Luigi Bizzarri, capogruppo di "Castel-Nuovo" in Consiglio comunale, e Robertino Ugolotti, membro della direzione provinciale Udc, esprimono il loro parere.
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Luigi Bizzarri
Dalla padella alla brace.. e che brace!
Se l'ordinanza a detta del sindaco Marconi ha lo scopo di combattere l' accattonaggio molesto perche allora togliere le aree antistanti i luoghi di culto?
Se si molesta non si compie un reato anche davanti alle chiese?
Ci sono forse luoghi che godono del privilegio dell' extraterritorialità?
Dia retta il sindaco alle voci che si sono levate in questi giorni , si tolga dal ginepraio in cui è finito, riconosca la inutile dannosità dell' atto compiuto e annulli l' intera ordinanza.
Sulla strada in cui e' finito abbiamo l'impressione che stia guidando, come un pilota mal sicuro, un auto che sta portando l' intera comunita' verso il "burrone" culturale del leghismo: rispondere con la pancia anzichè con la testa.
Tutto questo fa grave danno e disorienta una comunità gia' lacerata e divisa .
La convivenza, il rispetto delle regole , la sicurezza , la paura dell' altro sono un grande problema civile e culturale e purtroppo su questo terreno si fa poco o nulla.
Promulghi allora, sig. sindaco , una ordinanza su questi argomenti.
* * *
Robertino Ugolotti
Il rischio è che perda la comunità
In questi giorni continua a tenere banco nel nostro Comune il dibattito sull’ordinanza di divieto di accattonaggio. Ieri si è tenuta un'altra puntata, con l’annuncio del Sindaco Marconi di modifiche all’ordinanza – a seguito della presa di posizione della Parrocchia – tali da togliere dal provvedimento i luoghi di culto.
Ritengo che non fosse questo il primo problema da affrontare per la nuova giunta.
Ma sono anche convinto che, oltre ad essere stata un errore l’ordinanza in sé, andarla poi a modificare a seconda di chi si dissocia o esprime perplessità dimostri tutti i limiti di averla adottata.
E se domani un gruppo di cittadini o commercianti dice che non è d’accordo – sig. Sindaco – costituiamo altre zone franche?
Visto che il problema era già stato sollevato in primavera, non si comprende come si sia deciso di inasprire i controlli e le pene solo dopo le elezioni.
Non vorrei che l’ingresso del leghismo nel Consiglio Comunale avesse indotto ad adottare atteggiamenti che potrebbero avere come finalità quella di ripararsi da critiche che già in passato avevano toccato la Sua amministrazione, accusata, anche in campagna elettorale, di essere stata troppo indulgente nei confronti di determinate situazioni verificatesi negli anni precedenti.
Ma la cosa che più mi preoccupa è il dover assistere (ma mi auguro che non sia davvero cosi!), alla sconfitta di una comunità, quella che assieme all’Amministrazione Comunale ha sottoscritto, con tanto di evento pubblico in teatro, un’importante iniziativa che ha il nome di “PATTO PER UNA COMUNITA’ EDUCANTE”.
Questo “patto”, oltre occuparsi di problematiche giovanili, è nato per riscoprire e far crescere nella nostra comunità valori e principi quali il rispetto della persona, delle regole, dell’accoglienza, della tolleranza, dell’armonia tra le varie diversità.
Mi pare, purtroppo, che con ordinanze come questa (o altre simili che si stanno vedendo anche in altre realtà) si scelga la via della mano forte della legge, anziché la via del lavoro volto a sviluppare quello che dovrebbe essere un ruolo fondamentale delle Amministrazioni: individuare e leggere i problemi di una comunità alla luce di esigenze e principi il più possibile condivisi, valutare le cause di situazioni di disagio e contribuire fattivamente a creare le condizioni perché possano essere rimosse (sia con risposte concrete alle emergenze sia con una progettazione che abbia il respiro di un disegno fondato sui valori e orientato alla promozione complessiva), far crescere la coscienza delle persone e della società, promuovere la partecipazione a tutti i livelli proprio dove e quando i provvedimenti toccano temi di tale impatto.
La nostra comunità è molto viva e vivace culturalmente e politicamente. Sono davvero molto soddidsfatto di questa partecipazione alle tematiche della vita quotidiana del nostro comune. Sulle problematiche dell’accattonaggio, spesso purtroppo molesto, sono intervenuti molti cittadini con pareri diversi ma tutti sentiti ed ovviamente rispettabili; mentre a Reggio o Guastalla che hanno emanato l’ordinanza anti-accattonaggio o in altri comuni come Scandiano, Sant’Ilario, ecc., che secondo la stampa locale, si apprestano a farlo, il dibattito è molto scarso e per nulla partecipato.
Ho già spiegato le finalità dell’ordinanza nel mio intervento precedente in risposta all’interpellanza presentata in Municipio da parte di alcuni gruppi della minoranza. Vorrei però ribadire che ad oggi l’ordinanza non è stata modificata e stiamo valutando, dopo la presa di posizione della parrocchia, che, mi perdoni il cattolico Ugolotti, non è paragonabile ad un esercizio commerciale, la possibilità di non proibire davanti alle chiese, nel rispetto di chi le rappresenta (i sacerdoti) cristianamente e civilmente l’accattonaggio non molesto. La nostra Amministrazione ha intenzione, anche dopo la discussione che ci sarà in Consiglio comunale in occasione dell’interpellanza sopraricordata, di “aggiustare” e “completare” l’ordinanza anche in riferimento ad altri temi come il decoro urbano e gli atti vandalici in modo da favorire con questi ed altri mezzi la convivenza, il rispetto delle regole, la sicurezza dei cittadini.
Non voglio assolutamente polemizzare ma mi sembra completamente fuori luogo il riferimento di Ugolotti al “Patto per una comunità educante”, che continuerà il suo importantissimo lavoro per e con i nostri giovani e le nostre famiglie. Strumentalizzare queste tematiche, confonderle con il rifiuto della solidarietà e dell’accoglienza ed ipotizzare addirittura la sconfitta della nostra comunità è davvero scorretto, demagogico e superficiale.
Infine, caro Luigi, stai tranquillo, nessun pericolo di finire nel “burrone”, guido con la maggioranza assoluta dei cittadini di Castelnovo, che con il 51,68% mi hanno confermato sindaco di questo bellissimo paese.
(Gian Luca Marconi, sindaco del Comune di Castelnovo ne’ Monti)
Quando i numeri ingannano
Marconi non guida con la maggioranza assoluta. “Guida” (?) con il consenso di (solamente) 4 castelnovesi su 10. Provo a tradurre: rispetto al totale degli aventi diritto al voto, Marconi ha avuto un gradimento (solamente) del 40 per cento. Questi i numeri, peraltro facilmente verificabili. Ad onor del vero, questo è anche il sistema democratico italiano. La maggioranza assoluta è altra cosa, è rappresentata da altri numeri e da altri consensi.
Nota. Il titolo prescelto (“Quando i numeri ingannano”) è il titolo di un libro di Gerd Gigerenzer – Raffaello Cortina editore –
che come sottotitolo recita: “imparare a vivere con l’incertezza”. Citare l’assoluto, sia che si parli di numeri o di carità, non è segno di umiltà. Fare poi citazioni erronee, parlando di numeri, è semplicemente umano: l’esatto contrario dell’assoluto.
(Commento firmato)
Bravo Gianluca
Condivido pienamente il tuo intervento e la risposta data al Sig. Ugolotti che confonde
l’accattonaggio molesto e la lotta alla criminalità organizzata con l’impegno giusto di aiutare chi ha veramente bisogno e non riesce a sbarcare il lunario. L’Amministrazione di Castelnovo mette a disposizione di questi ultimi i servizi pubblici con personale qualificato, ai quali chiunque si può rivolgere per cercare di risolvere i propri problemi.
A Bizzarri invece vorrei dire che la campagna elettorale è finita e la gente si è già espressa; capisco che per uno come Te, Luigi, aver fatto una lista di sinistra con il solo scopo di togliere voti alla coalizione sostenuta dal Partito democratico e al candidato sindaco Marconi (leggi la dichiarazione da Te fatta in occasione del Consiglio comunale di fine giugno) l’esito delle elezioni brucia ancora, ma vedrai che passerà. Forse fare opposizione a prescindere è molto più facile che assumere un ruolo di governo del paese e misurarsi con i problemi veri e con la necessità di dare una risposta a una comunità intera e non solo a una parte a te più vicina. Se riuscissi a fare questo potresti contribuire a evitare di far precipitare la nostra comunità nel burrone “culturale” della Lega e della destra.
(Walter Davoli, P.D. Castelnovo ne’ Monti)
Scusa, Gian Luca…
Caro Gian Luca, ho letto la tua risposta, ho riletto quanto scritto da Luigi e Robertino, e poi ancora la tua risposta; idee ed opinioni tutte rispettabili, consigli che possono essere accettati o no, ma sull’ultima tua parte avrei, se mi è possibile, da darti un consiglio.
Quel 51,68% mi sa una risposta poco consona alla tua persona, anche perchè nel vostro programma non si leggeva di ORDINANZA ANTI ACCATTONAGGIO o di altro, e forse se fosse stato scritto il 51% sarebbe stato meno! Poi se mi permetti anche quello con i baffini e il suo amico governavano con la maggioranza assoluta!!! Ma non sono andati molto lontani. Ripeto, quella cifra scritta non mi piace!, potrebbe essere tradotta in modo sbagliato: IO HO VINTO E FACCIO QUELLO CHE VOGLIO! Non è da te, persona che in ogni momento ha percorso la strada del dialogo. Per il resto la mia opinione sull’ordinanza l’hai già letta.
Grazie come sempre.
(Roberto Malvolti)
Silvio insegna
Vedo, caro Gianluca, che il berlusconismo ha colpito in profondità: quando si è in difficoltà e non si riesce a rispondere sul merito si evade dal discorso e si fa appello al consenso ricevuto, quasi che ciò fosse garanzia di non errare mai. Ti ricordo però che pochi anni fa la maggioranza arrivava al 71% e di questo passo tra qualche anno si può immaginare dove si andrà a finire. Dispiace che tu abbia dimenticato che il tuo partito di origine, la Democrazia Cristiana, sul tema del consenso era molto sensibile e nonostante avesse maggioranze consistenti ha sempre in qualche modo condiviso le scelte decisive per il Paese.
(Luigi Bizzarri)
Il giudizio ai cittadini
Lasciamo che siano lettori e cittadini a valutare se davvero sia “scorretto, demagogico e superficiale”(!?!) collegare il discorso su un provvedimento che attiene a scelte di valore al discorso su un progetto educativo che una comunità ha promosso e rivolto ai giovani. Lasciamo che siano loro a valutare se davvero certe scelte concrete non riguardino una visione politica (nel senso più alto e nobile) o dei buchi nella stessa. Se non sarà cosi davanti al 51,68% ci inchineremo.
(Robertino Ugolotti)
Per Walter Davoli
Dico per fortuna che ci siamo presentati garantendo una tribuna anche a chi la rancida pappetta che il PD propone non vuole proprio mangiare. Con i pochi mezzi finanziari a disposizione, con l’orgoglio di rappresentare una parte certo minoritaria dell’elettorato ma che riesce a essere centrale nelle battaglie di civiltà trovandosi in sintonia anche con molti vostri elettori ed inaspettamente con il centro cattolico oggetto del vostro desiderio e delle vostre lusinghe non corrisposti, qui ed altrove. Bel capolavoro avete realizzato in magica sintonia con la destra. Quanto ai dati elettorali meglio non indagare troppo sulle trombature celebri, si farebbero sorprendenti incontri.
(Luigi Bizzarri)
Caspita, che dialogo….
Bizzarri, Marconi, Ugolotti, Davoli Walter tutti citate il burrone culturale della Lega e della destra, ma nel frattempo non dialogate e non trovate soluzioni condivise favorendo, nei fatti, il vostro comune avversario. Ancor più mi sorprende farsi forti di un voto che ha visto il centro-sinistra nuovamente “bastonato” sia nella lista di maggioranza che in quelle di opposizione. Nel frattempo la piscina non è finita, il Ponte Rosso non parte, ecc. ecc.
(mc)
Non commento questa ordinanza, ma riporto un altro episodio, segno di tempi bui
A Cremona, multate due donne di etnia rom perché elemosinavano davanti al cimitero.
* * *
Cremona, 3 agosto 2009. Solo in Italia esiste il “reato di questua”, secondo alcuni regolamenti comunali. Mai, nella storia delle civiltà, si era toccato un simile fondo di crudeltà e ingiustizia sociale. Neanche il nazionalsocialismo concepì una simile forma di repressione rivolta agli esseri umani più vulnerabili: i poveri, i portatori di handicap, i senzatetto. Solo in occasione delle Olimpiadi di Berlino, Hitler proibì la questua nel centro cittadino, ma solo durante i giochi. Nei regimi integralisti, il mendicante gode di protezione e rispetto. Ricordiamo inoltre che il Vangelo riconosce ai questuanti un’identità con Gesù Cristo e riserva loro un posto nel Regno dei Cieli. A Cremona, in base a una norma del regolamento comunale che vieta l’elemosina in alcuni luoghi cittadini, voluta dall’assessore leghista Claudio Demicheli, due donne romene di etnia rom hanno ricevuto multe da cento euro per essere state sorprese a fare la questua davanti al cimitero.
(Roberto Malini)
Mi viene un dubbio e mi scappa un commento, che in questo contrapporsi di “verità”, invece che dialogo, volevo evitare, ma vorrei saperne di più, se possibile. Insomma: Maroni ha stanziato 100 milioni di euro messi a disposizione delle amministrazioni comunali per il 2009. Il 15 aprile ha firmato il provvedimento. Un primo stanziamento che consentirà di assicurare copertura finanziaria alle iniziative avviate nel frattempo in tema di sicurezza urbana. Saranno i comuni che, nel pieno spirito della sussidiarietà, potranno usufruire direttamente delle risorse sulla base di precisi progetti. Qui il sito del’Anci dove si parla del provvedimento: @Lhttp://209.85.129.132/search?q=cache:AkYWdvJUJ8sJ:www.anci.it/index.cfm%3Flayout%3Ddettaglio%26IdSez%3D2523%26IdDett%3D17450+100+milioni+euro+sicurezza+urbana&cd=8&hl=it&ct=clnk&gl=it@=209.85.129.132#L.
Qui,invece, la legge che punisce il racket, di qualsiasi tipo sia,anche quello dell’accattonaggio: @Lhttp://www.parlamento.it/parlam/leggi/03228l.htm@=www.parlamento.it#L.
Non è che si punta semplicemente a ricevere finanziamenti? Pecunia non olet… mai! E i comuni non navigano nell’oro. E le multe ai mendicanti mica servono a rimpinguare le casse! Per quanto riguarda il dibattito, scriveva lo scorso anno Davide Rondoni su @CAvvenire#C: “C’è chi pensa di placare il disagio lasciando fuori il problema, chiudendo le porte, opponendo una cosa giusta – la sicurezza e il benessere – a un’altra cosa giusta, il soccorso del povero. E si sentono realisti. Ma quando si devono opporre due cose giuste significa che c’è una crisi. E anche laddove si ascoltano discorsi giusti, come quelli di chi invita a distinguere la povertà da forme anche organizzate di accattonaggio o le parole di chi invita lo Stato a valorizzare le risorse della sussidiarietà e della società, della carità, non per questo cessa il disagio”.
(Normanna Albertini)
E se invece…
E se invece, se l’ordinanza fosse stata emessa prima delle elezioni, la percentuale fosse stata più alta? Secondo me alcuni commentatori non hanno il polso del sentire popolare di Castelnovo, dove le beghe di tipo politico incidono fino ad un certo punto, ma principalmente si guarda a problemi che si sentono con mano tutti i giorni…
(Commento firmato)
Una semplice curiosità
Una curiosità, solo per informazione, rivolta al sig. Walter Davoli che stimo per la sua schiettezza e sincerità. Ovviamente premetto che condivido le misure di contrasto per l’accattonaggio MOLESTO (solo e quando è veramente molesto), ma soprattutto condivido la lotta contro la criminalità organizzata, come hai accennato. Poi hai aggiunto anche che l’Amministrazione comunale mette a disposizione di chi ha bisogno i servizi pubblici con personale qualificato, ai quali chiunque si può rivolgere per cercare di risolvere i propri problemi. Giustissimo, iniziativa assai lodevole. Ecco, ma questa frase mi ha incuriosito e la domanda non vuole essere assolutamente polemica: quanto ci costa questo servizio tutto compreso (personale, elargizioni, tutto compreso, che paghiamo noi, non il Comune di tasca sua e nemmeno del sindaco)? Forse saperlo con precisione potrebbe essere anche un nostro diritto. E ancora, di quanto è aumentato l’importo in questi ultimi anni e specialmente in questo periodo di crisi profonda??? Ma allora, se esiste questo servizio, perché entrano in tutti i negozi per chiedere l’elemosina??
Non si potrebbe pensare ad altre soluzioni? Scusate la mia curiosità.
Grazie.
(Elio Bellocchi)
Ugolotti che si firma membro della direzione provinciale dell’Udc è a conoscenza che il suo partito provinciale sostiene ha approvato un’ordinanza ancor più dura in tal senso a Guastalla? Visto i toni usati nella discussione a Castelnovo perchè, coerentemente, non si dimette dall’Udc o è già uscito durante la campagna elettorale per schierarsi con gli unici (secondo loro) timorati di Dio? A proposito, signor Ugolotti, quante preferenze ha preso?
(Una sostenitrice dell’Udc)
E’ questione di metodo… oltre che di sostanza
In merito all’ultima nota del sindaco sull’ordinanza anti-accattonaggio ci sembrano doverose alcune considerazioni e precisazioni.
1) Dire che è “bassa strumentalizzazione cercare di fomentare inesistenti divisioni nella maggioranza” ci sembra fuori luogo e senza senso in quanto se tutti i consiglieri sono d’accordo (come si dice) la maggioranza dimostra una sua compattezza; e se così non fosse la colpa non è certo dell’opposizione (in entrambi i casi è corretto e trasparente che i cittadini lo sappiano). I nuovi consiglieri potranno dire se sono stati informati e condividono l’ordinanza (vogliamo sperare che il loro ruolo sia quello di intervenire e contribuire fattivamente alla dialettica comunitaria).
2) Confidiamo che in Consiglio comunale arrivino risposte vere e puntuali sui problemi che abbiamo citato; ribadiamo che l’ordinanza, secondo noi, non aggiunge e non toglie nulla alla situazione esistente e rischia di essere solo un palliativo e una falsa soluzione sulla pelle della povera gente.
3) Togliere i luoghi di culto tra i punti oggetto di divieto ci appare addirittura grottesco. Il problema c’è o non c’è, ma per tutti. Leggendo l’intervento dei sacerdoti non appare che si debbano differenziare luoghi pubblici da altri; si pone, come hanno scritto anche tanti altri, un problema di giustizia, di civiltà, di rispetto, di sicurezza che, ripetiamo, deve valere per tutti.
A parte però queste osservazioni vogliamo fare notare un metodo che non ci pare corretto:
– il sindaco emana questa ordinanza dicendo di averla preparata prima delle elezioni ma viene subito smentito da qualche suo assessore che afferma che mai si è condiviso nella precedente legislatura la decisione di un simile atto;
– alla conferenza dei capigruppo prima del Consiglio comunale non ne è stato fatto cenno (e in Consiglio il sindaco si è scusato di questo);
– dopo la presa di posizione dei sacerdoti il 1° agosto il sindaco scrive su @CRedacon#C che: “…intanto ho già dato mandato di apportare una prima correzione, facendo togliere i luoghi di culto tra i punti in oggetto del divieto visto anche la presa di posizione di don Geli e don Giordano…”;
– il giorno 3 agosto, dopo 2 giorni: “…vorrei però ribadire che ad oggi l’ordinanza non è ancora stata modificata e stiamo valutando…”.
Con queste dichiarazioni fatte e con il metodo usato nell’affrontare il problema, mi sento di condividere e concludere con quanto già scritto dall’esecutivo del PD, circolo di Castelnovo ne’ Monti, su @CRedacon#C il 29 luglio: ”…sul metodo riteniamo sia doveroso e consigliabile, su temi così importanti, un confronto ampio e preventivo per cercare, se possibile, nel merito una condivisione ed evitare strumentalizzazioni…”.
(Mario Attolini, lista civica “Persone e montagna”)
Alla sostenitrice dell’Udc
Per la precisione l’Udc a Guastalla non è in giunta e tantomeno rappresentata nel Consiglio comunale. Mi firmo con la responsabilità che ho nel mio partito essendo stato eletto da un regolare congresso con i voti della maggioranza degli iscritti. Sono in linea con quello che ha detto il mio partito reggiano con l’intervista del segretario provinciale, dott. Pingani, sull’@CInformazione#C nei giorni scorsi e sulle posizioni nazionali, così come sono scritte nel programma elettorale dell’Udc con cui ci siamo presentati alle elezioni politiche ed europee. Quindi non ho nesssun motivo per dimettermi da questo partito. Le scelte con cui abbiamo partecipato alle elezioni comunali sono chiare e lei, sostenitrice Udc, la sento solo ora. Questo mi fa sorgere qualche dubbio sul suo sostegno al partito. Ho preso 42 preferenze, mi pare di essere stato abbastanza preciso; se poi vuole altre spiegazioni sarò lieto di incontrarla di persona, così avrà il coraggio del confronto e non si nasconderà come ha fatto ora. Anche perchè dovrebbe sapere che nel nostro partito la discussione è un valore.
(Robertino Ugolotti)