ACQUABONA (Collagna, 28 agosto 2009) – “Grazie ai loro racconti per me è come viaggiare in tutti gli angoli del mondo” Sono le parole di Rachele Grassi, responsabile per l’area reggiana del progetto Parco nel Mondo, quando annuncia che sabato 29 agosto verrà consegnata a Quinto Orlandi, classe 1932, nativo di Acquabona ma emigrato a soli vent’anni dall’altra parte del mondo, l’attestato di “cittadino affettivo del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano”.
E’una vita dura quella che emerge degli aneddoti di vita del signor Orlandi fatta di faticoso lavoro nelle piantagioni di canna da zucchero e pure dell’esperienza presso una ditta di trasporti. Eppure, in Australia il signor Orlandi è riuscito a centrare i suoi obiettivi: ha comprato del terreno ed è divenuto imprenditore agricolo. Mai dimenticando però le dolci valli di Collagna dove ancora risiede il fratello. Ed è proprio grazie a questa passione e memoria della sua terra natia che sono valsi al signor Orlandi l’attestato di Cittadino Affettivo del Parco, che riceverà dalle autorità nella giornata di sabato. Passione ed amore che sono stati trasmessi anche alle generazioni nate sul suolo australiano tanto che schiere di figli e nipoti hanno fatto tappa proprio tra le montagne appenniniche. Come dire da Ayers Rock, il monolite simbolo della terra rossa australiana, all’arenaria della Pietra di Bismantova, dai boschi dell’Appennino alle piantagioni dell’Australia. Sta di fatto che tutti si contendono la sua compagnia a suon di inviti, quando rientra in Italia.
Spiega Rachele Grassi “Parco nel Mondo e i suoi Cittadini Affettivi: vero emblema di una legame che non conosce confini”.