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Il silenzio delle notti d’estate

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Ci scrive un lettore a proposito dell'estate e dei suoi portati: caldo e... rumori.

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Sarebbe bello e riposante dormire con la finestra aperta magari dopo una dura giornata afosa di lavoro, magari tenere le tapparelle appena sollevate in modo da filtrare un po’ l’aria con i vetri aperti; si potrebbe respirare piacevolmente un po’ di brezza fresca della notte e ancora sentire il profumo dell’estate entrare in camera, il frinire dei grilli e qualche canto degli uccellini al mattino presto….

Purtroppo però questa poesia viene interrotta dalla strada da dove arrivano rumori sgradevoli e continui… il continuo passaggio di automobili, ovviamente con vetri abbassati a causa del caldo e la musica a volume alto che esce dai finestrini, ma passano anche molti motorini … questi poi fanno un rumore infernale!!! Io penso che un motorino così piccolo non possa fare un rumore così grande, molto più di un automobile che è ben più sproporzionata in quanto a dimensioni e mi viene il sospetto che molti (non so chi) abbiano barato nel silenziatore!!!

Forse qualche controllo in più non guasterebbe!

Per carità, hanno ogni diritto di circolare sulla strada pubblica, ma perché non vanno a sfogarsi (a sgasarsi) in qualche posto deserto o in qualche pista allestita a questo proposito invece di scorrazzare avanti e indietro in mezzo alle case abitate dove con l’eco delle mura si amplifica il rumore?

Poi ancora, il passaggio di qualche QUAD (che della loro utilità sono da paragonare ai SUV) anche questi, come i motorini, non sono da meno nel farsi sentire!

Ma ancora, strombazzi notturni non proprio necessari dalle auto, che servono solo per salutarsi e anche congedi vocali nelle soste e nei parcheggi; ci si chiama e ci si saluta vociando a distanza.

Mi ricordo che da bambino mi dicevano che di notte bisognava parlare più piano perché il suono si diffonde maggiormente e si rischia di disturbare il prossimo! Questo non esiste più, ma lascio parlare i più esperti quando dicono che forse tutto ciò è moderno e giovane e la mancanza di educazione dà libero sfogo alle frustrazioni della vita…!!

E che dire anche delle distese di tavolini davanti ai bar aperti fino a ore tardi o fino alle prime ore del mattino o anche dopo la chiusura… i clienti seduti a tavolino sono esenti da marmitta, ma purtroppo, molto spesso, anche da educazione!!

Con l’aggiunta anche di complessini vari che fanno musica a volume alto, musica amplificata che si allontana dai luoghi dove sono dislocati suonatori e cantanti per entrare prepotentemente nelle case private, anche dove purtroppo ci possono essere dispiaceri e cordogli (può essere di esempio questi ultimi giorni tristi). Comprendo anche che i gestori dei bar devono lavorare e quando non diventa una consuetudine può anche essere sopportabile, ma forse qualche regola precisa (ad esempio di collocazione) non guasterebbe.

Poi al mattino dopo si intravedono i segni della nottata, con cartacce, lattine e bottiglie di vetro buttate ovunque o infilate nelle siepi, …. ma poi ci lamentiamo che il servizio pulizie non funziona correttamente!
Pensare al nostro paese detto “slow” che cerca disperatamente di essere turista, dove, così per caso o forse anche per sbaglio, potrebbe anche arrivare qualche ospite che fugge dalla città e dal caldo per riposare!

Si dice che in questo modo il paese è vivo, ma mi chiedo fino a quanto questa vivacità può essere utile per attirare i turisti oppure se non sarebbe meglio un paese “morto” ma funzionante e pieno di turisti???

(Lettera firmata)

10 COMMENTS

  1. Dubbio amletico
    Castelnovo rumorosa ma con qualche anima in giro o Castelnovo silenziosa come il corridoio di un ricovero? Questo è il problema! Capisco benissimo il problema posto nella lettera: abitando vicino ad un distributore munito di self service, molto spesso alle ore più disparate della notte mi è capitato di alzarmi per chiudere la finestra, dopo essere stata svegliata da strani rumori notturni… Urla, bestemmie: “Oh, hai altri 10 euro che questi la macchinetta non me li prende”, pugni alla macchinetta, litigi, clacsons, e, ovviamente, musica a palla e sgommata durante la partenza. Molta gente sceglie proprio la sosta notturna al distributore di benzina, posizionato in pieno centro abitato, per provare la potenza del proprio hi-fi, lo sapevate?
    Eppure, anche queste sono le prove che a Castelnovo ogni tanto passa ancora qualcuno, e mi viene da chiudere un occhio. Per quello che dura l’estate, e il caldo, forse possiamo ancora portare un po’ di pazienza. Anche se a volte è dura!!

    (Francesca)


  2. C’è un unico punto di contatto tra il mio pensiero e la lettera qui pubblicata: le cartacce ed i vandalismi (non verbali) che spesso il centro storico di Castelnovo subisce durante i fine settimana. Deprecabile sicuramente.
    Per il resto, continuo a sostenere il le mie teorie personali, lo trovo un discorso vecchio (di mentalità) ma soprattutto fuori dal contesto della realtà Castelnovina che esula, almeno in parte, da quella di centro turistico ma è in primis luogo dove vivono oltre 10000 anime. Esse vi risiedono 365 giorni all’anno, allora le domande che mi (e vi pongo) sono: tuteliamo (anche se sarebbe meglio dire stimoliamo) il turismo togliendo quelle che rimangono le uniche attività ludico/culturali (termine azzardato forse ma in cui vi inserisco tutte le manifestazioni serali quali concerti live, feste e sagre, frescaspese, ecc…) del capoluogo montano o facciamo sì che i residenti ne paghino le conseguenze? Non vi sembra che in questo modo la tipologia di “turista” che animerebbe il nostro paese si ridurrebbe ad una unica di fascia d’età “anziana” (o comunque alta) mentre sarebbe cosa buona e giusta ampliare l’appetibilità dell’Appennino anche alle fasce più basse?

    (Commento firmato)

  3. Esterrefatta
    Sono esterrefatta dalle esternazioni di questo lettore! Mentre in varie città o località turistiche si cerca di incrementare ed attirare turisti con iniziative quali la “Notte Bianca Rosa”, concerti e molto altro ancora… qui si vuole trasformare il nostro paese in un bel “DORMITORIO”. Forse certi turisti è meglio perderli…!!

    (Nazarena Marastoni)

  4. Da Rosignano Solvay – Livorno a Castelnovo ne’ Monti…
    Anche il turista cerca quiete, natura (non sporcizia, condivido la necessità di maggiore senso civico), ma anche serate con musica organizzata, feste, mercatini, negozi aperti, iniziative… Se uno deve spendere dei soldi per godersi il giorno e andare a dormire alle 22… Beh, capiamo e rispettiamo chi in quei giorni lavora ma quando veniamo in montagna per fare le ferie essere costretti ad andare a letto dopo cena per far dormire i residenti mi sembra assurdo! Si possono fare le due cose insieme comportandosi civilmente e contando su un minimo di tolleranza reciproca. Da Cerreto Laghi mi sposto spesso a Castelnovo, quando vedo esserci iniziative… Speriamo di non disturbare.
    Saluti, buon lavoro, buon divertimento e buon riposo a tutti.

    (Miriano, Rosignano Solvay, Livorno)

  5. CON-VIVENZA (vivere CON gli altri e le loro esigenze)
    Io credo che il punto sia sempre lo stesso: far sì che possano coesistere diverse esigenze. Anche io penso che la CALMA di un luogo non sia sinonimo di MORTE APPARENTE di quel luogo. Nel bar di fronte a casa, certe sere d’estate, c’è musica a tutto volume fino a tardi; altre sera c’è musica e basta… La differenza non è di poco conto… Quando è a volume moderato sono portato a tollerarla; se invece i decibel sono oltre il limite della decenza mi prende la voglia di farne controllare il livello dalle autorità preposte. Alcuni ragazzi mi dicono di aver chiesto di allestire al Pianello una zona dove allestire feste in santa pace (NEL RISPETTO DELLA LEGALITA’), ma tale consenso sarebbe stato negato… Che dire allora? Il rimedio è sempre lo stesso: MODERAZIONE e un poco di TOLLERANZA in più… Un po’ più di controlli agli SMARMITTAMENTI motoristici e NON? Ottima idea!

    (Umberto Gianferrari)

  6. Con-vivenza con rispetto
    Concordo con Umberto, ma aggiungo una cosa importante: prima di tutto il rispetto per gli altri.
    Sabato ultimo scorso, mentre il paese intiero piangeva la disgrazia di un giovane ragazzo e per questo motivo erano state annullate alcune manifestazioni, un bar in zona residenziale aveva l’orchestra e la musica a tutto volume… a poca distanza… con tutti i versi e le sgommate di prassi!
    In altri momenti un po’ di musica a volume moderato è sempre stata tollerata e benvenuta o addirittura gradita anche dagli abitanti stessi, se non si esagera e si rispettano alcune regole.
    Concordo anche che le marmitte motoristiche e non, vanno controllate e moderate!
    Non credo, però, che un po’ di musica qua e là possa fare concorrenza alla riviera Adriatica (tanto per fare un esempio). Un giovane se deve scegliere lo fa senza incertezze!
    In riviera hanno un bene naturale, il mare con una immensa spiaggia, che sanno sfruttare molto bene, a questo hanno aggiunto un divertimento ben organizzato per ogni età ed ogni orario, ed hanno prezzi molto concorrenziali. Queste tre cose sono i richiami che sanno sfruttare sapientemente al massimo.
    Noi invece cosa abbiamo?
    La Pietra di Bismantova
    Le pinete
    I sentieri
    Il formaggio grana di zona
    I castelli
    I parcheggi di sosta
    L’ospitalità
    Le panchine
    La nostra gastronomia
    L’aria fresca
    Le fonti con acqua pulita e fresca
    I fiumi, ecc. ecc.
    Tutti questi beni preziosi li sappiamo sfruttare e valorizzare (e salvaguardare)??? Piuttosto che pensare al paese se è vivo o morto non sarà che ci convenga ospitare e privilegiare chi sa apprezzare e rispettare questi nostri beni naturali che abbiamo, giovani o vecchi??

    (Elio Bellocchi)


  7. Penso che se oltre alle attività serali ci fosse più cura dell’ambiente, delle strade e del verde, forse ci sarebbero più turisti, anche nell’Appennino. Purtroppo non siamo abituati a tenere i rifiuti in auto, osanniamo il verde e l’ordine che domina l’Alto Adige ma qui non siamo capaci di comportarci civilmente. Basterebbe davvero un po’ di educazione e rispetto e si riuscirebbe a mettere insieme sia l’esigenza del turista che del cittadino.

    (Commento firmato)

  8. Il bisogno di uno e il dovere di tanti
    Beh… non credo che la necessità di lasciare aperta la finestra e di godersi la nottata possa mettere in discussione le iniziative del paese o possa fermare le persone che se ne escono la sera…
    Di paesi morti e senza turisti purtroppo ce ne sono fin troppi nel nostro Appennino!!! Abbiamo bisogno di far vivere il nostro paese e non di frenarlo… Ci vuole attenzione agli eccessi (ma non mi sembra che si parli di eccessi in questa lettera…!!!) e ci vogliono i controlli…
    Gentile Sig.re… magari si faccia un giretto verso i monti con un sacco a pelo… ma lasci vivere il paese a tutti!!!! O chiuda la finestra e usi un bel ventilatore o un condizionatore!!!!

    (Commento firmato)

  9. Ma dove sono i turisti?
    I turisti nel nostro paese sono ancora poco presenti, per non dire quasi deserto, perciò mi è parso che la lettera pubblicata non fosse particolarmente indirizzata contro di loro. Come fanno a disturbare se ancora non ci sono? Nemmeno contro le varie iniziative se fatte con alcune regole e senza eccedere. Mi è sembrata indirizzata molto più in generale e in special modo invocava qualche regola verso i quattro ragazzotti locali o limitrofi (ma sempre presenti ovunque) in cerca di visibilità che con le loro esibizioni, potrebbero disturbare anche i turisti oltre che gli abitanti locali, ed anche verso i complessi musicali spesso dislocati sotto le finestre e con volume troppo alto. Basterebbe soltanto un po’ di buon senso, come in tutte le cose. Forse basterebbe interpellare gli albergatori che in proposito hanno il polso della situazione: chi meglio di loro può dire un’opinione?
    Perciò Miriano, tranquillo, puoi venire da noi quando vuoi, negli orari preferiti, sono sempre bene accolte le persone che si comportano civilmente.

    (Elio Bellocchi)