Il busanese Fabio Leoncelli prende mouse e pc e si rivolge direttamente al presidente della nostra Regione Emilia-Romagna. Pubblichiamo di seguito la sua missiva.
-----
Sono un consigliere del gruppo di minoranza del Comune di Busana (RE). Ho ascoltato le sue parole in occasione della presentazione dei candidati sindaci del crinale reggiano, appoggiati dal centro-sinistra. Ho appreso che la Regione, negli ultimi anni, ha investito parecchio sulla montagna reggiana. Forse in questi anni sono stato poco attento ma non ho visto nulla, se non il degrado e l’abbandono più totale del territorio. Frane, smottamenti, viabilità provinciale e statale in condizione catastrofica; torrenti, fossi e canali in pieno abbandono; vegetazione incontrollata, ungulati sempre in aumento con conseguente aggravarsi del problema zecche; piccoli negozi vitali per le frazioni che chiudono; invecchiamento della popolazione; turismo poco considerato, perlomeno con fatti concreti... e molto altro.
Siamo ormai in una situazione non più sostenibile, al punto che i cittadini si devono riunire in comitati per tentare di cambiare qualcosa.
Nonostante ormai da anni il crinale sia stato inserito in un Parco nazionale nulla è cambiato, anzi. Ma com’è possibile che in moltissime vallate alpine, negli ultimi venti anni, sono state realizzate nuove e moderne strade di accesso, sicure e veloci e qui da noi addirittura una statale segue ancora su tracciato del Duca? Com’è possibile che luoghi con caratteristiche diverse, ma ugualmente montani, offrano un ordine, una pulizia, identità storiche e un’accoglienza turistica che qui sono quasi totalmente assenti? Lo sviluppo ed il valore della montagna che fine hanno fatto? Dove sono andati tutti i fondi per lei ha citato? Sicuramente spesi per altri, spesso inutili o perlomeno non prioritari, interventi.
Ho pensato di scriverle, visto che gli amministratori eletti nei comuni del crinale non hanno nulla da chiedere o da segnalare né alla Provincia, né alla Regione, né agli enti preposti.
Se non crede alle mie segnalazioni sono a sua completa disposizione per farle toccare con mano quanto sopra descritto.
Sperando che questa mia possa trovare attenzione e nell’intento di costruire qualcosa di positivo per il futuro della montagna reggiana, le invio i più cordiali saluti.
(Fabio Leoncelli, capogruppo lista "Montagna alternativa")
Parecchio?
Termine troppo vago per i miei gusti… Come dire che fa caldo parecchio; oppure che parecchio è piovuto… Meglio sempre quantificare: oggi a Busana c’è stata una temp. max di 32°C oppure sono caduti col temporale di ieri 32 ml/cmq di pioggia. Chissà, il presidente Errani potrebbe ANCHE avere ragione! Aspettiamo da lui o dai suoi referenti (candidati sindaci del centrosinistra) un resoconto più dettagliato. In caso contrario… quel PARECCHIO sarà archiviato nello scaffale delle frottole pre-elettorali, insieme a tutte quelle promesse COL BOTTO, delle quali, già oggi, nessuno parla più…
(Umberto Gianferrari)
Leoncelli, basta, sempre le solite lamentele generiche e scontate. Ma non hai fatto l’amministratore come vicesindaco anche tu?
(m.m.)
Emergenza montagna, un problema vero
I problemi della montagna reggiana sono aumentati, le criticità sono permanenti, nell’indifferenza generale. Sarebbe auspicabile che il presidente della Regione E.R. tornasse a confrontarsi con i cittadini del crinale. Ma questo può valere anche per la presidente della Provincia!!! Sarebbe un atto dovuto e non strumentale qual è stata la visita in campagna elettorale. I cittadini del territorio possono dare vita ad iniziative autonome (vedi Castelnovo ne’ Monti e viabilità) e autoconvocarsi un sabato mattina in una grande assemblea aperta e pubblica. L’uso della posta e-mail ci può aiutare. Condivido totalmente le denuncie fatte dal consigliere comunale di Busana Leoncelli. I montanari però debbono capire che i loro problemi non li risolvono nè il governo centrale di centrodestra nè il governo locale di centrosinistra!!!
(Marino Friggeri)
Bravo!!
Bravo Leoncelli! Ormai la nostra montagna ha raggiunto livelli osceni!
Per Friggeri: se non si può chiedere nè al governo centrale nè a quello locale come dovremmo fare? Metterci ad asfaltare noi la statale?!?
(E.S.)
Puntualizzo la mia affermazione
L’ultimo pezzo della mia affermazione è da intendendersi come una mancanza di volontà sia del governo centrale che di quello locale che, guarda caso, sono di colore politico diverso. La mia è una denuncia dello stato vergognoso del come la politica risponde alle emergenze della montagna. Se i montanari vorranno invertire la tendenza dovranno imparare a chiedere ed esigere; esigere e chiedere usando tutti i mezzi al limite della correttezza istituzionale.
Saluti.
(Marino Friggeri)