Home Cronaca Filippi (Forza Italia:): «Il punto nascite di Castelnovo non riaprirà. Epilogo prevedibile»
l'intervento dopo le affermazioni dell'assessore regionale

Filippi (Forza Italia:): «Il punto nascite di Castelnovo non riaprirà. Epilogo prevedibile»

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«Il punto nascite di Castelnovo non riaprirà. Un epilogo ampiamente prevedibile con il centro-sinistra, ma ora confermato dalle parole dell’assessore regionale alla sanità, Massimo Fabi. Dunque è questo il tanto sbandierato nuovo patto per la salute in montagna promesso in campagna elettorale dall’allora candidato Michele de Pascale? Che cosa hanno da dire ora quei sindaci del Pd che, sempre in campagna elettorale, promettevano battaglia sul punto nascite?».

Così l’esponente di Forza Italia, Fabio Filippi commenta lo stop della Regione Emilia-Romagna ai punti nascita nelle zone montane e periferiche.

«In campagna elettorale - ricorda Filippi - de Pascale aveva promesso protagonismo a tutti i livelli dei presidi di montagna e, più in generale, una svolta sulla sanità, ma dai diversi incontri con i sindaci Pd della montagna reggiana nulla era emerso sui punti nascite, cosa che il sottoscritto fece notare più volte. Ora si spiega il silenzio sul tema del punto nascite di Castelnovo. Se l’orientamento era quello di non riaprire il punto nascite e di aumentare il costo dei ticket, perché non lo si è detto chiaramente in campagna elettorale? Perché tacere su temi così sensibili? Le ragioni di questo silenzio sono evidenti e sono tutte elettorali. Un modo di fare che certo non aiuta ad avvicinare i cittadini alla politica. De Pascale aumenta di molto le tasse regionali: Irap, Irpef, bollo auto del 10% e ticket sanitari per 400 milioni di euro, ma non parla dei buchi causati dalla cattiva gestione della sanità regionale. Anzi, de Pascale in campagna elettorale negava il buco, diceva che non c’era».

Filippi poi prosegue: «L’assessore dice che tenere aperti i punti nascita dove non c’è un sufficiente numero di parti è un rischio per madri e bambini. Credo che sia altrettanto rischioso per una donna in stato interessante in un momento d’urgenza spostarsi dal crinale per più di 50 chilometri su strade di montagna. Il dato di fatto è che ancora una volta la montagna viene umiliata e considerata il fanalino di coda della Regione. Dopo l’annuncio di Fabi ora vedremo se i sindaci della montagna non molleranno, per usare le parole del primo cittadino di Castelnovo ne’ Monti Emanuele Ferrari, sulla riapertura del punto nascite del S. Anna o se era solo propaganda elettorale».

5 COMMENTS

  1. Il bello è, si fa per dire, che la sinistra di casa nostra, dopo le tante parole spese in questi anni sull’argomento, sembra di fatto accettare abbastanza passivamente e con rassegnazione la retromarcia della Regione sul Punto Nascita, senza far troppo clamore, ma limitandosi ad un sommesso disappunto di circostanza, mentre, invece, alza fortemente i toni e la voce verso l’attuale Governo centrale, cui non risparmia sistematiche critiche, e al quale richiede di destinare maggiori risorse alle Aree interne e montane, quando sappiamo bene che a livello nazionale ci sono precisi vincoli di bilancio da dover rispettare, e consistenti spese passate cui doversi rimediare (a meno di alzare la pressione fiscale).

    Sempre nei confronti del Governo centrale, la sinistra lamenta poi la mancata attuazione di talune promesse elettorali, dimenticando che l’azione di governo si sviluppa ordinariamente nell’arco di un quinquennio, e che esiste un oggettivo problema di risorse, insufficienti a soddisfare tutte le aspettative, e vorrebbe altresì che avesse già dato risposta a problematiche rimaste insolute per tanti anni (una bella contraddizione se pensiamo che la sinistra governa da sempre la nostra Regione, e oggi sentiamo dire da un partito suo alleato che “è necessario iniziare ad efficientare il sistema Regione con riforme adeguate”, il che starebbe a dire che ciò finora non è avvenuto, nonostante ci sia stato tutto il tempo per farlo).

    P.B. 20.02.2025

    • Firma - P.B.
  2. Concordo in pieno con la prima parte del commento di P.B.
    Trovo scandaloso che gli ultimi due presidenti di regione si siano impegnati a riaprire i punti nascita in montagna senza poi dare seguito alla promessa fatta, e che la cosiddetta sinistra locale (che poi per me sinistra non è, somiglia così tanto alla vecchia DC!) eviti di fare troppo clamore.
    Concordo un po’ meno sulla seconda parte, quella in cui la mancata realizzazione delle promesse elettorali come al solito non riguarderebbe la parte politica per cui P.B. si affanna a fare propaganda.
    Ricordo a titolo di esempio che l’impegno di Matteo Salvini a tagliare le accise sui carburanti al primo consiglio dei ministri, risale al 2018, e che quindi di anni ne sono passati ben sette, con la Lega quasi sempre al governo (sei anni su sette e tre governi su quattro) e Salvini per due volte ministro.
    Ognuno tragga le proprie conclusioni.

    • Firma - Andrea
  3. Andrea farebbe probabilmente torto al suo essere informato ed aggiornato, se non tenesse presente che gli attuali governanti, a livello nazionale (ovvero i conti pubblici con annessa disponibilità di risorse da poter impiegare), hanno dovuto vedersela con le spese comportate dal Superbonus 110%, e Reddito di Cittadinanza (al di là del giudizio “politico” che ognuno di noi può aver dato a tali due misure).

    P.B. 21.02.2025

    • Firma - P.B.
  4. Vede Egregio P.B. io credo che sia molto più facile trovare una scusa per non mantenere una promessa fatta, che onorare gli impegni presi. Ed è per questo che i nostri politici scelgono sempre più spesso la prima opzione.
    Una politica seria dovrebbe impegnarsi al massimo per fare promesse che sa con certezza di poter mantenere, e poi di conseguenza darvi seguito, ma non mi sembra che oggigiorno funzioni così.
    Inoltre, a onor del vero, se si ritengono valide le “scusanti” accampate da una parte politica, bisognerebbe fare altrettanto con l’altra (emergenza COVID, tagli dei fondi, leggi emanate da altri e via dicendo). Perché, come lei spesso scrive ma molto meno spesso mette in pratica, non si possono applicare due pesi e due misure a seconda delle convenienze politiche.
    Cordiali saluti.

    • Firma - Andrea
  5. Egregio Andrea,
    io non posso escludere di essere “di parte”, quanto alle mie valutazioni sulle vicende politiche, ma se così fosse non farei altro che “pareggiare”, nel mio minuscolo piccolo, rispetto ad una sinistra sempre all’attacco dell’attuale Governo, come se essa avesse la “verità in tasca” e qualcosa da insegnare, mentre ho l’impressione che dopo tanti anni in cui è stata alla guida del Berlpaese, ai vari livelli istituzionali, abbia lasciato poco o nulla da prendere quale esempio (questo, almeno, è il mio punto di vista, ovviamente opinabile).

    Ricambio i saluti, e al di là del diverso modo di vedere le cose apprezzo in ogni caso il fatto che Andrea non si sottrae al confronto, a differenza di altri.

    P.B. 24.02.2025

    • Firma - P.B.