Prima parte
Seconda Parte
Terza parte
Francesco Melillo inizia gli studi di danza con il Centro studi danza classica di Valeria Lombardi di Napoli con le insegnanti Livia Vino, Liliana Miroswic e con il primo ballerino del teatro di Sofia Emil Trayanov. Con Carlos Palacios, primo ballerino del teatro Colon di Buenos Aires, nonché direttore artistico del teatro “San Carlo” di Napoli. In seguito si trasferisce a Roma dove continua i suoi studi di danza con l'Etoile Gabriel Popescu, Claude Barret, primo ballerino di Boston e Margherita Traianova, prima ballerina del teatro di Sofia.
Per proseguire i suoi costosi studi, nel 1977 dà vita al suo “CENTRO BALLET STUDIO” in Buonalbergo (BN). Successivamente, ultimati gli studi e dopo aver conseguito il Diploma di ballerino e coreografo nel 1980 presso l'Accademia di Danza di Roma diretta da Valeria Lombardi si trasferisce con il suo CENTRO BALLET STUDIO a Benevento. Ciò non gli impedisce di far parte della “Compagnia Stabile del balletto di Roma” diretta da Valeria Lombardi, facendo esperienza nei teatri italiani con Margherita Parrilla, Luigi Martelletta, Paolo Bertoluzzi, Enzo Cesiro, Margherita Tyrayanova, Emil Trayanov. Durante il suo percorso artistico ha avuto esperienze nel partecipare a trasmissioni televisive, ballando con Enzo Avallone e Stefania Rotolo nel programma “TILT”, con il coreografo Franco Miseria nello spettacolo “STASERA NIENTE DI NUOVO” con Sandra Mondaini e Raimondo Vianello.
Negli anni 84, 85 e 86 partecipa a numerosi stages in Russia, esattamente a Mosca e San Pietroburgo. Con spirito di abnegazione si dedica alla sua smisurata passione per la danza cercando sempre piu' stimoli innovativi per se stesso e per la sua scuola, invitando in vari stages di danza classica, moderna e contemporanea maestri e ballerini di fama nazionale e internazionale.
Molte allieve del Centro Ballet Studio hanno ultimato gli studi, realizzando il sogno di danzare, dedicandosi all'insegnamento o alla professione di ballerine professioniste.
Francesco Melillo, per la sua maestria e dedizione alla danza, ha ottenuto consensi e onorificenze sia a livello nazionale che internazionale, con il conferimento di “Chevalier du Travail de l'Europa Unie” a Roma il 30 maggio 1997. Nello stesso anno, invitato come coreografo ad una rassegna di danza nello Stato di Malta, riceve il premio “Gold Hercules International” dell'Accademia Internazionale per gli studi economici e sociali. Spesso collabora con il maestro e direttore d'Orchestra Leonardo Quadrini in opere liriche, curando alcune coreografie tra cui La Traviata, l'Aida, il Bolero di Ravel, Carmen (nell'interpretazione di Cecilia Gasdia), Valzer della Bella addormentata, programmi su Sky tra cui il Concerto di musica classica di Casal Bordino (CH).
In manifestazioni come “Benevento città spettacolo” e “Quattro notti e piu' di luna piena”.
Ha partecipato come coreografo allo spettacolo “Premio a prescindere omaggio ad Antonio De Curtis” condotto da Pippo Baudo, Valzer di Capodanno con l'Orchestra della Moldavia diretta dal M° Massimo Testa, andato in onda su Sky Musica.
Ha collaborato con Diana Ferrara, prima ballerina Etoile dell'opera di Roma, nella sua compagnia “Astra Roma Ballet”. Dal 2000 al 2007 ha diretto la compagnia stabile del balletto Sannio Arte Danza, riscuotendo successi in tutta Italia.
Nel marzo del 2002 ha coreografato il Galà di danza al teatro San Domenico di Crema e nel 2003 al teatro comunale di Forlì.
E' membro della giuria del concorso “BALLANDO BALLANDO” della FID (federazione italiana danza).
Ha partecipato come insegnante presso scuole d'istruzione secondaria superiore del Lazio e della Campania tramite convocazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca.
Da piu' di un anno vive in Emilia Romagna, dove ha collaborato con varie scuole di Reggio Emilia e provincia; in questo periodo Francesco Melillo sta attivando 3 Scuole di danza a Castelnovo ne' Monti, Vetto e Villa Minozzo (quest'ultima in collaborazione con l'Associazione Aibicultura).
Per informazioni
3493353659
[email protected]
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Napoli, il sangue di San Gennaro si è sciolto; un appuntamento molto sentito dai napoletani, che legano alla non riuscita del miracolo il verificarsi di sfortune e disgrazie.
Il prodigio del sangue si è ripetuto. A dare l’annuncio è stato l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, dicendo che il sangue era già sciolto quando ha prelevato la teca dalla cassaforte. Un lungo applauso ha salutato il miracoloso evento.
Napoli - E alla fine San Gennaro non ha aspettato domenica. Nonostante le feste patronali siano state accorpate all'ultimo giorno della settimana, San Gennaro non ha mancato il suo appuntamento coi fedeli. Il prodigio del sangue si è ripetuto. A dare l’annuncio è stato l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, dicendo che il sangue era già sciolto quando ha prelevato la teca dalla cassaforte. Un lungo applauso ha salutato il miracolo. "San Gennaro ha ascoltato le nostre preghiere", ha detto il Cardinale Sepe. "Appena aperta la cassaforte l’ho visto subito, quando ho preso la teca nelle mie mani, che il sangue era già sciolto", ha annunciato Sepe ai fedeli che hanno riempito il Duomo.
La tradizione Questo, secondo un’antica tradizione, sarebbe di buon auspicio per l’intera città e per i napoletani. L’usanza popolare vuole, infatti, che un ritardo annuncerebbe disgrazie e cattivo augurio per cittadini che abitano alle falde del Vesuvio. Il prodigio è un evento atteso da migliaia di fedeli e che, da secoli, si tramanda tre volte l’anno. Il 19 settembre, giorno dedicato al santo patrono, il 16 dicembre e il sabato che precede la prima domenica di maggio. In tutte le occasioni l’ampolla che contiene il sangue del martire beneventano viene esposta per poter assistere al miracolo.
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La ricetta della Rosy: la ciambella della nonna
350 gr di farina tipo 00
250 gr di zucchero
3 uova
1 bicchiere di latte
1 bicchiere di olio di semi o di oliva
1 bustina di lievito
aroma a piacere (scorza di limone o vanillina)
Sbattere insieme con lo sbattitore elettrico le 3 uova con lo zucchero. Una volta amalgamati aggiungere poco a poco la farina mescolata con il lievito,alternando farina,latte e olio,versando il tutto sempre poco a poco continuando sempre a sbattere. Alla fine,dopo aver versato tutta la farina, l'olio e il latte,aggiungere l'aroma. Oliare e infarinare la teglia a stampo per ciambelle e mettere in forno a 180 gradi per circa 30 minuti,ma il tempo varia da forno a forno..in ogni caso vi accorgerete quando è bella gonfia. Una volta cotta, spolverarla con lo zucchero a velo.
Che bello, l’idea che a Castelnovo si possa avviare un corso di danza a livello professionale mi riempie di gioia, se ne sentiva davvero il bisogno!!! Tanti in bocca al lupo!!!
(Angela)
P.S. – Lo dirò a tutte le mie amiche
Sei speciale, angelo mio, la tua bravura non è palesabile e non si può evincere dai nostri commenti, poichè è inestimable…
(Maria Grazia Vascolo)
Un curriculum simile può appartenere esclusivamente a chi ha la danza nel proprio Dna. Le tue doti coreutiche meritano un apprezzamento incondizionato del pubblico e, soprattutto, degli addetti ai lavori.
Ad maiora!
(Raffaele Lerner)