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Ordinanza anti accattonaggio: due gruppi di opposizione (su tre) chiedono il ritiro, ma il sindaco la difende

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I gruppi consiliari "Persone e montagna" e "Castel-Nuovo" del Consiglio comunale di Castelnovo ne' Monti anticipano una interpellanza sul tema dell'"ordinanza anti accattonaggio" emanata nei giorni scorsi dal sindaco Gian Luca Marconi. Ecco il testo che ci è stato anticipato.

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I Gruppi Consiliari "Persone e Montagna" e "Castel- NUOVO", vista l'ordinanza di "limitazione all'accattonaggio nel territorio del Comune di Castelnovo ne' Monti" esprimono la propria contrarietà al provvedimento, ritenendolo inefficace, inopportuno, demagogico e scorretto:inefficace e inutile da un punto di vista concreto, in quanto non crediamo che una multa(!!!!) possa essere un deterrente per persone abituate a mendicare;
inopportuno, in quanto non si ravvisano situazioni di estrema urgenza come devono essere le situazioni richieste per emettere un'ordinanza comunale;
demagogico in quanto vuole apparire all'opinione pubblica come un atto importante e risolutivo , quando in realtà non modifica lo stato delle cose perché sposta al piu' il problema da un'altra parte e su altri versanti; scorretto per non averne parlato in campagna elettorale!
Gli elettori dovevano sapere qual'era il punto di vista dell'amministrazione su tale tema!
L'amministrazione deve assumersi le responsabilità di quello che propone e realizza .
Forse si temeva di perdere voti?
I gruppi consiliari tuttavia, nonostante esistano problemi davvero più urgenti e gravi per la nostra comunità, non si esimono dal proporre soluzioni, partendo da una analisi approfondita dell'argomento.

Occorre premettere che esistono piu' tipologie di mendicanti:
1) i cosiddetti mestieranti: coloro che lo fanno abitudinariamente, chiedendo solo soldi e rifiutando ogni genere di aiuto solido (alimenti, vestiti, ecc.). Per costoro appare fondato il dubbio che siano vittime di organizzazioni malavitose e pertanto le forze dell'ordine hanno già, se lo vogliono, strumenti efficaci per poter intervenire con competenza e professionalità.
Nel caso di molestie ci sono già tutti gli strumenti per poter effettuare denunce e allertare le stesse.
Se il sindaco ha ritenuto dover emettere un'ordinanza vuol dire che si sono verificati numerosi casi di molestie .
Perché non si e' intervenuto prima con gli strumenti che la legge mette a disposizione?
Il più delle volte sono poi persone costrette con minacce e ricatti ad elemosinare per cui crediamo che l'ordinanza sia del tutto inefficace

2) Quelli che lo fanno perché sono veramente poveri e hanno fame : al di là di ogni riferimento religioso, crediamo che comunque esista un momento in cui a tutti si debba dare la possibilità di chiedere l'elemosina anche solo come estremo gesto di richiesta di aiuto.
Spesso dietro tale richiesta si nasconde una storia di disagio e quindi i servizi sociali con l'ausilio di associazioni di volontariato (che in questi anni hanno lavorato con accoglienza, coerenza e discrezione) possono intervenire e cercare di capire meglio la condizione di disagio e provare a risolverla.
Chi pratica poi l' elemosina non sappiamo quanto possa essere a conoscenza dei dettagli dell'ordinanza, per cui continuerà a chiederla nei luoghi più affollati in quanto con più possibilità di ricevere denaro indipendentemente dalle distanze elencate.

Come gruppi consiliari chiediamo: non si sarebbe ottenuto lo stesso risultato con una buona campagna di informazione in cui le forze dell'ordine portavano alla ribalta i due o tre casi reali di contrasto all'accattonaggio di origine malavitosa evidenziandone l'efficacia e l'efficienza?
Magari con due righe in cui il Sindaco ne sottolineava l'importanza.
A volte si utilizzano i mezzi di informazione per pubblicizzare iniziative ed interventi di assai minor utilità.

Chiediamo il ritiro immediato dell'ordinanza in oggetto e di intraprendere le azioni sopra esposte per dare risposte concrete e non superficiali, in un ottica che riconosca la dignità della persona (accattone,mendicante, o meno) come linea guida insostituibile dell'agire politico e amministrativo.

Chiediamo all'Assessore ai Sevizi Sociali (che ha sempre manifestato propositi di collaborazione con le associazioni di volontariato) se condivide questa ordinanza e perché non ne ha fatto partecipe le associazioni stesse;

Chiediamo a tutti i consiglieri di maggioranza se si riconoscono in questo modo di agire del proprio sindaco.

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LA RISPOSTA DEL SINDACO MARCONI

In merito alla recente ordinanza sull’accattonaggio, torna ad intervenire il sindaco di Castelnovo Gian Luca Marconi, che risponde anche all’intervento congiunto dei gruppi di minoranza “Persone e montagna” e “Castel-Nuovo”: “Abbiamo potuto verificare come il documento abbia suscitato una ampia ed articolata discussione nella comunità: ribadisco che si tratta di una scelta compiuta con l’obiettivo di combattere l’accattonaggio molesto, e lo sfruttamento di immigrati in difficoltà da parte di organizzazioni dedite a questo tipo di attività. In merito ad alcune affermazioni dei gruppi di minoranza, vorrei far notare che nel nostro ultimo programma elettorale i temi legati ad una maggiore attenzione alla sicurezza, al decoro urbano, al rispetto delle regole sono assolutamente presenti. Da parte dei due gruppi che hanno presentato l’interpellanza mi sembra una strumentalizzazione abbastanza bassa cercare di fomentare inesistenti divisioni nella maggioranza: appaiono strumenti che tendono a prolungare la campagna elettorale. Dovrebbero essere a conoscenza dei casi verificatisi nei pressi dell’ospedale, dei supermercati e dei negozi del paese: solo ieri mattina, venerdì, presso un supermercato di Felina due persone intente a mendicare hanno disturbato insistentemente e con toni pesanti sia numerosi clienti che il personale dell’esercizio, tanto che questi ultimi si sono alla fine rivolti ai Carabinieri. Recentemente avevamo comunque già ricevuto numerose segnalazioni, da parte di pazienti dell’ospedale e dalla stessa Direzione Sanitaria, di numerosi commercianti, di persone anziane a volte importunate con comportamenti vessatori da parte di chi chiedeva soldi. I Consiglieri di minoranza possono loro stessi rivolgersi ad esempio agli operatori dell’Ospedale per avere conferma. La nostra volontà è stata quindi in particolare quella di tutelare i cittadini deboli, come gli stessi anziani che potrebbero essere soggetti a truffe. In più occasioni la Polizia municipale ha poi fermato dei pulmini carichi di stranieri che venivano mandati per le strade del paese a chiedere oboli, oppure altri sono stati visti scendere da macchine di grossa cilindrata al mattino per essere poi tornati a prendere al pomeriggio dopo una giornata di accattonaggio. Un fenomeno che si è accentuato dopo che alcuni comuni della pianura avevano introdotto per primi regole di limitazione sul fenomeno, a dimostrazione che si tratterebbe di persone che lo esercitano in modo quasi “professionale”. L’Ordinanza non è inutile: è uno strumento in più per le Forze dell’Ordine per contrastare lo sfruttamento di queste persone, e per i cittadini che vogliano segnalare casi molesti. Comunque in autunno intendiamo valutare l’emissione di un’altra ordinanza più generale, relativa al decoro urbano, agli atti di vandalismo e sulla pulizia del paese: in quella occasione valuteremo l’effettiva efficacia dell’ordinanza sull’accattonaggio, eventualmente apportando modifiche. Intanto ho già dato mandato di apportare una prima correzione, facendo togliere i luoghi di culto tra i punti oggetto del divieto, vista anche la posizione espressa da Don Evangelista e Don Giordano: ovviamente comprendo le loro motivazioni, e vorrei sottolineare che l’Amministrazione comunale pone attenzione da sempre ai temi dell’aiuto e della carità verso chi è in difficoltà. Nell’ultimo periodo ad esempio sono state introdotte numerose misure di sostegno verso coloro che siano colpiti dalla crisi economica, e si trovino senza lavoro o in cassa integrazione. Ed abbiamo anche sempre sostenuto e condiviso il lavoro delle associazioni di volontariato, cattoliche e laiche, che si occupano di aiutare i poveri, con le quali abbiamo collaborato in più occasioni. Come ho già fatto notare anche nell’ultimo Consiglio comunale, alcuni di questi stranieri che recentemente erano costantemente presenti a Castelnovo a chiedere soldi, sono stati avvicinati dai nostri Servizi sociali, chiedendo loro se avevano bisogno di cibo, indumenti o assistenza, proposte che sono state rifiutate”.

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4 COMMENTS

  1. Chiesa
    Secondo me l’ordinanza è una cosa dovuta e civile, perchè regola un fenomeno in crescita e problematico. Sicuramente non risolve il problema ma è un piccolo passo avanti per far capire a certi personaggi che alcuni comportamenti arroganti non sono più tollerati. Non capisco però la retromarcia vicina ai luoghi di culto. Proprio in questi luoghi i mendicanti per professione potranno disturbare gli anziani, cioè la categoria più debole, che si recano a pregare. Escludere i luoghi di culto dall’ordinanza è come dire andate in quel posto. Sarebbe alquanto significativo vedere persone che chiedono soldi davanti ad una chiesa. Secondo il mio parere o non chiedono aiuto all’interno perchè non ne hanno bisogno o non gli viene dato.

    (Luca e Simona)

  2. Parole parole…
    Che si intervenga su chi conduce “pulmini” o sulle “macchine di grossa cilindrata” che obbligano i disperati per sbarcare il lunario a mendicare, le leggi ci sono per poter svolgere indagini al di sopra delle ordinanze. Non si punti a convincere la cittadinanza che il problema siano i poveri!

    (Corrado Parisoli)

  3. Concordo
    Concordo pienamente con le motivazioni espresse dal sindaco, credo che abbia detto chiaramente e pienamente l’obiettivo dell’ordinanza; poi se si vogliono vedere cose diverse da quanto è scritto mi sembra davvero che si voglia strumentalizzare.

    (Commento firmato)


  4. Io sono il commerciante che ha chiamato i carabinieri un giorno e i giorni successivi due volte consecutive i vigili urbani. Premetto che personalmente non ho nulla contro queste persone, purchè siano in regola ed educate quando mi rivolgo spesso a loro, ma non posso permettere che i miei clienti arrivino in negozio e mi dicano “Non veniamo più a fare la spesa da lei perchè tutte le volte che parcheggiamo la macchina c’è sempre qualcuno che insistentemente ci vuole vendere merce e chiede soldi”, oppure mi dicono se il parcheggio del mio supermercato è diventato il parcheggio dell’ospedale di Reggio Emilia. Di queste e di altre affermazioni ne sento di continuo ed ecco che mi sento in dovere di uscire dal negozio e di verificare di persona ciò che sta accadendo. La prima cosa che davanti ai clienti mi sento di fare è quella di chiedere a queste persone (quasi sempre sono 2) di spostarsi in altre zone perchè davanti al negozio potrebbero non essere graditi, soprattutto perchè insistono di voler caricare e di conseguenza toccare la spesa in macchina delle persone. La loro reazione è sempre la stessa: sorrisino e impressione di non capire ciò che dico, ma vi assicuro che è solo una impressione perchè capiscono benissimo le mie parole. A loro di rispettare certe regole del tipo spostarsi da una proprietà privata non interessa niente loro fanno ciò che vogliono e con le buone maniere non si riesce ad ottenere nessun risultato. Ecco allora la chiamata alle forze dell’ordine. Dobbiamo capire che una persona anziana timorosa o debole non può avere paura di andare a fare la spesa in un qualsiasi negozio questo io non lo accetto e, credetemi, sta accadendo sempre più di frequente. Sono certo di queste mie parole perchè non le dico per sentito dire da altri ma dette personalmente a me.
    Saluti.

    (Stefano Castellini)