Il libro “Odissea Balcanica”, che raccoglie il diario del carabiniere Livio Ferrari, classe 1921, colto dall’Armistizio dell’8 settembre 1943 mentre era di stanza in Grecia, è stato presentato sabato 1° marzo, presso la sala superiore del Cinema "Boiardo" a Scandiano.
L'evento ha visto la partecipazione della Regione, della Provincia e delle amministrazioni dei Comuni di Scandiano e Viano, oltre alla presenza del Tenente Valerio Scatoletti, comandante della Tenenza di Scandiano.
Il volume è una fedele trascrizione del taccuino originale di Livio Ferrari, prozio del vicepresidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Scandiano Fabio Ferrari, che documenta il suo vissuto durante gli eventi successivi all’Armistizio dell’8 settembre 1943 in Grecia. Gli autori – Barbieri Filippo, Capriglio Marco e Verrecchia Giulio – membri dell'Associazione Studi Militari Emilia Romagna APS, hanno curato l’edizione con l’intento di preservare intatto il lessico e la sintassi originali, restituendo così al lettore un'autentica testimonianza storica. Il libro è arricchito da un inserto dedicato alle uniformi dei Reali Carabinieri durante la Seconda Guerra Mondiale, offrendo un ulteriore spunto di approfondimento per gli appassionati di storia militare.
L'iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Arma dei Carabinieri, della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Reggio Emilia e dei Comuni di Scandiano e Viano. Inoltre, è stata realizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri Sez. Scandiano e il Lions Club Scandiano, grazie anche al contributo economico di GS Brand di Pratissolo (RE).
Ha partecipato anche una “delegazione” da Montecatini Terme (PT), composta dai familiari del brigadiere Millo Danesi, compagno d’armi e poi di prigionia di Livio. Gli ospiti toscani, attraverso la Sezione locale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, hanno contattato gli autori del libro sui social, poiché custodiscono una preziosa testimonianza: la lettera che Livio inviò ai genitori di Millo alla fine della guerra, informandoli con dolore della tragica scomparsa del brigadiere nel campo di prigionia. Un gesto doloroso di profonda umanità da parte di Livio che, dopo tanti anni, ha riunito le storie di due famiglie nel ricordo e nella memoria condivisa.
«L’evento ha rappresentato un'importante occasione per onorare la memoria di chi, come Livio Ferrari, ha vissuto in prima persona le drammatiche vicende del secondo conflitto mondiale, contribuendo con la propria esperienza alla conservazione della memoria storica collettiva», hanno commentato i curatori del diario.