“Il Parmigiano Reggiano è l’unico prodotto che non ha registrato le pesanti cadute (- 20%) che in queste settimane e in questi ultimi mesi hanno segnato la maggior parte dei formaggi e il latte; certo, scontiamo da anni una situazione di crisi, ma questa tenuta, che riguarda innanzitutto i consumi, è un segno positivo, che conferma l’ottimo posizionamento del nostro formaggio”. Lo ha detto il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai, nel corso della tradizionale “festa del casaro reggiano”.
Affiancato dal presidente della sezione provinciale, Graziano Salsi (che ha annunciato l’imminente avvio di un ampio confronto con i produttori per definire efficaci strategie di mercato per il futuro), Alai ha comunque aggiunto che questi segnali non bastano: “Il ritiro di un ingente quantitativo di prodotto da parte dell’Agea e quello che effettua in proprio il Consorzio su 63.000 forme per le azioni promozionali all’estero – ha detto Alai – rappresentano misure concrete di intervento sul mercato, ma la soluzione dei problemi strutturali del comparto risiede in una nuova organizzazione dell’offerta, con modalità di distribuzione sulle quali dobbiamo lavorare e stiamo lavorando come sistema per accrescere il potere contrattuale dei produttori”.
Produttori e casari che in numero straordinario (350) hanno animato la festa del casaro reggiano, nel corso della il “coltellino d’oro", il massimo riconoscimento che la sezione provinciale del Consorzio del Parmigiano-Reggiano conferisce annualmente a personalità del mondo della cultura, dell’economia, è stato consegnato a Giuliano Razzoli, il campione di sci di Villa Minozzo testimonial del Parmigiano-Reggiano sulla scena sportiva internazionale.
Nel corso della “festa del casaro reggiano” sono stati premiati con medaglia d’oro tre “casari benemeriti”: Alberto Dotti (caseificio Moderna di Bibbiano), Giuliano Lusoli (caseificio Via Emilia di Reggio) e Vittorio Pellicani (caseificio Madonna della Pietra di Bismantova di Castelnovo ne’ Monti).
Lo “Spino d’argento” – che premia giovani casari che già si sono distinti per la loro alta professionalità – è stato consegnato a Robert Rinaldi del caseificio Selvapiana (Canossa).
Istituito lo scorso anno, per la seconda volta è stato anche assegnato uno speciale premio per la migliore sinergia realizzata tra allevatori e casaro: un riconoscimento alle migliori latterie della provincia, dunque, che ha visto premiati il caseificio Centro di Gavasseto (presidente Giovanni Gualdi e casaro Silvano Mercati), il caseificio sociale del Parco (presidente Martino Dolci, casaro Roberto Zampineti), il caseificio sociale Allegro di Castelnovo Sotto (presidente Umberto Dall’aglio e casaro Giuliano Donà), unitamente alla latteria sociale Roncadella (presidente Renato Torricelli e casara Marisa Verzellini) e alla latteria sociale Tullia di Rolo (presidente Giuliano Zannini e casaro Valerio Gatti), che per il secondo anno consecutivo si sono confermate ai vertici di questa speciale classifica.
Premi speciali anche per due amministratori benemeriti di caseificio: Luciano Castellani del caseificio Cvparr di Reggio Emilia e Giovanni Gualdi del Centro Gavasseto. Tra i premiati, inoltre, tre ex amministratori della sezione reggiana del Consorzio: Aurelio Bertolini, Sergio Carapezzi e Ugo Scalabrini. Un riconoscimento del tutto particolare, infine, a Renato Giudici, esperto “battitore” del Consorzio, visibilmente sorpreso e commosso di fronte ad un premio che ne sottolinea le straordinarie capacità messe al servizio del consorzio in decenni di attività.