio dell'Appennino reggiano: la sanità, i servizi sociali comprensoriali, la scuola, l'impiantistica sportiva, i servizi alle imprese e alle persone, il commercio, il rilancio del turismo insieme al Parco nazionale e alla Provincia hanno il loro nucleo vitale nel nostro Comune.

I prossimi anni saranno veramente difficili, peggio del 2012, per i nostri comuni. L'impegno di tutti noi è quello di tenere saldo lo stato sociale, di garantire servizi alla persona (sociosanitario, scuola, sport, cultura, ecc.) accessibili a tutte le famiglie rilanciando anche le nostre imprese, la nostra economia, il nostro commercio, il nostro turismo.

E' una sfida difficilissima che saremo in grado di affrontare solo se davvero tutti (istituzioni, imprese, associazioni, famiglie e cittadini), lasciando da parte privilegi ed interessi personali, lavoreremo insieme.

Gianluca Marconi, sindaco

 

16 COMMENTS

  1. Concordo con il sindaco, Tamburini grande contestatore con poche, pochissime idee pratiche e assolutamente astratte dalla situazione disastrosa in cui le finanze italiane versano, dopo decenni di vergognoso malgoverno berlusconiano.

    (S.S.)

  2. Vede, sindaco, la disamina che fa sulla situazione economica è corretta, e su questo non si può discutere. Bisogna però far conto con quelle che sono le promesse. Ogni genitore insegna a suo figlio che ogni promessa è debito. Il programma elettorale è una promessa con la popolazione che l’ha legittimata a governare il comune. Vede, questa crisi economica non è di certo nata ieri, sono anni ormai che ci troviamo a combattere con una crisi che sembra non aver fine. Già ai tempi della propaganda elettorale eravamo in crisi, sarebbe stato sufficiente mettere nel programma obiettivi fattibili e non opere che da budget risultavano già irrealizzabili. Meglio non parlare della variante del Ponte Rosso. Veramente una delusione, nonché un triste teatrino, per l’intera popolazione. Fare un’inaugurazione vuol dire dare il via ai lavori, ma come lei stesso dice i lavori devono ancora essere appaltati. Mi piacerebbe vedere dalla politica un cambio di rotta. Quando si sbaglia, quando si fanno i conti senza l’oste, a testa basta e con tanta umiltà bisognerebbe ammettere i propri errori. Bisognerebbe dire “Ci dispiace. Ci siamo sbagliati. Non era nostra intenzione”. Invece quello che capita, sia a sinistra che a destra, sia in ambito comunale che in ambito nazionale, si tende sempre a scaricare la colpa all’uno o all’altro o alla crisi economica. Peccato che ogni volta si perde l’occasione per ridare credibilità alla politica.

    (Alessandro)

    • Ho riletto con grande attenzione la nota inviata alla stampa sui lavori pubblici e sinceramente non ho ravvisato… “..violenza verbale e non solo, demagogia, strumentalizzazioni, volgari menzogne, attacchi e calunnie personali a volte rivolte anche ai familiari..”, come affermato dal sindaco Marconi. Tratti che purtroppo emergono dai contenuti della sua piccata e risentita risposta ad una legittima e doverosa critica d’opposizione. Sorvolo deliberatamente sulle ingiuste ed insolenti definizioni che ha riservato alla mia persona ricordando sommessamente al sindaco Marconi che l’arroganza del potere, a volte, nasconde una personale debolezza di fondo. In attesa del costruttivo confronto nel Consiglio comunale del 26 aprile p.v. sul bilancio consuntivo 2011 e riservandomi una più ampia e dettagliata replica saluto cordialmente.

      (Federico Tamburini)

  3. Mi trovo completamente d’accordo rispetto a quanto osservato dal sig. Alessandro nel commento precedente.
    Mi sento invece piuttosto stupito dalla rabbia ed arroganza prevaricatrice espressa nell’intervento dal sindaco Marconi, di cui non si trova traccia nelle brillanti osservazioni del consigliere Tamburini. Avrà quest ultimo, per caso, colpito il cuore della questione per scatenare questa ira così personale e fuori luogo? Delusione e sconforto mi pervadono, in relazione a questa sinistra da cui mi sono sempre sentito rappresentato, che pare negli ultimi anni farsi gioco degli elettori dando importanza più alla facciata che alla sostanza. C’era anche un antico detto montanaro, che sembra calzare a pennello questa situazione: “Durante la campagna gran promesse e confusione, ma finita la campagna bastonate a chi si lagna”.

    (GC)

  4. “Stato dell’Arte”. Con la locuzione di origine anglosassone [1] stato dell’arte (da state of the art) si intende il più alto livello di sviluppo o conoscenza finora raggiunto da una tecnologia o da un campo d’indagine scientifico, sinonimo di “all’avanguardia”, “dell’ultima generazione”, “eccellenza”.
    In italiano è talvolta utilizzato in maniera impropria come sinonimo di “stato di avanzamento” (da wikipedia). Ecco… appunto: improprio…

    (Commento firmato)

  5. Caro Gianluca, non voglio entrare in una discussione alla quale naturalmente non non mi sento estraneo, ma che vedo come normale dialettica tra due istanze previste dal nostro sistema democratico. Lungi da me ritornare pedissequamente sui punti sollevati da Federico, sui quali dopo 8 anni di Consiglio come opposizione non nego di avere particolare consonanza. Come sarebbe altrettanto miope negare che la situazione attuale del nostro paese sia estranea al quadro evidenziato. Ma se permetti su due punti devo per forza intervenire perchè li ho vissuti in prima persona durante le discussioni in Consiglio comunale: l’acquisto del cinema Ariston ed il cosidetto Piano energetico, argomenti che ad una prima lettura possono sembrare lontani senza alcun legame. Invece una correlazione c’è ed è la scelta miope compiuta dalla tua Amministrazione in occasione anche dell’acquisto di quell’immobile che paghiamo ora privandoci di qualsiasi strumento (leggi solare, biomasse, ecc,) che potrebbe tornare utile non dico per l’ambiente ma anche solo per aiutare i conti dell’Amministrazione, senza dover ulteriomente spingersi nella sciagurate strada recessiva intrapresa dal governo Monti/Merkel. La tua amministrazione purtroppo non ha avuto il coraggio di cambiare strada rispetto al passato riproponendo politiche proprie degli anni ’70. Un’altra epoca, quando investire in operazioni immobiliari era un segnale di avvedutezza, anche per il futuro.
    Mi chiedo, anzichè concentrare risorse (permute, mutui, acquisti… ecc) su immobili per averli ora vuoti, inutilizzati ed assai onerosi da ristrutturare, in attesa messianica di un nuovo ciclo virtuoso dell’immobiliare, i cui tempi si presumono apputo biblici, non era il caso, come sostenni in molti interventi, mutare obiettivi e puntare ad esempio sulla produzione di energie alternative diffuse visto che le nuove tecnologie a disposizione rendevano possibile tale scelta?
    Perchè non investire appunto sulle nuove energie utilizzando quel milione di euro arrivati della vendita delle azioni Enia (convertendo almeno in positivo i frutti di una operazione della quale stiamo vedendo amaramente i risultati in questi giorni). Ma la vostra lungimiranza purtroppo non è andata oltre all’acqusto dell’Ariston, che insieme al Palazzo Ducale, all’ex Consorzio agrario, alla ex fornace di Felina, rimarranno anni se non decenni ad accumulare vetustà e degrado senza che siano trovati fondi per una loro ristrutturazione o che qualche mercato immobiliare li possa verosimilmente assorbire. Nessun intervento dicevo nel campo delle energie con il conseguente deserto d’iniziativa palesato appunto dal venir meno anche dei soci privati (sui quali con grave ritardo si era puntato) e sui quali pesava il maggior onere per la realizzazione del cosiddetto piano energetico. Dispiace sottolineare come altre amministrazioni abbiano agito in modo radicalmente diverso ed ora possono introitare benefici economici che sostituiscano le oramai misere entrate garantite dagli oneri urbanistici in rapido quanto inarrestabile declino, cercando di non infierire ulteriormente su di un corpo sociale ed ecomonico allo stremo.
    Queste le scelte compiute, a breve ne vedremo i frutti.

    (Luigi Bizzarri)

  6. Anch’io sono rimasto particolarmente stupito (e deluso) dai toni assolutamente fuori luogo del sindaco (solitamente persona pacata e ragionevole) in un normale contesto di dibattito politico. In un momento di crisi economica e di difficoltà, questo atteggiamento non aiuta nè le istituzioni nè la comunità a dialogare e ragionare sui problemi ed eventuali soluzioni. Sembra quasi una intimidazione nei confronti di una parte della minoranza…

    (Domenico)

  7. Sig. Alessandro, un genitore in gamba cerca sempre di mantenere le promesse altrimenti perderebbe di credibilità. Davanti a difficoltà finanziarie però che subentrassero e che gli impedissero di onorare certe promesse credo che onestamente e correttamente dovrebbe informare i figli sulla situazione facendo capire loro l’opportunità di impiegare le risorse familiari per cose indispensabili, rendendoli partecipi delle decisioni e delle scelte adeguate al momento di difficoltà della famiglia.
    Un figlio che poi non capisse tutto ciò e pretendesse comunque di ottenere quello che gli era stato promesso in tempi di vacche grasse dimostrerebbe egoismo ed egocentrismo nei confronti dei genitori.
    Sicuramente da parte dei genitori ci deve essere trasparenza e coinvolgimento dei figli negli affari familiari, in modo che non possano sospettare che papà e mamma si concedono sperperi e lussi mentre però non mantengono le promesse fatte ai loro pargoli!
    Di questi tempi mi accontenterei che non venissero a meno servizi essenziali e utili socialmente, utilizzando con oculatezza i soldi pubblici senza sperperi inutili e facendo sacrifici parimenti tutti, genitori e figli (per rimanere al suo esempio).
    Mi preoccuperei di verificare che non venissero realizzati interventi a favore di pochi o per darsi lustro, piuttosto di verificare che progetti pensati contando su finanziamenti ipotizzabili, venendo a mancare questi, vengono annullati o sospesi in attesa di tempi migliori.
    Bilanci trasparenti, risorse utilizzate moderatamente dai “genitori” per se stessi in modo che i sacrifici siano equamente divisi fra “genitori e figli”, scelte condivise e che non favoriscano qualche componente della famiglia a scapito di altri.
    Ritengo che questo sia il giusto atteggiamento nella conduzione “familiare”.
    Purtroppo attualmente a livello di paese Italia siamo molto lontani dal vederlo realizzato.

    (A.G)

  8. A proposito dei lavori di manutenzione stradale e dell’arredo urbano sarebbe interessante sapere dal sindaco Marconi (così perfetto e attento) quanto costano e soprattutto quanto sono costati dato che grazie alla loro pessima qualità sono tutti da rifare…

    (Commento firmato)

  9. Premesso che non entro in merito alle questioni pratiche, mi sono soffermato ad osservare questo scambio di scritti: l’uno sottolinea e puntualizza cose promesse e non mantenute, restando in un ambito oggettivo. L’altro, il sindaco, scatena una catilinaria (sulla falsa riga di Cicerone!) adoperando aggettivi rivolti alla persona per difendersi. Che strana modalità di ribattere… Non mi sembra lo stile del sindaco Marconi.

    (U.M)

  10. Vorrei correttamente specificare, dopo il dibattito di stasera in consiglio comunale sul rendiconto di gestione 2011, che l’intervento del capogruppo Tamburini a cui ho risposto era ed è un esempio di demagogia e strumentalizzazione. La violenza verbale, gli attacchi personali e a famigliari, le calunnie e le menzogne erano e sono riferite a note vicende accadute in campagna elettorale ed in consiglio negli ultini anni che riguardano altri consiglieri e per le quali sono purtroppo ancora in corso risvolti giudiziari.

    (Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne’ Monti)

  11. Molto difficile astenersi da un confronto così acceso. La prima un’analisi “Tamburini” fatta sui numeri e sul programma elettorale dell’altro “Marconi”. La seconda, una difesa a spada tratta “Marconi” dell’operato e del programma, portando a difesa la crisi economica, il rigore di Monti il problema europeo, i tagli dei comuni. Innegabile la disamina, meno sopportabile il gergo e l’accanimento di far credere che Tamburini sia uno sprovveduto. I punti sono sotto gli occhi di tutti, ognuno può onestamente trarre le conclusioni, come io ho tratto le mie, una lotta tra Camillo e Peppone, che da cittadino e da elettore mi fa venire il mal di pancia. In democrazia maggioranza ed opposizione dovrebbero LAVORARE per il paese, in ogni luogo al mondo, ma non in Italia, qui si spara a zero e poi i danni ricadono sempre e solo sulle TASCHE dei cittadini. Mai un mia CULPA, solo scuse o mezze verità, ma ci sono cose che forse basterebbe ammettere, vedi:
    – Ponterosso, giugno 2009 inaugurazione “picchetti”;
    – ammodernamento SS 63, prime promesse 2008.
    Solo 2 esempi, per poi che dire dei marciapiedi di Piazza Gramsci, ma forse non sono passati 10 anni e la garanzia copre ancora, ma anche qui chi ha controllato???
    Per concludere, ritornando alla crisi, non è forse arrivato il tempo di chiedersi se il nostro comune si può ancora permettere stipendi faraoni ad alcuni funzionari? O come sempre deve pagare il cittadino?
    Nella speranza di vedere la politica governare per il paese distintamente saluto.

    (Roberto Malvolti)

  12. E’ innegabile che a Castelnovo qualcosa non va, anzi è proprio fermo… E’ colpa di Marconi ma anche di Tamburini, Bizzarri, Davoli e tutti gli amministratori che negli ultimi 20 anni si sono succeduti lasciando eredità di lavori malfatti, scelte e investimenti sbagliati o opportunità non prese… La politica mi disgusta a livello nazionale ma anche a livello locale non scherza.
    Vergognatevi tutti e fatevi un esame di coscienza.

    (Cristian)