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Una storia di abusi nell'Appennino

Maltrattamenti alla moglie: denuncia a Castelnovo ne’ Monti

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Dopo mesi di indagini seguite alla denuncia presentata nei primi mesi del 2025, i carabinieri hanno eseguito la misura cautelare nei confronti di un 40enne accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie.

I fatti, avvenuti tra settembre 2023 e dicembre 2024, hanno portato il Tribunale di Reggio Emilia a disporre il divieto di avvicinamento alla vittima e l'applicazione del braccialetto elettronico.

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri della stazione di Castelnovo, l’uomo avrebbe sottoposto la moglie a continue violenze fisiche e psicologiche, spesso sotto l’effetto di alcol. Minacce, umiliazioni e aggressioni sarebbero state all’ordine del giorno, aggravate dalla presenza dei figli minori.

Il 40enne manifestava una gelosia ossessiva, controllando ogni spostamento della moglie, pedinandola e lamentandosi della sua crescente indipendenza. La donna veniva costantemente denigrata e insultata, subendo continue minacce come "Ti faccio a pezzi","Ti faccio sparire per sempre","Finirà male".

Oltre agli abusi verbali e psicologici, l’uomo non esitava a passare alle mani. Un episodio particolarmente grave si è verificato nel dicembre 2024, quando, durante una lite, la donna si era rifugiata in bagno per sfuggire all’ennesima aggressione: l’uomo l’aveva rinchiusa all’interno, fino a quando la figlia minore non era riuscita a liberarla. Terrorizzata, la vittima si era poi rivolta a un vicino di casa per chiedere aiuto.

Grave anche la condizione di sottomissione in cui la vittima era costretta a vivere. Dopo un delicato intervento alla schiena, l’uomo insisteva per consumare rapporti sessuali, sostenendo che, dato il supporto economico e materiale fornitole durante la convalescenza, lei non avesse più il diritto di opporsi.

Le prove raccolte dai carabinieri hanno portato la Procura di Reggio Emilia a richiedere e ottenere dal GIP l’applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla vittima e ai suoi familiari. L’uomo dovrà mantenere una distanza minima di 1500 metri e non potrà comunicare con la donna in alcun modo. A suo carico è stato inoltre disposto l’uso del braccialetto elettronico per monitorare il rispetto delle restrizioni.

Il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Castelnovo ne' Monti, ma le indagini proseguiranno per ulteriori approfondimenti. La donna, dopo mesi di sofferenze, ha finalmente trovato protezione e sicurezza grazie all’intervento delle forze dell’ordine.