Hanno festeggiato la partenza di don Giordano Goccini salutandolo con una grande caccia al tesoro che ha coinvolto l’intero paese di Castelnovo ne’ Monti e decine di persone. Ad organizzarla i giovani dell’oratorio, educatori e catechisti, che a sorpresa hanno “sequestrato” il sacerdote prossimo alla partenza e lo hanno costretto ad una serie di azioni che hanno coinvolto amici, conoscenti e rappresentanti delle istituzioni.
Partito a metà pomeriggio dalla chiesa della Pieve, la prima tappa l’ha visto impegnato in una serie di esercizi fisici svolti nel bel mezzo della nuova rotatoria all’ingresso del paese. Un insegnante di educazione fisica, infatti, gli ha ricordato gli esercizi basilari dell’attività motoria e, di seguito, l’ha costretto ad un’impegnativa gara di “braccio di ferro” con un avversario alquanto… palestrato.
Incuriosite e divertite le tante persone che in quel momento transitavano lungo la via, presieduta da due motociclisti della Polizia stradale per evitare inconvenienti che avrebbero potuto rovinare la festa.
Terminata la tappa ginnica, don Giordano è stato portato all’istituto musicale “Merulo” dove, ad attenderlo all’ingresso, c’era una tromba che ha dovuto suonare (si fa per dire) lungo via Roma, tra lo stridore delle note e… l’orrore dei passanti! Accanto, nei giardini di palazzo ducale, una cinquantina di giovani l’attendevano per iniziare una serie di danze e di giochi, prima di portarlo in un negozio di via Roma dove ha indossato (forse per la prima volta in vita sua…) la veste talare alla don Camillo.
Via Roma è stata così invasa da decine di ragazzi in festa che inneggiavano a cori del tipo “don Giordano uno di noi” e suscitando il divertimento e l’ammirazione dei tanti castelnovesi che si sono affacciati per applaudire il passaggio del sacerdote.
Tappa successiva il bar Campari, dove don Giordano è stato impegnato a servire cafè ai clienti ed a portare un cappuccino al sindaco che l’attendeva con la fascia tricolore nel suo ufficio. Il primo cittadino ha consegnato al sacerdote le “chiavi del cuore” che i giovani avevano preparato per lui e simbolicamente anche le “chiavi della città” per attestargli la stima e l’amicizia di tutta la cittadinanza.
Non contenti i ragazzi l’hanno poi fatto esibire in piazza Gramsci in alcuni balli e canti, per proseguire nella caccia al tesoro dapprima all’interno di un negozio di fiori, poi in un supermercato, infine in un secondo bar.
Tornato in via Roma, il presidente dell’Università del pedale (il noto "capitano" Gianni Leurini) gli ha consegnato una mountain-bike e, sempre scortato dai motociclisti della Polizia stradale, si è diretto alla casa della carità per scoprire l’ospite “mancante” e quello “aggiunto”.
Nonostante la stanchezza, don Giordano è stato costretto ad inforcare nuovamente la bicicletta per recarsi davanti alla caserma della Stradale di viale Bagnoli, dove, alla presenza del comandante Roberto Rocchi, vi era il gazebo della sicurezza ed uno striscione che riportava un noto passo evangelico: “Dai a Cesare quel che è di Cesare”.
Qui l’ispettore Rocchi gli ha fatto “scontare” alcune violazioni stradali (fortunatamente di lieve entità) di cui don Giordano si è reso protagonista nei mesi scorsi ed ha dovuto leggere il codice della strada davanti ai ragazzi posto su di un leggio come se fosse in chiesa. Come premio finale, tuttavia, il sindaco Marconi (anch’egli presente) gli ha consegnato la “patente di buon conducente”.
Grazie a questo “documento” don Giordano è salito su di un trattore e - sempre scortato dai motociclisti della Polstrada Gianni Zannoni e Roberto Ruffini - ha fatto ritorno alla Pieve, dove ha trovato due ali di folla (giovani e non solo) ad attenderlo per applaudirlo e fargli festa.
Alla fine, dopo tanti cori, don Giordano è stato ammanettato dall’assistente capo Gianni Zannoni su suggerimento di alcuni giovani che, in questo modo, hanno pensato di poterlo convincere a rimanere a Castelnovo ne’ Monti e rifiutare il trasferimento. Fatica sprecata; e don Giordano è stato da lì a poco… liberato.
La serata è poi proseguita con una grande festa che i giovani hanno organizzato all’interno dell’oratorio e che è proseguita fino a tarda ora.
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Un saluto a Don Giordano
Non si puo dire che la tua partenza passi inosservata, come del resto è stata la tua presenza tra noi. Un grande in bocca al lupo per il tuo futuro.
(Rino e Patty)
Grazie Polizia stradale
Un sincero grazie all’ispettore Rocchi e ai motociclisti della nostra Polizia stradale, che hanno affiancato i nostri figli nell’entusiasmante saluto a don Giordano. Questa è la vera prevenzione stradale ma è anche il modo migliore per sensibilizzare i giovani su importanti tematiche di vita.
Grazie ragazzi per tutto quello che fate, andate avanti così!!
(C.B.S.)
Ci siamo fatti sentire
Anch’io voglio ringranziare la Polizia stradale, soprattutto il comandante Robby Rocchi, che ci ha aiutato ad organizzare la caccia al tesoro e a fare del casino per il paese! Ci siamo davvero fatti sentire! Preparati, Castelnovo, lo faremo ancora, ah ah!! Ciao Dongi!
(Chiara)
@RGrazie
Sono nella mia nuova casa. Tutto bene. Oggi il cuore è come il cielo. Ma sopra le nubi il sole c’è ancora, ne siamo certi. Solo un po’ nascosto. Sono senza parole di fronte all’affetto che ho ricevuto in questi giorni. Vorrei potervi ringraziare tutti quanti, ma non so come fare e mi sa che rimarrò sempre in debito… Con la montagna, con i montanari, ma soprattutto con i “miei” bellissimi ragazzi. Grazie.
(Don Giordano)#R