Home Sport E’ ufficialmente aperto lo “Stadio del fondo dei Pavoni-Ca’ Pattino”!

E’ ufficialmente aperto lo “Stadio del fondo dei Pavoni-Ca’ Pattino”!

9
16

Riceviamo e volentieri pubblichiamo il seguente contributo.

-----

E’ con grande entusiasmo che lo Sci club Bismantova annuncia l’apertura ufficiale dello Stadio del Fondo dei Pavoni-Ca' Pattino. Ieri sera alle 21 si è tenuta la cerimonia ufficiale alla presenza degli alti vertici del Corpo forestale (nella fattispecie G.Franco Colombani, VERO tuttofare che ha provveduto a battere in modo ottimale i vari percorsi), delle autorità, oltre che di tutte le più importanti emittenti televisive e riviste del settore. Tre erano gli atleti impegnati lungo i numerosi dislivelli che le piste presentano, equipaggiati con lampade frontali che poi si sono rivelate inutili, in quanto la luna piena, il riflesso della neve e le luci di Castelnovo a valle (spettacolare davvero, credeteci!!), fornivano una luce naturale più che sufficiente per procedere senza problemi.

Il primo a calcare i binari della nuova pista è stato Roberto Capanni, atleta di spicco dello Sci club Bismantova seguito a poca distanza dal capitano dell’Università del Pedale, Gianni Leurini, che con una certa emozione ritornava sulle piste dove ben 40 anni prima (!!!) muoveva i primi passi sugli sci stretti; chiudeva il terzetto Fausto Zannoni, onorato di avere davanti a sè passato e futuro della Castelnovo sugli sci da fondo... Un’ora a medio impegno che ha messo in risalto l’aspetto tecnico dei percorsi con alcune varianti ancora da battere che contribuiranno, appena possibile, a rendere ulteriormente più interessanti e impegnative le varie tracce. Alle 23, in ritardo come spesso gli accade, è arrivato anche Marco Ferrari, altro forte atleta dell'Università del Pedale...

Oggi pomeriggio si sono allenate anche le nuove leve dello Sci club Bismantova che continueranno finchè rimarrà la neve. Chi ha voglia di cimentarsi con gli sci stretti è il benvenuto, aspettiamo anche gli ex atleti dello Sci club.

Ridendo e scherzando abbiamo comunque sciato sulle piste di casa nostra. BRAVI DAVVERO A TUTTI coloro che hanno fortemente voluto, creduto e reso possibile tutto ciò!!!

(Sci club Bismantova)

* * *

Correlati:

“Con questa neve stop alle trasferte nel modenese” (2 febbraio 2012)

 

16 COMMENTS

  1. Purtroppo in questo momento, per ragioni strettamente personali, non posso venire a cimentarmi sulle nevi alle falde della Pietra ed emozionarmi come quando nei gloriosi anni cinquanta noi ragazzi (ora settantenni) assistavamo alle “grandi” perfornances dei fratelli Carlo e Gigi Teggi che, se la memoria non mi inganna, si confrontavano, ben figurando, con campioni olimpionici del calibro di Compagnoni ed altri atleti di caratura internazionale. Che dire poi dei Della Porta Mario, Polo e di tanti altri nostri compaesani che hanno onorato, e che ringraziamo, questi “nostri” luoghi e questo meraviglioso sport. Quanta nostalgia l’Albiaccio con tutta quella neve che ci accompagnava durante tutto l’inverno e che noi, studentelli delle scuole medie e commerciali, io abitavo allora alla Croce, attendavamo con ansia il suono della campanella di fine lezioni per il ritorno a casa che immancabilmente iniziava con la “blisgarola” nell’ultimo tratto, sempre ghiacciato, dell’Albiaccio. Come dicevo, questo era il prologo, perchè il “viaggio” verso casa continuava, comunque sempre di corsa e sempre “blisgarola” con i Perdelli, la Macchiusa, il Ponterosso e i Grottoni e così tutti i giorni e così quasi tutti i nostri compagni di scuola, che per ragioni ovvie, percorrevano altre strade ma sempre con la “blisgarola” nel cuore e nei piedi. Qualcuno di noi che aveva la cartella di cuoio o similcuoio la usava come slitta e a turno, uno vi saliva sopra e l’altro spingeva, senza preoccuparsi troppo se un po’ di neve vi entrava e bagnava libri e i quaderni. Chiedo scusa se mi sono lasciato andare nei ricordi, probabilmente faranno anche sorridere, ma sono sicuro che i miei coetanei che leggeranno queste poche righe, ricorderanno anch’essi con tanta nostaslgia, questi, che per noi erano “bei tempi”. Ritornando dunque allo stadio del fondo dobbiamo ringraziare questi bravi giovani e meno giovani che con perseveranza e con grande volontà hanno voluto riproporre un’esperienza che a molti, me compreso, sembrava perduta per sempre e non più realizzabile, anche per oggettive ragioni; la mancanza della materia prima, “la neve”. Perciò grazie a Gianni Leurini, Colombani, Capanni e per ultimo ma non per importanza, le Autorità locali, vado a naso, a partire dal sindaco Marconi, all’assesore Ruffini, al sempre presente nello sport castelnovese Nino Teggi ed altri. Ora lasciatemi finire ricordando con un GRAZIE infinito il grande Memo Zanni patron massimo dello sci montanaro e non solo, che da Lassù sicuramente, venuto a conoscenza! della riproposizione della pista da fondo a Cà Pattino, si sarà recato da Nostro Signore e al Suo cospetto, dopo un attimo di riflessione e un piccolo tocco ai baffi, presentandosi, quale consigliere nazionale in terra in seno alla FISI e delegato per lo sci da fondo, avrà caldeggiato questa iniziativa supportandola, come lui sapeva fare, con valide motivazioni . E’ chiaro che Nostro Signore trovandosi di fronte tanta autorità sciistica ha concesso ciò che renderà attivo e funzionante lo” STADIO DEL FONDO DI CA’ PATTINO-PAVONI” la grande nevicata. Saluti e sempre neve.

    (Sergio Tagliati)

  2. Complimenti vivissimi a tutti quelli che si sono prodigati con successo nella realizzazione di questo importante impianto per la pratica dello sci da fondo. Una nuova offerta ” turistico-sportiva ” che da’ ulteriore lustro alla nostra bella montagna reggiana.

    (Ivano Pioppi)

  3. Solo ora leggo il commento del Sig. Tagliati e non posso che ringraziare a nome di tutta la famiglia per il bellissimo ricordo di papà. Sono certa anch’io che da lassù abbia messo una buona mano.
    Grazie di cuore anche a tutti colori che si sono impegnati nello splendido progetto di fare rinascere un’eccellenza del paese, fonte di successi e di tanti meravigliosi ricordi.

    (Alma Zanni)

  4. Sento ancora l’odore della gronvalla. Per chi come me ha vissuto l’era degli sci di legno sa che la gronvalla era una sciolina di tenuta che veniva applicata nella parte centrale dello sci ed aveva un odore molto particolare. Molte volte quando passo davanti alla Macchiusa sento ancora quell’odore che mi è rimasto dentro, anche nel cuore. Con tanta nostalgia ho un caro ricordo dei Teggi, il vecchio Carlone, Gigi, la Giulia, la Luciana, la Lina e il nostro grande allenatore Nino. Una famiglia d’altri tempi che lavorava per lo Sci club Bismantova per amore e passione e non faceva mai mancare a noi ragazzi un thè caldo al termine dei duri allenamenti. Spesso li incontravi nella pista con gli sci e la pala per sistemare i binari o portare un po’ di neve dove mancava. Oltre a loro il mio ricordo va anche al “Presidentissimo” Memo, al grande prof. L.G., a Bruni, a Germano e tanti altri… Era diventata una grande famiglia che con molta semplicità ci ha fatto amare questo meraviglioso sport di fatica e sacrifici. Questa organizzazione mi ha permesso di gareggiare in quasi tutta Italia, dal Trentino all’Abruzzo. Che bella palestra di vita!! Alcuni di loro se ne sono andati lasciando però un’impronta sulla neve che non si è mai cancellata. Oggi vedere tutti i nostri ragazzi, compresi i miei figli, partire con gli sci in mano per un sano allenamento proprio lì ai Pavoni, a pochi passi dalla mitica Macchiusa, è un’emozione indescrivibile che riaccende tutti i miei ricordi. Grazie di cuore a chi si è impegnato in questa avventura. Mi firmo con il nome che solitamente mi davano quando “sbattagliavo” sulle piste.

    (Zanna Bianca)

  5. …Beh, che dire, di sicuro i commenti che ho letto dicono veramente molto sul valore e l’importanza della possibilità di sciare a 5 minuti da casa… E questo ritengo che sia la cosa più importante per i ragazzi dello Sci club Bismantova, che vengono sollevati da trasferte lunghissime per trovare una pista per gli allenamenti, questo è veramente ottimo.
    Per quanto mi riguarda è molto facile ricordare tante belle cose legate al periodo della mia gioventù sciistica (perché ho avuto la fortuna di viverle)… Però voglio scrivere del presente, delle emozioni, dei volti sorridenti che ho incontrato sulla pista di Ca’ Pattino pochi giorni fa, quando per la prima volta sono ritornato a sciare nei luoghi dove ho trascorso molte ore di allenamento in gioventù. Ho ritrovato amici e conoscenti di un tempo ed attuali e con piacere ho notato il clima di serenità che si respirava a pieni polmoni; alcuni di loro mi hanno fermato e contenti mi mostravano le loro attrezzature (scarpe e sci) risalenti al periodo anni ‘70/’80, fieri e contenti di averli disseppelliti dalla catasta di legna che li copriva in garage… GRANDI!!!
    La pista è stata preparata in modo impeccabile e la tecnicità del percorso la rende molto divertente, adatta sia ai neofiti (la parte dei Pavoni) che agli atleti in allenamento (la parte Ca’ Pattino) con passaggi classici delle piste appenniniche anni ‘80, veramente bella e ben preparata. …Non contento però ho voluto veramente rivivere certe emozioni, rievocando le sciate notturne che facevo da piccolo in compagnia di mio fratello Umberto (la nostra abitazione del tempo in località Albiaccio/Macchiusa era proprio sulla pista da fondo). Così lunedì notte scorso mi sono recato assieme alla mia ragazza Simona a Ca’ Pattino. L’entusiasmo e l’emozione di entrambe era forte… poter sciare con la luna piena (o quasi) e l’aria gelida tipica delle fredde notti invernali di un tempo sono state la cornice di una meravigliosa sciata in notturna (senza l’utilizzo di lampade frontali!!!)… Che spettacolo!!! Non succede tutti i giorni (considerato che era dagli anni ‘80 che non riuscivo a farlo a Castelnovo…).
    Queste poche righe solo per ringraziare tutti coloro che sia nei tempi passati che nel presente fanno sì che tutto questo possa essere realtà… GRAZIE A TUTTI VOI.
    GRAZIE FRANZ, GRAZIE ROBBY, GRAZIE GIANNI.

    (Max e Simo)

    P.S. – Forza!!! Ai ragazzi dello Sci club Bismantova!!!

  6. Precisazioni per Mimmo e Domenico che chiedono informazioni.
    Nel simpatico articolio iniziale del 2 febbraio, si informa in chiave ironica dell’apertura dello stadio del fondo Pavoni – Ca’ Pattino. Non si tratta di un centro di fondo, ma solo di un tracciato di Km.2 ca., dove i ragazzi della leva giovanile dello Sci Club Bismantova, possono allenarsi nella tecnica classica e skating a cinque minuti da casa.
    In questo freddo e nevoso mese di febbraio, vi sono delle condizioni tecniche eccellenti, i ragazzi possono sciare anche tutti i giorni ed hanno molto più tempo per studiare, per la gioia dei loro genitori.
    In questi giorni con muri di neve ovunque, sembra essere tornati nel passato.
    Per raggiungere il tracciato molti sciatori fanno la cosa migliore: lasciano parcheggiate le auto in viale Bismantova, al bivio per Carnola, poi a piedi e sci in spalla, salgono in direzione Pietra per mt. 300, al bivio a sx. per mt. 200 sino ai Pavoni, ove vi sono pochi posti auto dei residenti che ringraziamo per la loro disponibilità.
    Per mantenere efficiente il tracciato, è necessario l’impegno di molte persone dello sci club, che a loro volta, terminati gli impegni di lavoro, si divertono sciando alle falde della pietra di Bismantova.
    Certe sere i bagliori delle illuminazioni di Castelnovo giungono a riflettersi sui binari e sulla neve fresata a doc., sono sensazioni speciali.
    Questa è un’occasione per conoscere e forse iscriversi allo Sci Club Bismantova.
    Un ringraziamento anche a Pietro e consorte, di Ca’ Pattino per la collaborazione logistica.

    (Gianfranco & co.)