Home Cultura Milarepa/Il Fratello Santo convinse la Sorella Peta a farsi suora

Milarepa/Il Fratello Santo convinse la Sorella Peta a farsi suora

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Intanto che mia sorella era andata a mendicare nel Dingri, con la stoffa di mia sorella mi feci un copricapo, avvolsi ciascuna delle mie dita e mi clzai i piedi. Poi nascosi il basso ventre. Mia sorella tornò dopo qualche giorno. Domandò: << Fratello mio, hai cucito la stoffa?>>. <>.

E mostrai come avevo rivestito separatamente ciascuna delle mie membra. Essa esclamò: <>.

Risposi: <>.

Mentre io dicevo queste parole, il suo viso si incupì. Continuai: <>.

E le cantai questo canto sul modo di provare vergogna:

Salute ai venerabili Lama.
Benedite il mendicante [2] perchè egli sappia arrossire.
Fanciulla Peta, legata dal pudore,
Ascolta un momento il canto di tuo fratello
Il tuo pudore ignora ciò che è il pudore.
Tu arrossisci di ciò che non è vergognoso,
Ma io, eremita, so ciò che è vergognoso.
Abusare del corpo, della parola e del pensiero
[mi costringe a un estremo rossore
[3]Se si finisse di distinguere i sessi,
Chi si accorgerebbe dei segni che li differenziano?
I guardiani della modestia e del pudore
Non sono la maggioranza degli uomini del mondo.
Vergognosa è la vergine comperata a peso d'oro.
Vergognoso è il bambino tenuto in braccio.
La cupidigia e la malvagità, frutti dell'eresia,
La cattiva condotta e l'astuzia e il ratto,
I parenti di cui ci si è fidati e che hanno ingannato:
Ecco la vergogna. Ma nessuno vi presta attenzione.
Tutti gli eremiti che hanno rinunciato a questa vita.
Conoscono meglio il senso profondo delle cose.
Con la pratica della dottrina del Vajra [4]
L'uomo nasce alla vita religiosa.
Lì non c'è vergogna forgiata da sè stessi.
Per questo, non preparare la tua propria miseria,
Peta, e placa la tua mente.

Cantai così. Peta, il viso incupito mi offrì i condimenti e i viveri che aveva mendicato. Poi disse: <>.
e si preparava a partire. Mi chiedevo se sarei riuscito a convertire Peta. Le dissi:<>. Durante il tempo in cui si fermò le spiegai la legge delle cause e degli effetti[5] per quel tanto che poteva ascoltare.

[1] La distinzione tra "corpo " impuro e "anima" pura è tipica occidentale.
[2] Molti monaci campavano di elemosina.
[3] In giappone, tra gli zen ci fu la proposta di equiparare i sessi almeno a livello monastico. Questo avvenne quasi in contemporanea.
[4] Letteramente "scettro di fulmine/adamantino". Indica la dottrina buddista.
[5] Il buddismo come religione razionalista parte dalla legge della "vacuità" e quella di "causalità".