Viene prorogata fino al 31 luglio la mostra Omaggio a Giorgio Benevelli organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Gualtieri ed ivi allestita nella chiesa di S. Andrea. La particolare forma ottagonale della chiesa, che risale probabilmente al IX secolo, ma che si presenta ora al visitatore nella ricostruzione settecentesca, offre una suggestiva cornice alle opere dell’ottantenne artista castelnovese, che presenta un’ampia e varia selezione di sculture e di dipinti.
Tra le sculture, due grandi crocifissi collocati a lato dell’altare maggiore e altre di ispirazione sacra o religiosa (i grandi pannelli del Trittico di Cola e dell’Altare di Felina, Il sacrificio di Isacco, la Richiesta di perdono di Papa Giovanni Paolo II davanti al muro del pianto di Gerusalemme), si alternano ad altre in cui viene invece evocata la figura della donna, vista in modo drammatico nel Perseo, dove un giovane corpo forte e armonioso è devastato da una grande ferita e la testa spiccata dal busto conservata dalla mano destra, o invece in modo leggiadro nell’aerea Ballerina allo specchio, quasi lanciata nello spazio, collocata come invito alla mostra a Palazzo Bentivoglio. Quasi a congiungere e dividere al tempo stesso i due gruppi di sculture, una serie di formelle circolari in cui viene presentata una sorta di ciclo del mondo e un Fiore astrale di ispirazione astratta (altrimenti collocato nella sua sede permanente nel centro di Castellarano) creano un curioso effetto di straniamento alla visione, che si trasferisce poi anche ai dipinti che completano il panorama della produzione artistica di Benevelli.
Oltre ad una grande Madonna pellegrina ambientata nei luoghi d’affezione dell’appennino reggiano e sotto la sagoma totemica della ricorrente Pietra di Bismantova , i paesaggi di Benevelli, di ispirazione vagamente sironiana, presentano scene quasi lunari, con una gamma cromatica che spazia da un giallo quasi acido all’ocra fino ad un marrone bruno molto denso e cupo. I luoghi come abbandonati, gli alberi spogli, le figure solitarie e riprese di spalle fanno pensare ad una visione pessimista della vita: e una figura d’uomo in particolare, appoggiato ad un muretto che si apre su colline brulle, pare un autoritratto di Benevelli, quasi la firma della mostra, mentre scruta l’orizzonte assorto nei suoi pensieri.
La mostra osserva fino al 31 luglio i seguenti orari di apertura: sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 16 alle 19.