Parma si è colorata di giallo-blu. Qui, il 19 marzo, hanno sfilato circa ventimila agricoltori provenienti da tutta Italia, e non solo, per chiedere maggiore trasparenza sui cibi creati in laboratorio e per promuovere la sicurezza alimentare.
Con loro hanno sfilato anche i sindaci di Viano e Baiso. «Abbiamo partecipato volentieri raccogliendo l’invito inviatoci da un agricoltore a nome di Coldiretti- affermano i sindaci Spezzani e Corti – abbiamo deciso di aderire ovviamente consapevoli delle sfide del futuro. Conosciamo il lavoro dei nostri coltivatori e i loro sacrifici. Condividiamo che sia necessario fare chiarezza su temi importanti che riguardano la salute di tutti noi».
Un grande corteo pacifico, non di protesta ma a difesa soprattutto delle nuove generazioni, guidato dal presidente nazionale Ettore Prandini e dal segretario generale Vincenzo Gesmundo, per raggiungere la sede dell’Efsa, l’Agenzia europea per la Sicurezza Alimentare, l’ente incaricato di valutare l’immissione al consumo dei nuovi alimenti, che ha sede proprio a Parma, simbolo della Food Valley nazionale dove vengono prodotte tante eccellenze della Dieta mediterranea messe oggi a rischio dagli alimenti che l’agenzia è chiamata a valutare.
Il confronto con in vertici Efsa
Soddisfazione da parte di Coldiretti, per l’impegno dell’Efsa nel condurre ogni analisi necessaria su ogni singolo prodotto notificato, includendo test pre-clinici e clinici sui cibi derivati da colture cellulari e da fermentazione di precisione. Questo conferma l’importanza della massima prudenza e trasparenza nell’introduzione di cibi che potrebbero avere impatti ancora sconosciuti sulla salute umana.
«Abbiamo apprezzato la disponibilità dell’Efsa, sottolinea Coldiretti, anche ad accogliere con favore la conferma che le richieste di autorizzazione presentate prima del 1° febbraio 2025 saranno valutate secondo i più alti standard scientifici, utilizzando criteri aggiornati contenuti nelle ultime linee guida.
Positiva anche la volontà dell’Efsa di operare con totale trasparenza, garantendo l’accessibilità pubblica delle informazioni relative ai prodotti notificati, agli studi richiesti e al processo di valutazione scientifica. Questo aspetto è cruciale per garantire la fiducia dei cittadini e degli operatori del settore agroalimentare».
Così il presidente e il segretario di Coldiretti Ettore Prandini e Vincenzo Gesmundo dopo essere stati ricevuti dai vertici dell’Efsa al termine della manifestazione.
I cartelli
Sui centinaia di cartelli esposti dai manifestanti, si leggono alcuni slogan come “Cibo dalle campagne non dai laboratori”, “Più ricerca medica”, “I cittadini europei non sono cavie”, ma anche “Coltiviamo un futuro di pace”, “Stop alle guerre militari e commerciali” e “L’Europa ci serve come il pane”.