"Vogliamo coniugare passato e futuro, unire l'innovazione di cui siamo capaci con la tradizione del nostro bellissimo territorio. E' anche per questo che è nata 'Canossa, terra e tavola', la prima grande festa dell'agricoltura della Val d'Enza, che si svolgerà a Ciano d'Enza domenica 22 aprile". Sono parole di Erica Montipo' e Sara Bolondi, presidente la prima e vice la seconda di 'Vivere Canossa', l'associazione temporanea di imprese nata da poco. Questa, con la fattiva collaborazione dell''Amminitrazione comunale e delle associazioni di categoria agricole e commerciali, ha promosso la suddetta iniziativa.
Come mai è nata "Vivere Canossa"?
"La nostra associazione è sorta per la volontà di un gruppo di imprenditori e commercianti locali di rilanciare una realtà che stava vivendo, e non solo per la crisi globale, un momento di stanchezza. La prima iniziativa pubblica è stato il carnevale in piazza: Un successo- dicono Erica e Sara- di partecipazione e collaborazione tra persone e gruppi: privati cittadini e singoli esercenti, l'ATI Vivere Canossa, la Parrocchia, il Comune, le scuole... Tutti si sono dati da fare per rendere vivi una piazza e una comunità".
E ora si è messo in cartellone il bis...
"Per un giorno il mitico 'Fondone', la piazza grande del capoluogo, lo storico punto di incontro e aggregazione di tante generazioni, diventerà una mega 'aia', sarà il centro del Comune e della Val d'Enza, il luogo dove la cultura e la tradizione, che hanno caratterizzato per secoli le nostre terre, si ripropongono come stile di vita e di lavoro per il futuro".
Cosa è previsto per il 22?
"Vi saranno le attività commerciali coi loro spazi (abbiamo già raccolto oltre una trentina di adesioni provenienti anche da fuori provincia), gli artigiani (dai casari e dai fornai ai mugnai, dai cicciolai alle rezdore col gnocco fritto, dalle cestaie agli impagliatori, per finire agli artisti della pietra), gli appassionati di trattori e macchine, i responsabili delle amministrazioni eomunale e provinciale con gli esperti delle associazioni di categoria (è previsto un convegno in teatro alla mattina), i volontari (come la Cooperativa sociale 'Laboratorio Lesignola' e 'I borghi di Roncaglio'), gli intrattenitori di bambini (clown e lettori di fiabe), gli scrittori locali... E ancora: vi saranno 'Peppone e don Camillo' col loro proverbiale sidecar, dei pannelli di foto storiche e una mostra di vestiti e filmati del nostro corteo matildico. Vogliamo sentire il cuore della val d'Enza, e quello di tutti i 'mondi' che partecipano a quest'esperienza, battere forte. Se ognuno viaggia per proprio conto non si arriverà da alcuna parte. Dobbiamo camminare insieme in un'unica direzione, e darci una mano l'uno con l'altro".
E' finita quindi l'epoca delle contrapposizioni e delle rivalità di quartiere?
"La piazza di sopra contro quella di sotto, i commercianti del centro contro quelli della periferia, un comune contro l'altro: sono cose che non devono più esistere. E' tempo di rimboccarsi le maniche e anche con 'Canossa, terra e tavola' vogliamo dimostrare che insieme si può realizzare qualcosa di bello, importante e duraturo".