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Lite a Casina, Fabio Filippi: «Mi scuso se ho offeso»

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In merito ai commenti pubblicati sui social dopo l'intervento di Fabio Filippi sulla lite in strada a Casina tra due extracomunitari, sono emersi diversi punti di vista, con molte polemiche legate sia al linguaggio utilizzato che al riferimento alla religione e alla provenienza dei soggetti coinvolti.

Su questo Filippi interviene nuovamente.

«Preciso - scrive Filippi - che la mia è stata una battura di getto, senza intenzioni di voler offender qualcuno e soprattutto la religione. Chiedo quindi scusa a chi si è sentito offeso dalle mie parole.

Voglio anche informare, soprattutto gli amici musulmani, che sono appena rientrato dalla Turchia ed ho visitato almeno una decina di moschee e diverse residenze di Sultani apprezzandone la magnificenza architettonica ed artistica».

«Ovviamente - conclude - ho rispettato la vostra religione e le vostre regole: in moschea siamo entrati senza scarpe e mia moglie con il velo, al ristorante non abbiamo mai chiesto alcolici e carne di maiale ecc... Se avessi disprezzo per la cultura araba non avrei visitato Istanbul e due anni fa non mi sarei recato per 15 giorni in Marocco».

4 COMMENTS

  1. Il Sig. Filippi mi ricorda tanto quelli che fanno commenti squallidamente omofobi, e poi dicono “ah ma io ho degli amici gay”.
    Ricordo che le “battute di getto” non si addicono ad una personalità pubblica, e che le responsabilità istituzionali prevedono a mio avviso che si colleghi il cervello prima di scrivere o parlare. In alternativa, ci sono un sacco di altri lavori che si possono fare.
    Cordiali saluti.

    • Firma - Andrea
  2. Infatti.
    Quanto successivamente puntualizzato da Filippi ha sortito di certo l’ effetto contrario.
    La pezza è peggio del buco iniziale !
    Pensare sempre prima di scrivere.
    I social sono davvero maledetti e bisogna avere molta cautela nell’ utilizzo.
    Ciao Vittorio

    • Dall’articolo di ieri, su Redacon, relativo alla “lite in strada a Casina”, non si evincono le parole di cui Filippi qui si scusa se qualcuno se ne sentisse offeso, ma fuori da questo caso, ossia ragionando in via generale, ogni qualvolta si affrontano tematiche delicate c’è sempre il rischio che vi sia chi, per una qualche ragione, se ne risente o dispiace, non tanto per i termini usati quanto piuttosto per i concetti espressi, e onde evitare che questo succeda si può essere indotti a non pronunciarsi, facendo così venir meno voci e punti di vista utili a farci volta a volta una nostra opinione (il che, francamente, non mi sembrerebbe essere l’ideale).

      P.B. 03.04.2025

      • Firma - P.B.