La Rai chiude l’anno con un omaggio all’Appennino tosco-emiliano, a uno dei suoi più importanti simboli: la Pietra di Bismantova.
Sabato 31 dicembre alle ore 11 ‘Bell'Italia’, la rubrica della TGR Rai 3 dedicata ai beni culturali, nell'accezione più ampia del termine, dedica un ampio servizio al monumento geologico piantato nell’Appennino Emiliano: un blocco di pietra gigantesco che supera i mille metri di altezza e che ha ispirato, da sempre, la fantasia, compresa quella di Dante Alighieri, che lo cita nella Divina Commedia.
Nel suo visitare il Paese, ‘Bell'Italia’, infatti, non si occupa solo di musei e di restauri, ma anche di paesaggio, di centri urbani, di tradizioni, personaggi e curiosità collegati in qualche maniera alla storia e alla cultura della nostra Italia. Ogni puntata propone un viaggio a tappe attraverso le varie regioni italiane, mettendo in evidenza non solo i tesori artistici e monumentali più celebrati, ma anche e soprattutto quelli meno noti, così da fornire un quadro a tutto tondo dedicato anche e soprattutto alle persone che vogliono informarsi sull'arte, la cultura e il paesaggio d'Italia
Il servizio, realizzato dall’inviato Alberto Gedda, con le immagini di Stefano Cugliari, racconta la Pietra attraverso le parole della professoressa Clementina Santi, esperta del territorio, e Fabio Baroni, storico toscano. Un percorso attraverso la storia che vede la Pietra al centro di grandi avvenimenti. Mentre il prezioso patrimonio naturalistico viene descritto dalla geologa Alessandra Curotti che spiega anche il progetto di valorizzazione messo a punto dal Comune di Castelnovo ne’ Monti e dal Parco dell’Appennino Tosco Emiliano, che ha fatto della Pietra una delle ‘Porte del Parco’. contrassegnata da pannelli esplicativi sugli aspetti legati alla storia, la geologia, la spiritualità, la fruizione escursionistica e l’ambiente appenninico, posti recentemente sul piazzale Dante, in collaborazione con il Comune di Castelnovo ne’ Monti.
Paolo Ruffini, assessore a sport e turismo del Comune di Castelnovo ne’ Monti esprime grande soddisfazione per l’attenzione che i media nazionali dimostrano verso il territorio: «La Pietra, ancora una volta agli onori della cronaca, rappresenta per noi un simbolo. Salendo piano piano fino in cima, possiamo scoprire il nostro territorio, ripercorrere la nostra storia, gettare uno sguardo sulla nostra economia. Bismantova diventa anche un nuovo punto di vista: da quassù diventa evidente che la Pietra è il centro di gravità di tante persone che qui fanno sport, si allenano, si mantengono in salute. Il suo anello costellato dalle latterie è anche il centro della produzione della nostra eccellenza alimentare: il parmigiano reggiano. Non posso che ringraziare il Parco perché ha fatto della Pietra uno dei suoi cardini, promuovendone il rilancio a livello nazionale, ma anche costruendo intorno a Bismantova un confronto dal basso con chi vive e ama questo territorio».
Abbiamo tanto di bello per richiamare il turismo ma non siamo capaci di valorizzare il nostro territorio. se la pietra fosse a Rimini sarebbe piena di turisti tutto l’anno non per il fatto di essere a Rimini ma per il fatto di essere valorizzata da romagnoli che hanno una marcia in più.
(Gianfranco)
E’ molto bello che ci siano persone che, vi posso assicurare, amano l’Appennino e fanno di tutto perché cresca e viva. Amano i luoghi dove sono vissuti e sono persone vere e degne di essere testimoni del nostro tempo. A loro la mia riconoscenza e la mia grande stima. Spero davvero anche la vostra.
Grazie.
(Paolo Ruffini)
Valorizzare cosa? Non mi sembra che nessuno stia valorizzano la Pietra e il nostro territorio nel modo migliore. Non ci sono soldi, questa è la frase più ricorrente, e adesso ci venite a dire che ci sono persone in grado di valorizzare il nostro territorio? Sì, è vero, ce ne sono. Ma non le vedo menzionate in questo articolo. Nè tantomeno il Comune, che soldi per valorizzare dice di non averne. Vi invito a fare un giro a Monte Castello, sito che potrebbe riscrivere la storia di Castelnovo, “fermo” con i teli sopra: non ci sono soldi, appunto. Oppure visitate Campo Pianelli, uno dei più importanti siti archeologici della montagna: sembra un campo di patate. Come si fa a ripercorrere la nostra storia, le nostre radici in questo modo? Provate a portarci una scolaresca, se ne siete capaci. Concordo con il signor Gianfranco, portiamo la Pietra in Romagna, lì forse troverebbe degna collocazione.
Scusate la polemica.
Buon anno a tutti.
(Fabio P.)
Mi fa piacere che Rai 3 renda omaggio alla Pietra di Bismantova, monumento naturale imponente, importante e di straordinaria bellezza. Quello che mi dispiace è che, guardandola soprattutto in primavera ed estate, non riesco a vedere la Pietra che hanno visto i miei occhi anni fa. Purtroppo la Pietra si riesce ad ammirare in tutto il suo splendore solo in inverno… Il perchè? Il perchè lo chiedo e, non lo chiedo solo io, a chi si dovrebbe occupare della conservazione e tutela di questo spettacolo della natura ma che non se ne cura affatto tirando fuori mille e mille scuse, studi, tesi, ecc. ecc. ecc. Invece di spendere un sacco di soldi inutilmente per cartelloni turistici obsoleti che fra 15 giorni saranno illeggibili e che deturpano lo spazio naturale che occupano, togliete quegli alberi che hanno coperto la roccia, togliete quegli alberi che con le loro radici spaccano la roccia, sistemate la strada che sta franando.
Rendete visibile a tutti la nostra Pietra di Bismantova e valorizzatela come merita.
Grazie!
(Vania)