«È ormai un punto fisso per tutti noi,
che la Casa sia un prolungamento
della Mensa della Parola e della Mensa Eucaristica nella Mensa dei Poveri.
I quali sono per noi una nuova presenza del Signore.
E questi “Nuovi Signori” noi ameremmo che fossero trattati,
maneggiati, curati, assistiti come i più preziosi tesori
dopo la Divina Eucaristia».
Con queste parole di Mons. Mario Prandi, di cui il 10 ottobre scorso in Cattedrale è stato celebrato il XXV della sua morte, la Congregazione Mariana della Casa delle Carità, annuncia la sua festa annuale, sabato 15 alle 16.30 nel Palasport di Reggio.
Il 15 ottobre è la festa di Santa Teresa d’Avila, la grande santa Carmelitana voluta da don Mario come Patrona della Congregazione.
La celebrazione, a cui parteciperanno tutte le Case della Carità che sono in Italia (oltre a Reggio, Roma, Bologna, Parma, Piacenza, Modena, Forlì-Bertinoro, Vicenza), sarà presieduta dal vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, mons. Adriano Caprioli, con a fianco il suo Ausiliare, mons. Lorenzo Ghizzoni, e mons. Lucjan Avgustini, vescovo di Sapa, in Albania. Mons. Avgustini, accanto alla sua nuova cattedrale intitolata a Madre Teresa di Calcutta, sta terminando di costruire una Casa della Carità; e nelle settimane scorse, il vescovo albanese ha ricevuto, come nuovo fidei donum, Don Stefano Torelli, finora parroco a Cogruzzo e Meletole, che sostituisce don Carlo Fantini, rientrato definitivamente oggi, dopo quasi 10 anni di missione.
Saranno presenti anche i rappresentanti o i missionari di tutte le nostre missioni diocesane e durante la liturgia ci saranno interventi cantati in sei lingue.
Nella liturgia, inoltre per ogni ramo della Congregazione ci saranno nuovi aggregati o alcuni che rinnoveranno voti e promesse, in particolare:
- 25 laici riceveranno il crocifisso di “ausiliari”;
- due famiglie, una di Modena e una di Cella — Marianna e Graziano Bondavalli con i figli Sara, Elia, Anna ed Emma – faranno le promesse di vivere secondo la spiritualità delle Case;
- due giovani novizie, Elena Bongiovanni di Bologna e Maria Borraccino di Barletta, faranno i primi voti e vestiranno l’abito di Carmelitane Minori della Carità;
- sr. Silvia Benedetta, originaria di Bologna, dopo sei anni di voti, farà la professione perpetua nelle Suore delle Case.