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Dosi di cocaina nascoste nel sedile dell’auto

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Le frequenti telefonate e il girovagare alla guida del’auto senza una particolare meta per le strade ricomprese tra il comprensorio ceramico e la periferia del capoluogo reggiano sono stati gli elementi che hanno insospettito i Carabinieri della tenenza di Scandiano, che, sottoponendo a controllo il giovane in località Sabbione di Reggio Emilia, l’hanno scoperto occultare nel sedile dell’auto che conduceva dosi di cocaina già pronte allo spaccio.

Questi in sintesi i preamboli del’attività condotta dai carabinieri di Scandiano culminati con l’arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del cittadino marocchino L.E. residente a Castelnovo ne' Monti, di fatto domiciliato a Casalgrande, disoccupato, ristretto al termine delle formalità di rito presso il carceri di Reggio Emilia a disposizione della Procura reggiana, titolare dell’inchiesta.

L’origine dei fatti poco dopo le 22 di ieri l'altro, quando, durante lo svolgimento di un servizio di controllo del territorio, i militari di Scandiano scorgevano il conducente di una Renault Twingo che riceveva e faceva continue telefonate girovagare senza una particolare meta per le strade della zona per poi dirigersi a Sabbione, dove si fermava e dove i militari, ritenendo sospetto l’atteggiamento, lo sottoponevano a controllo di polizia identificandolo per il sunnominato 36enne. In considerazione dei fatti accertati, i militari procedevano ad una prima ispezione personale del giovane, trovato in possesso di danaro contante per 190 euro e di un assegno di 300 euro, che riferiva essere il pagamento per un lavoro commissionato da un amico non saputo meglio indicare. L’ispezione veniva estesa anche alla vettura a in uso al giovane che portava al rinvenimento nel portabagagli posteriore della somma di 1000 euro suddivisa in banconote di vario taglio, mentre sotto la fodera del sedile anteriore sinistro della vettura si rinveniva un involucro di cellophane contenente altri 6 involucri di cocaina per complessivi gr. 5. Sempre nel corso dell’ispezione i militari rinvenivano un quaderno con “interessanti” appunti contabili ricondotti all’illecita attività di spaccio.

Sia lo stupefacente che il danaro, ritenuto provento dello spaccio anche per il fatto che l’uomo da circa tre mesi risulta disoccupato, venivano sequestrati, mentre il giovane veniva condotto in caserma dove, in relazione al’esito dei controlli, veniva dichiarato in arresto in ordine al citato riferimento normativo violato.