È questione di ore, e a breve la piccola ma insidiosa frana taglierà il traguardo con lo sventolio della classica bandiera a scacchi?
Perché se la frana avesse un obiettivo, senza dubbio sarebbe quello di arrivare a tagliare il traguardo.
Ma a che costo? Le scommesse sono aperte.
Accade sulla martoriata SP 64 (Montefaraone – Cerredolo) dove si stima che la bandiera a scacchi posta ironicamente da anonime mani sarà inghiottita dalla frana prima della prossima Pasqua, e chi, in spirito ottimista, spera che il Giro d’Italia passi da queste parti per trovare una rapida soluzione a buchi che interrompono la corsia, dossi pericolosi e un asfalto immacolato da oltre 25 anni.
Accade così che gli automobilisti, residenti, pendolari, pulmini delle scuole, turisti si destreggino tra buche e sensi unici alternati, in un vero e proprio percorso a ostacoli.
Appena la bandiera poste da ignote mani sarà sepolta la frana interesserà la carreggiata della SP 64 (Montefaraone – Cerredolo), nel tratto Montelago Casa Benno.
“E sarà così - lamenta un lettore - che aumenteremo ulteriormente gli zig-zag che già dobbiamo fare con l’auto, tra restringimenti e sensi unici. In tutto questo la Provincia di Reggio e i suoi assessori dove sono?”
Intanto la frana avanza senza fare troppe chiacchiere. Ma senza fretta. Si muove lentamente ma con un obiettivo preciso: arrivare al traguardo.