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LA LETTERA

Ligonchio: un gioiello dell’Appennino senza sportello bancomat

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Riceviamo e pubblichiamo da Luca Fiocchi, direttivo del circolo Alto crinale di Fratelli d’Italia

Situato nel cuore dell’Appennino reggiano, Ligonchio è un piccolo borgo montano che incanta per la sua bellezza naturale e la sua posizione strategica nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.

Circondato da fitti boschi di faggi, prati d’alta quota e panorami mozzafiato, questo paese della provincia di Reggio Emilia è una meta amata dagli escursionisti e dagli appassionati di natura. Tuttavia, nonostante il suo fascino e la crescente affluenza turistica, Ligonchio si trova oggi a fare i conti con un disagio significativo: l’assenza di uno sportello bancomat, una carenza che pesa soprattutto nei mesi estivi, quando i visitatori dei vicini rifugi Battisti e Bargetana affollano la zona.

Un borgo immerso nella natura

Ligonchio, con le sue case in pietra e le stradine che profumano di storia, è un punto di partenza ideale per esplorare l’ Alto Appennino. Da qui si diramano sentieri che conducono a due delle mete più suggestive della zona: il Rifugio Cesare Battisti, a 1765 metri di altitudine in località Lama Lite, e il Rifugio Bargetana, poco distante, accanto all’omonimo lago incastonato sotto il Monte Prado. Entrambi i rifugi, gestiti con passione e dedizione, offrono ristoro e ospitalità a escursionisti e famiglie che, soprattutto in estate, cercano rifugio dal caldo della pianura e un contatto autentico con la montagna.

Il paese, che conta poche centinaia di abitanti, vive una realtà tipica di molte località montane italiane: un’economia basata su turismo, piccole attività commerciali e tradizioni locali. Ma questa tranquillità, che è anche il suo punto di forza, si scontra con la progressiva riduzione dei servizi essenziali, un fenomeno che accomuna molte aree rurali del nostro Paese.

L’ assenza del bancomat: un problema estivo

Fino a qualche anno fa, Ligonchio poteva contare su uno sportello bancomat, un servizio fondamentale per residenti e turisti. Tuttavia, con la chiusura di molte filiali bancarie nelle zone montane – una tendenza legata alla razionalizzazione dei costi da parte degli istituti di credito – anche questo piccolo ma vitale presidio è scomparso. La conseguenza? Nei mesi estivi, quando l’afflusso di visitatori aumenta, la mancanza di un Bancomat si fa sentire in modo particolare.

I rifugi Battisti e Bargetana, che attirano centinaia di persone ogni weekend, diventano il fulcro di questa problematica. Gli escursionisti, spesso sprovvisti di contanti sufficienti per coprire spese come pranzi, pernottamenti o piccoli acquisti, si ritrovano in difficoltà. Le carte di credito sono accettate in alcuni casi, ma non sempre: la connessione internet in alta quota può essere instabile, e molti gestori preferiscono ancora il contante per transazioni rapide e sicure. Così, i visitatori sono costretti a scendere a valle, fino a Ligonchio, sperando di trovare una soluzione.

Un appello per il futuro

La mancanza di un bancomat a Ligonchio non è solo una questione di comodità, ma un problema che tocca la vivibilità del paese e la sua capacità di accogliere i turisti, una risorsa preziosa per l’economia locale. I gestori dei rifugi, le associazioni come il CAI di Reggio Emilia e i residenti concordano: serve un intervento per ripristinare questo servizio essenziale. Una possibile soluzione potrebbe essere l’installazione di un ATM indipendente, magari finanziato con il supporto di enti locali o del Parco Nazionale, che già investe nella promozione del territorio.

Ligonchio, con la sua natura incontaminata e i suoi rifugi accoglienti, merita di essere valorizzato, non penalizzato da carenze infrastrutturali. In un’epoca in cui il turismo montano è in crescita, garantire servizi di base è fondamentale per non lasciare che un borgo così prezioso perda il suo appeal.

1 COMMENT

  1. Caro Fiocchi.
    Da quando Bpm chiuse lo sportello di Ligonchio, già 3 anni fa ( se ricordo bene ), che ci stiamo ” battendo ” per questo situazione.
    Anche il comune di Ventasso fece un paio d’ incontri sull’ argomento ATM, ma i costi di tale soluzioni sono piuttosto onerosi ( 14.400€ annui + iva il costo per l’ affitto ).
    Crediamo che il Postamat, se installato a Ligonchio nell’ ufficio postale, risolverebbe il ns problema, ma il progetto Polis di Poste Italiane che stanno realizzando con i finanziamenti del PNRR al momento non prevede varianti e purtroppo entro il 2025 sarà installato il Postamat nel comune di Ventasso, ma a Busana e bon a Ligonchio.
    Dopo il 2026 si potrebbe aprire uno spiraglio per poter installare il Postamat a Ligonchio.
    Stiamo lavorando in collaborazione col comune di Ventasso e credevo che lei fosse informato.
    Dubito davvero che il Parco possa destinare risorse per un Bancomat, non è davvero il mestiere del Parco e quindi mi risulterebbe strano possano sostituirsi al comune.
    Saluti.
    Vittorio Bigoi

    • Firma - Vittorio Bigoi