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Ancora reggiani in terra d’Abruzzo

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Da domani e fino a domenica 19 luglio prossima saranno impegnati nuovamente all'Aquila i tecnici dell'Unità operativa di Difesa del suolo e Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia: Alessio Campisi, geologo, e Andrea Marchi, ingegnere e già alla sua seconda missione in Abruzzo, accompagnati in forma volontaria dal geologo Stefano Castagnetti, esperto in materia sismica.

I tre operatori lavoreranno al campo base di piazza d'Armi, che è il più grande dell'Abruzzo ospitando ad oggi circa 1.300 sfollati. Questo campo è anche il più complesso da gestire nonché simbolo mediatico della tragedia: dopo un’iniziale difficoltosa conduzione è stato affidato alla Regione Emilia-Romagna, visto l'egregio lavoro che tuttora si sta svolgendo al campo di Villa Sant'Angelo. "Anche questa nuova permanenza dei tecnici
della Provincia all'Aquila rientra nel quadro delle disponibilità e del coordinamento degli aiuti dati alle popolazioni colpite dal sisma e manifestati da parte nostra fin dai primi momenti" spiega la presidente della Provincia Sonia Masini, che ora gestisce personalmente la delega alla Protezione civile. La Regione Emilia-Romagna, infatti, con l’aiuto delle province e di tutto il volontariato della Colonna mobile di soccorso regionale, sta adempiendo al compito assegnatole per far fronte a tutte le necessità della popolazione ospitata nelle tendopoli e cercando di alleviarne le difficili condizioni di vita sotto ogni aspetto.

Campisi, Marchi e Castagnetti, in particolare, svolgeranno funzioni individuate l'amministrazione, la logistica, l'approvvigionamento, la sanità, la scuola, il volontariato. La presidente Masini nel sottolineare che "la rinnovata presenza dei nostri tecnici in Abruzzo rappresenta un importante riconoscimento anche esterno della competenza e professionalità di questo servizio. In particolare ci stiamo impegnando per coordinare le diverse
iniziative sia per funzionamento dei campi in questa fase ancora in buona parte di emergenza, sia per l’individuazione e realizzazione di specifici progetti di ricostruzione nell’ambito dell’area di San Demetrio ne’ Vestini. Tale disponibilità sarà mantenuta, di concerto con la Regione Emilia-Romagna, fino al pieno superamento dell’emergenza".