Home Cronaca Alla scoperta dell’antiquariato, in parrocchia col circolo Anspi “San Lorenzo”

Alla scoperta dell’antiquariato, in parrocchia col circolo Anspi “San Lorenzo”

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VETTO (16 settembre 2009) – Venerdì all’insegna dell’antiquariato nella salone parrocchiale di Vetto, per imparare a riconoscere i mobili di pregio e per coltivare quella che, per molti, è diventata una passione. A partire dal 18 settembre, per tre venerdì di fila, fino al 2 ottobre, alle 20,30, si apre "Una finestra sull’antiquariato": questo il titolo del ciclo di incontri, tenuti da Aristodemo Barani, esperto antiquario, e promossi dal Comitato culturale Circolo Anspi San Lorenzo.

“E’ un modo – spiegano Renzino Fiori e Luigi Ruffini del Circolo San Lorenzo – per avvicinare le persone a questo mondo e per soddisfare la curiosità di chi ha cominciato ad appassionarsi da poco. Assistiamo in questo periodo a un crescente interesse verso l’antiquariato, lo dimostrano il pullulare di mercatini, che, però, non sempre vendono oggetti autentici”.

Durante i tre incontri verrà ripercorsa tutta la storia dell’arte antiquaria, approfondendo alcuni temi specifici. Nel primo incontro, venerdì 18 settembre, sarà trattato il tema dell’arredamento: “Arredo, dal rinascimento all’impero”. Si tratta di un percorso all’interno della storia del mobilio, partendo dal basso Medioevo e ripercorrendo tutta l’età Moderna. Venerdì 25 settembre, invece, l’incontro sarà intitolato “Incorniciare e specchiarsi”. Dorate, scolpite nel legno, con volte e temi floreali: a volte le cornici sono opere d’arte più delle tele che contengono. Stesso discorso per gli specchi, che diventano veri e propri elementi di arredo dei palazzi, oltre che a mantenere la loro fondamentale funzione di aumentare l’illuminazione delle stanze, quando ancora la fonte principale di luce era la candela.

L’ultimo incontro, “Lacca: una cineseria”, avrà come tema la moda dell’Estremo Oriente, che si sviluppa soprattutto nell’antiquariato, in auge in Europa tra Sei e Settecento a seguito dell’importazione e diffusione di oggetti orientali, come porcellane, lacche, sete ricamate, mobili, argenterie e tappezzerie in cui motivi cinesi erano mescolati a motivi Barocchi e Rococò.