La sezione impugnazioni cautelari del Tribunale bolognese, concorde con la Procura reggiana, ha ordinato il carcere per il reggiano arrestato nell’ambito dell’attività investigativa antidroga condotta dai carabinieri del Nucleo operativo di Castelnovo ne' Monti. Motivo a base della detenzione era stato lo spaccio di sostanze stupefacenti, con il sequestro di 64 stecche di hashish di vario peso, per un totale di circa un etto di hascisc, 70 grammi di marijuana, una decina di bustine in cellophane per il confezionamento dello stupefacente, una bilancia elettronica di precisione e 1.720 euro in contanti ritenuti provento dello spaccio.
Erano stati questi i “numeri” dell’attività condotta dai militari castelnovesi nel blitz condotto la sera del 29 aprile scorso nel campo nomadi di via Antonio da Genova a Reggio Emilia, in conseguenza del quale, con l’accusa anzidetta, i carabinieri avevano tratto in arresto il 37enne Donald Leidi, residente in città, ristretto quindi a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta nella persona del sostituto Valentina Salvi. Dopo la convalida dell’arresto e la remissione in libertà dell’indagato, la Procura aveva proposto ricorso, che si è concluso con l’emissione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla sezione impugnazioni cautelari penali del Tribunale di Bologna, eseguita nella tarda mattinata di ieri dai carabinieri del Nucleo operativo di Castelnovo ne' Monti che hanno nuovamente condotto in carcere il sunnominato 37enne.
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L’attività era stata portata a compimento dai militari del capoluogo montano, particolarmente attivi nel settore degli stupefacenti alla luce dei numerosi arresti operati negli ultimi mesi, i quali apprendevano che il sunnominato 37enne, dimorante in una roulotte, era dedito in maniera costante e continuativa alla cessione a terzi di stupefacenti del tipo hashish e marijuana. Per tale motivo, e ricorrendo i presupposti di legge, i militari avviavano i dovuti accertamenti e dopo aver localizzato proprio all’interno del campo nomadi la roulotte dell’interessato, alla fine dell'aprile scorso davano corso ad una mirata perquisizione. Nel corso della quale venivano rinvenute le sostanze ricordate sopra.
Quindi la convalida dell’arresto, la remissione in libertà e il ritorno in carcere a seguito dell’odierno provvedimento restrittivo.