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I cacciatori nel bosco (in zona protetta). E a Vetto vicino alle case

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Nei giorni scorsi una pattuglia della Polizia provinciale, durante un servizio di prevenzione e controllo dell’attività venatoria sul crinale, ha individuato a Ligonchio due cacciatori provenienti dalla Toscana intenti a cacciare fauna migratoria con il metodo dell’appostamento temporaneo in una zona di protezione speciale, dove questo tipo di attività è vietata. Durante il controllo gli agenti della Provincia di Reggio Emilia hanno anche potuto accertare che uno dei due non solo era completamente sprovvisto delle autorizzazioni rilasciate dall’Atc montagna indispensabili per poter praticare questo tipo di attività nei territori montani, ma era anche in possesso di un’apparecchiatura elettromagnetica in grado di simulare perfettamente il canto di svariate specie di uccelli migratori. Si tratta di una apparecchiatura vietata dalla normativa nazionale ed il cui possesso è punito con una sanzione di carattere penale, per cui il cacciatore è stato deferito all’autorità giudiziaria e sono stati sequestrati fucile, munizioni e l’apparecchiatura elettromagnetica fuori legge.

Gli agenti della Polizia provinciale proseguono dunque nell’azione di prevenzione e contrasto agli illeciti nell’attività venatoria, “un’opera di vigilanza importante – sottolinea l’assessore Alfredo Gennari - ancora di più in concomitanza del massiccio passaggio dei “migratori”che fruiscono del nostro territorio per alimentarsi e riposarsi durante il loro annuale trasferimento in paesi più caldi".

Nella foto inviata dalla lettrice un cacciatore in una coltura germogliata da poco

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Da Cola, invece, la foto-segnalazione di una lettrice. "Sono stupita - ci scrive Stella F. - del fatto che pur in presenza di normative precise le battute dei cacciatori avvengano senza il rispetto delle normative e delle proprietà private. Già ero rimasta stupita nei giorni scorsi a leggere quanto pubblicato da Redacon sul cacciatore volgare che ha aggredito il proprietario di un B&B. Ora vi segnalo queste immagini scattate a inzio settimana nel bel mezzo di una battuta in località La Capanna di Vetto".

"Nelle due foto - prosegue Stella - appare evidente la violazione dei cacciatori. Nella prima uno di questi si trova in una coltura di frumento da poco germogliata, calpestandola. Nella seconda un suo compagno, limitrofo, si trova a meno di 150 metri da un'abiatazione".

"Chiedo alla Provincia e al Corpo Forestale dello Stato - conclude - quanto a lungo dobbiamo continuare ad assistere alle violazioni della legge e dell'educazione di queste persone armate". Prendiamo atto della richiesta della lettrice. Se lo riterrà opportuno potrà esprimere in merito, crediamo, anche il suo punto di vista l'Atc Reggio Emilia 4 Montagna.

Sullo sfondo, sul cocuzzolo, un altro cacciatore appostato vicino alle case di Cola