Il Comune di Toano ha conferito la cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri. La consegna ufficiale è avvenuta ieri nella sala del Municipio, alla presenza di tanti rappresentanti delle Istituzioni.
Una cerimonia a tratti commovente alla quale hanno partecipato, oltre al Sindaco Leonardo Perugi e alla Giunta toanese, il Prefetto di Reggio Maria Rita Cocciufa, il Generale di Corpo d’Armata Comandante interregionale “Vittorio Veneto” (Friuli Venezia Giuliua, Veneto ed Emilia Romagna) Maurizio Stefanizzi, il Generale di Brigata Comandante della Legione Emilia Romagna Enrico Scandone, il Comandante Provinciale di Reggio Emilia Hiromi Narducci, il Maresciallo capo Rosario Candeloro Comandante della Stazione di Toano, il Comandante della Compagnia di Castelnovo Marco Spinelli, numerosi altri uomini dell’Arma, i sindaci di Ventasso Enrico Ferretti e quello Villa Minozzo, Elio Ivo Sassi. Hann preso parte alla cerimonia anche numerosi cittadini.
Il commento del sindaco di Toano Leonardo Perugi
«Abbiamo voluto inserire - spiega - questo evento nel calendario di eventi per l’80° anniversario della Liberazione per il contributo straordinario che l’Arma dette in quel periodo storico. All’indomani dell’8 settembre 1943 l’esercito veniva lasciato allo sbando. Fu un gruppo di militari e civili a salvare la dignità dell’Italia, quando la Resistenza non aveva ancora nulla di politico. I primi partigiani erano militari che non intendevano arrendersi a un invasore straniero».
Ha poi ricordato figure eroiche dei Carabinieri nella storia dell’Arma, come il Tenente Colonnello Giovanni Frignani, martire alle Fosse Ardeatine, il Generale Dalla Chiesa, Salvo d’Aquisto e altri. Ha concluso sul fatto che «i Carabinieri continuano a svolgere un ruolo fondamentale specie nei nostri piccoli Comuni: la loro presenza costante è un elemento rassicurante per noi Amministratori e per tutta la Comunità, senza dimenticare le sfide quotidiane che affronta chi indossa l’uniforme, che meritano il nostro massimo rispetto».
Il commento del Prefetto Maria Rita Cocciufa
«Sono veramente molto lieta di questa giornata e questa scelta del Comune di Toano. Ricordiamo tanti Carabinieri che si sono sacrificati nel periodo della Resistenza, un periodo in cui era anche difficile capire da che parte stare per chi aveva giurato fedeltà alla monarchia, e comunque a un Paese che si stava disgregando. Ma vogliamo che questo sia un riconoscimento non solo per quegli eroi che hanno perso la vita anche contro il terrorismo, le mafie, la criminalità: ogni Carabiniere che esce di casa alla mattina in divisa si mette a rischio, e credo che il motivo più forte di questa cittadinanza onoraria sia l’attualità dell’impegno dell’Arma, quello che si fa ogni giorno, il ruolo che il presidio dei Carabinieri ha in un paese come questo, fa sentire la presenza dello Stato, e trasmette il concetto dell’impegno quotidiano per il bene comune, e di questo dobbiamo essere tutti orgogliosi».
E’ intervenuto anche il sindaco di Villa Minozzo e Delegato della Provincia di Reggio Elio Ivo Sassi
«In territori difficili e impervi come i nostri, dove ricordo che a Civago la strada è arrivata solo nel 1964, i Carabinieri sono sempre stati il riferimento fondamentale, anche nelle zone più difficili da raggiungere, svolgendo non solo il ruolo di controllo, ma anche con una veste di buon padre di famiglia, riprendendo i ragazzi se vedevano che stavano uscendo dal seminato, andando a casa delle famiglie e delle persone. Un ruolo che merita tutta la nostra gratitudine».
Il commento del Generale Stefanizzi
Il Generale ha ricordato anche lui il sacrificio quotidiano degli Uomini dell’Arma, suscitando commozione ricordando un suo uomo, un ragazzo di 34 anni, Emanuele Reali che morì vicino a Caserta investito da un treno mentre stava inseguendo un ladro lungo la ferrovia. «Eroi come Salvo d’Acquisto – ha spiegato – non hanno scelto di essere eroi, ma nel momento decisivo hanno espresso il senso del dovere che è nel sangue di un vero Carabiniere, e credo che anche Reali, che poteva lasciar scappare quel ladro, abbia avuto la stessa spinta. Toccò a me andare dalla moglie e le due figlie piccole a dir loro che era morto. Lo ricordo come un grande servitore dello Stato. Per me, per tutti noi quindi è davvero molto importante sapere che le comunità, le persone perbene, riconoscono il nostro impegno e ci sostengono, per questo la vostra scelta di oggi è per noi davvero molto importante».