"Piena di passione per le sofferenze dell’umanità", "La ragazza dei fiori", "Aria, acqua, terra e fuoco", sono le tre opere dell'artista Anna Protopapa esposte all' Accademia Pontificia Vaticana.
Venerdì 21 marzo 2025 nella prestigiosa sede della Pontificia Accademia di Teologia (PATH) presieduta da Mons. Antonio Stagliano' si è tenuto l'Art Symposium "L' Arte come strumento di pace, spiritualità, speranza", promosso dalla PATH, un evento che valorizza l'alleanza tra fede e arte, curato da Salvo Nugnes, nell'ambito della rassegna "Artisti in Giubileo" che ha visto la partecipazione di molti artisti.
Art Symposium, un importante riconoscimento artistico per "l'artista degli ultimi", come la stessa Protopapa ama definirsi e che nelle sue opere concentra la sua attenzione sulle tematiche sociali, sui volti, al suo senso di giustizia, alle sofferenze dell'umanità, alla sua fede in Dio e che traspare in ogni sua pennellata.
«L' arte è parte della mia identità creativa – spiega la Protopapa - che mi permette di esprimere la mia interiorità " l'invisibile " e di esplorare il mio animo. È strettamente collegata alla mia sfera spirituale e intima ed è nell'arte che mi sento libera di sprigionare il mio grido interiore, la mia preghiera silenziosa».
Anna Protopapa, "l'artista degli ultimi"
L' artista Protopapa originaria della Puglia, vive da più di trent'anni a Carpineti dove si è formata professionalmente nel campo del sociale grazie alla sua predisposizione verso le fasce più deboli.
È impegnata nel mondo del volontariato come delegata regionale di un' associazione antiviolenza in Emilia Romagna oltre ad essere un'attivista antimafia e una operatrice volontaria degli Istituti Penali di Reggio Emilia.
