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E se ora accendessimo un cero?

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Abbiamo temuto che il premier Mario Monti dicesse sì alle Olimpiadi sportive di Roma del 2020. Una firma di garanzia di 5 miliardi di euro. Abbiamo temuto che ci potesse capitare come alla Grecia che, dopo le Olimpiadi, si è avviata sul cammino del default. Abbiamo temuto di dover credere che quel mucchio di soldi investiti a Roma avrebbe portato benefici in tutta Italia. Abbiamo temuto che il sindaco che non guarda le previsioni meteo convincesse il premier che, sì, la spesa per l’Olimpiade era un grande investimento. D’altronde i privati avevano già raggranellato meno dell’8% della spesa totale. Il resto sarebbe costato 87 euro per ogni italiano. Bambino o anziano che fosse. Ci chiedevamo come potesse essere prioritario questo investimento quando, ancora, in Italia manca un piano per l’occupazione giovanile, quando lo stato sociale scricchiola, quando le carceri scoppiano, quando l’asticella della povertà si è innalzata, quando non sabbiamo se sapremo pagare o meno il debito pubblico…

Il premier, come nel suo stile, si è dimostrato una persona responsabile nelle scelte e ha detto no. Pietro Mennea, l’italiano dei record nei 200 metri, è uno degli olimpici che ha ringraziato Monti della scelta fatta, consapevole del rischio che per il Paese l’avventura del 2020 avrebbe significato. Nonostante non sia giovanissimo ancora è un campione: di buon senso. Lo stesso buon senso che meritano le troppe persone che da alcuni anni a fatica arrivano alla metà del mese.

Ora per fortuna, non dovremo più credere che le Olimpiadi sportive di Roma potessero portare benefici a Carù, Poiano, Maillo, Crovara, Bergogno, Ca’ Talami di pari passo all’arrivo di turisti nella capitale (ma ne ha ancora bisogno?) e alla realizzazione di nuove infrastrutture nella città eterna.

Si spegne la grande fiamma olimpica: anche se non tutti lo sanno, noi montanari, di solito, siamo gente concreta e usiamo ancora accendere un piccolo cero come segno di ringraziamento quando scampiamo un pericolo. Quasi quasi...

 

(Fulminant La Penna)

3 COMMENTS

  1. Forse… e dico forse… speriamo di non essere solo noi montanari ad avere un poco di buon senso, anche se gli italiani sono famosi per: “fatta la legge trovato l’inganno”!!! La fiamma, quella sì, noi montanari l’abbiamo dentro e non ci serve quella olimpica per tifare calorosamente. Le olimpiadi servivano al Signor Sindaco di Roma e alla signora Presidente della Regione Lazio! Erano un bel boccone per parentopoli e tangentopoli! Poi son “quasi” tutti uguali, eh… non scandializziamoci! Convengo con il Signor Fulminant La Penna… Egli, essendo anche un fulminant, presto fa ad accendere un cero… e lo faccia, va!!! Lo farò pure io…

    (Luisa Valdesalici)