E’ stata una giornata molto intensa, quella vissuta dagli uomini della Polizia stradale di Castelnovo ne' Monti, impegnati senza risparmio a controllare le centinaia di motociclisti che nella giornata odierna hanno letteralmente preso d’assalto gli itinerari di montagna.
Cinque le pattuglie complessivamente messe in campo per cercare di arginare un fenomeno infortunistico che, soltanto nelle ultime due settimane, ha fatto registrare due decessi e otto feriti fra i tanti motociclisti che frequentano le strade di montagna.
A coordinare l’operazione il comandante della Polstrada castelnovese, l’ispettore superiore Roberto Rocchi, che si è avvalso anche della presenza di due agenti motociclisti che hanno percorso le strade più insidiose e dove si sono verificati i sinistri più gravi.
I controlli, tuttavia, sono stati mirati anche a fornire agli appassionati delle due ruote consigli e suggerimenti per evitare incidenti stradali: molti i conducenti provenivano anche da fuori regione ed all’oscuro delle tante anomalie verificatesi nell’inverno scorso sulla statale 63 o della deviazione subito dopo Collagna.
A fine giornata sono stati oltre duecento i motociclisti fermati e controllati dalla Polstrada, mentre i contesti contravvenzionali sono stati poco più di una ventina. Le principali violazioni hanno riguardato la mancanza di documenti al seguito, l’eccessiva inclinazione della targa e la velocità pericolosa. Quattro le carte di circolazione ritirate perché la moto non era stata sottoposta alla visita di revisione (violazione questa di una certa gravità), mentre ad un centauro è stata ritirata la patente perché scaduta di validità.
Una quarantina i punti complessivamente decurtati dalle patenti dei contravvenzionati, ma più di ogni altra cosa l’auspicio è che l’intensificarsi dei controlli possa rendere più prudenti quei motociclisti che, talvolta, non comprendono come una maggiore prudenza sia utile innanzitutto a loro eppoi a tutti coloro che per passione solcano le strade di montagna in sella ad un mezzo a due ruote.