Lo screenshot di un post pubblicato su Facebook dal promoter reggiano Giammarco Ibatici, rivolto al senatore Carlo Calenda, leader di Azione e residente nel quartiere Parioli di Roma, ha rapidamente fatto il giro dei social.
La replica del senatore: «Bella roba, avanti così, sinceri democratici contro il fascismo. Spero che tu abbia contezza della gravità di ciò che scrivi. Passerò alle competenti autorità».
Il messaggio di Ibatici fa un chiaro riferimento all'auto in cui fu trovato il corpo senza vita di Aldo Moro il 9 maggio 1978, dopo il rapimento e l'omicidio da parte delle Brigate Rosse. Nel post, Ibatici scrive: «Cerco Renault 4 rossa con bagagliaio per leader politico dei Parioli».
«Stop all'odio in politica: ci sono avversari, non nemici», il monito di Claudio Guidetti, segretario provinciale di Azione a Reggio Emilia e presidente regionale del partito.
«Ibatici non è nuovo a questo tipo di comportamenti - spiega Guidetti -. Nei mesi scorsi, aveva già preso di mira il sottoscritto con commenti offensivi e provocatori, arrivando persino a citare mia figlia. Lo bloccai senza indugi, vista l'insistenza con cui lo faceva, senza alcun motivo. Ora, però, ha superato ogni limite della tolleranza ed è giusto che le autorità reggiane competenti intervengano».
Guidetti ha anche pubblicato un'immagine storica della Renault 4 rossa con il presidente Aldo Moro, sottolineando che «un fatto del genere non può essere dimenticato e non lascia spazio a minimizzazioni sulla gravità del post».
«Esprimo la mia piena solidarietà a Carlo Calenda - conclude - e sono al suo fianco, insieme a tutta Azione Reggio Emilia».