Home Primo piano Aumentano i casi di truffe telefoniche: attenzione
fenomeno sempre più diffuso anche in Appennino

Aumentano i casi di truffe telefoniche: attenzione

1447
0

Uno stillicidio di casi in aumento. Sono le truffe telefoniche che, in alcuni casi, vanno a segno in Appenino.

Tra i diversi casi noti alla nostra redazione, nel carpinetano oggi una telefonata a una ultrasettantenne: «Siamo i carabinieri, è sola?» La signora, allertata dai numerosi servizi tg, risponde: «No c'è mio marito, ve lo passo», così il truffatore ha riagganciato.

A Vetto è stata truffata un’anziana che così ha perso, nei giorni scorsi, denari e monili.

A Baiso i truffatori avrebbero adottato la modalità del finto carabiniere che si presenta a casa domandando soldi per un parente coinvolto in un incidente.

Casi, che facendo leva sulla fragilità degli anziani, sono in fortissimo aumento in Italia e ormai noti alle cronache nazionali.

Grande clamore, ieri, per la vicenda avvenuta a Roma, il 4 ottobre scorso - una truffa degenerata in una rapina - riportata da diversi media. La vittima è la 80enne poetessa, Gemma Bracco, e moglie dell'economista ed ex ministro Paolo Baratta, vittima di un colpo da 3 milioni di euro. Anche qui la truffa del finto carabiniere e del falso avvocato, ormai molto diffusa tra i truffatori.

I Carabinieri hanno messo un decalogo online: “Una telefonata di un finto appartenente alle Forze dell’Ordine o di un finto avvocato fa credere alla vittima che un proprio parente sia rimasto coinvolto in un incidente stradale o che sia stato arrestato. Alla vittima verrà richiesta una somma di denaro a titolo di corrispettivo per fornire assistenza sanitaria o legale alla persona cara in difficoltà.

Se la persona truffata accetta, l’interlocutore comunica che di lì a breve un assistente o un carabiniere in borghese si recherà presso l’abitazione per ritirare il denaro contante”.

In questi casi la migliore difesa è essere informati e consapevoli dei rischi perché i truffatori, con tecniche sempre più sofisticate, riescono ad ingannare soprattutto persone sole e anziane, e quelle più vulnerabili.

Non è possibile eliminare i tentativi di truffa ma è possibile, con una corretta informazione e prevenzione, ridurre il rischio di cadere vittima e, in ogni caso, segnalarli alle forze dell'ordine.