Se è assolutamente necessario che l'arte o il teatro
servano a qualche cosa,
dirò che dovrebbero servire a insegnare alla gente
che ci sono attività che non servono a niente,
e che è indispensabile che ci siano.
Eugène Ionesco, Note e contronote, 1962
E non pensavi che saresti finita qui.
E cinque anni fa ti sei presentata alla prima riunione del giornalino scolastico perché volevi vedere come funzionava e perché sì, perché era un salto nel buio e a te piacciono i salti nel buio.
Poi ci rimani cinque anni, che è più del 28% della tua vita, per avere un' idea.
E conosci persone, fatti, autori, altre persone, pareri, ti improvvisi giornalista, poeta, commentatore, critico, filosofo, redattore, stampatore, grafico poi finisci in teatro un po' per caso un po' per voglia. Impari.
Ti piace questo verbo.
E poi rimani anche in teatro.
E ti improvvisi “Ufficio Stampa” che sembra un parolone e un po' ti spaventa.
E arrivi a oggi.
O G G I.
Devi scrivere un articolo per Redacon.
Vi siete divisi gli articoli per le varie testate.
Non l' hai mai fatto. Va bhè, si prova.
E allora provi.
Potrei fare l' elenco degli spettacoli della prossima stagione.
Potrei descrivere costi e differenze degli abbonamenti.
Potrei parlare della mia esperienza in teatro l' anno scorso e l' anno prima.
Potrei darvi un consiglio:
ANDATE IN TEATRO.
Fatelo per voi, per il teatro stesso, per il vostro senso civico, perché se con la cultura non si mangia sicuro si sopravvive.
Fatelo perché si sta bene, perché potreste rimanerne folgorati e decidere di cambiare.
Fatelo per sentire un brivido mentre si apre il sipario.
Fatelo per vedere gente, per sentirvi parte di una comunità viva.
Fatelo per crescere, anche se ormai pensate che non crescerete più.
Sentitevi partecipi.
Guardate, ridete, commentate, insultate, annuite, dormite, pensate, scegliete.
Scegliete di passare una serata diversa.
Io non lo so se la avete mai fatto: fatelo.
Io non lo so se ci avete provato ma non vi è piaciuto: riprovate.
Io non lo se se vi manca.
A me sì.
A me manca essere seduta lì con quelli che sono diventati i miei compagni di viaggio.
A me manca presentarmi all' artista di turno balbettando e cercando di mettere in fila parole sconnesse.
A me manca l' emozione che ti da un' intervista improvvisata in cui si parla di massimi sistemi.
Ci vediamo il 20 Novembre.
Benedetta Valdesalici