Riceviamo dall'ufficio comunicazione dell'Azienda Usl reggiana e pubblichiamo.
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L’evento è organizzato dal Forum nazionale per il diritto alla salute delle persone private della libertà personale e dalla Conferenza nazionale dei garanti dei diritti dei detenuti, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Regione Campania.
La giornata di studio sarà anche un’occasione di riflessione sul recente Decreto del Presidente della Repubblica del 1° marzo 2008 che ha sancito il passaggio delle competenze sanitarie degli istituti di pena, fra cui gli ospedali psichiatrici giudiziari, dal Ministero di giustizia ai servizi sanitari regionali e di conseguenza alle Aziende Usl. Il Ministero di giustizia mantiene invece le competenze amministrativo-penitenziarie.
Si tratta di un decreto di grande importanza, che sancisce la pari dignità delle persone affette da patologie mentali autrici di reato. Questo cambiamento legislativo esprime contenuti di civiltà pari a quelli rappresentati dalla legge 180 che trent’anni fa sanciva il diritto a trattamenti umani e all’inclusione sociale delle persone malate di mente.
Apriranno i lavori il direttore generale dell'Azienda Usl di Reggio Emilia, Mariella Martini, il sindaco di Reggio Emilia Graziano Del Rio, la presidente della Provincia Sonia Masini, Adriana Tocco, garante per i diritti delle persone detenute nella Regione Campania e Nello Cesari, provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria.
Tra i relatori:
- Giovanni Bissoni, assessore politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna;
- Santi Consolo, vicecapo dipartimento Amministrazione P
Penitenziaria – Ministero della giustizia;
- Angelo Fioritti, responsabile del Servizio salute mentale, dipendenze patologiche e salute nelle carceri della Regione Emilia-Romagna;
- Angiolo Marroni, vicepresidente Conferenza nazionale dei garanti regionali;
- Bruno Benigni, direttivo Forum nazionale;
- Valeria Calevro, direttore sanitario OPG Reggio Emilia;
- Leda Colombini, presidente del Forum;
- Francesco Maisto, presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna.
Diagnosi e cura
Siamo in inferno, siamo… Ma non possiamo fare niente, la malattia mentale per certi orientali è segno di karma negativo. Siamo demoni che sognano il cielo. Sarà ben difficile migliorare queste strutture e forse controproducente addirittura, come diceva un filosofo che ho conosciuto proprio in psichiatria. Controproducente per la società.
(mn)