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Maltempo vacche e maiali al gelo

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Le vacche e i maiali nelle stalle devono fare i conti con i danni provocati dal gelo alle condutture che portano l’acqua agli abbeveratoi.

A rischio prima di tutto sono le stalle maggiormente isolate della nostra montagna, ma anche le nuove e tecnologiche stalle di pianura sono a rischio dato che anche lì la temperatura minima ha toccato in questi giorni -15 gradi.

Nel mentre, ogni mattina gli agricoltori devono sbrinare le tubature delle strutture per consentire agli animali di bere e mangiare.

La Coldiretti segnala le difficoltà degli allevamenti reggiani ma precisa anche "che al momento non si registrano, nella nostra zona, particolari problemi legati a ritardi nelle consegne di mangimi. Molti agricoltori della Coldiretti, con trattori utilizzati come spalaneve e spandiconcime adattati per la distribuzione del sale contro il gelo, sono mobilitati anche per pulire le strade secondarie e garantire una viabilità accettabile, per non lasciare le aziende agricole isolate".

"A rischio fino ad ora ci sono le coltivazioni invernali come cavoli, verze, radicchi e broccoli, ma se la temperatura dovesse continuare a scendere a soffrire sarebbe anche la vite come è accaduto - precisa la Coldiretti - con il grande freddo del 1985 i cui effetti sono durati anni. Ogni giorno sulle strade italiane circolano circa cinquantamila tonnellate di prodotti alimentari deperibili tra latte, frutta e verdura che quotidianamente lasciano le aziende agricole e le stalle per raggiungere stabilimenti e quindi negozi e supermercati. Se le condizioni della circolazione non ritorneranno entro pochi giorni alla normalità in agguato si ripresenterà il pericolo della speculazione dei prezzi".