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lettura corale della Divina Commedia nel 2027

“Dante sotto la Pietra”: un grande evento per una centralità culturale della montagna

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Nel 2027 una lettura corale della Divina Commedia ai piedi della Pietra di Bismantova. Promotore l’economista Giampiero Lupatelli,Nel 2027 una lettura corale della Divina Commedia ai piedi della Pietra di Bismantova. Promotore l’economista Giampiero Lupatelli, con l’adesione di oltre 200 esponenti del mondo culturale, civile ed economico, con l'obiettivo di restituire centralità alla montagna non solo con infrastrutture o politiche economiche, ma anche attraverso la cultura, la lingua e la storia.

È questo il cuore del manifesto “Dante sotto la Pietra”.

L’iniziativa punta a organizzare, nella tarda primavera del 2027, tre giorni interamente dedicati al Sommo poeta e alla sua grande opera, la Divina Commedia. Un evento che si svolgerà in uno dei luoghi simbolo dell’Italia dantesca: la Pietra di Bismantova, nell’Appennino reggiano, citata da Dante stesso nel Purgatorio.

«È stato autorevolmente sostenuto che nessun luogo, più della Pietra di Bismantova, propone ai nostri occhi l’immagine dell’Italia di Dante, dunque l’Italia al momento del sorgere e nella più profonda espressione del proprio mito fondatore», si legge nel manifesto.

L’evento clou sarà una lettura integrale e corale della Divina Commedia, a cielo aperto, proprio ai piedi della Pietra. Un gesto definito da Lupatelli una “liturgia civile” che vuole essere un atto d’amore e di riconoscimento per la lingua italiana, ma anche un forte messaggio culturale e sociale.

«Ci siamo presi il tempo necessario per organizzare questo evento straordinario – spiega Lupatelli – perché richiederà una grande macchina organizzativa. La lettura sarà un momento collettivo, simbolico, un attestato della nostra identità e un’occasione per ribadire il valore della montagna nella vita culturale e civile del Paese».

Sarà necessario coinvolgere almeno un centinaio di lettori, tra cui studenti delle scuole, in un grande momento di promozione della lettura e partecipazione popolare.

«Il manifesto vuole essere l’inizio di un percorso per una nuova centralità culturale della montagna – aggiunge Lupatelli –. Ad oggi ne abbiamo parlato in termini di ritardi, sviluppo economico, problemi di perifericità. Vorremmo iniziare a parlare anche di un grande investimento culturale».

Il prossimo passo sarà un incontro tra i promotori dell’iniziativa e il sindaco di Castelnovo ne’ Monti, Emanuele Ferrari, per iniziare a definire l’organizzazione dell’evento.