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la lettera di Giuseppe Bonacini

«La diga di Vetto? lasciamola fare ai castori»

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Leggo su Adnkronos agenzia di stampa nazionale che “A Praga i castori hanno costruito una diga in due giorni. Gli umani ci lavoravano da sette anni senza concludere nulla!”. È successo a Brdy, area protetta a sud di Praga. I roditori hanno fatto risparmiare 1,2 milioni di euro al governo.

Le dighe costruite dai castori sono diffuse in tutto il mondo, la più grande si trova nel Parco Nazionale di Wood Buffalo, in Canada: è lunga circa 775 metri, trattiene un lago di 70.000 metri quadri, e ha una profondità media di un metro.

L’idea è affascinante e toglierebbe le castagne dal fuoco a Ministero, Regione, Comuni, Provincia, fautori della diga, a chi non la vuole, ambientalisti,… e, soprattutto, non costerebbe un euro.

Il castoro europeo, dopo una caccia spietata, sarebbe in decisa crescita: basta spostare un po’ di castori lungo l’Enza e lasciar fare al loro istinto ed alla loro capacità ingegneristica. Una sola diga non basta ne occorrono, presumo, una decina ma a “caval donato non si guarda in bocca”! La nostra burocrazia è capace di sorprendere ma presumo che ai castori nessuno vada a chiedere se hanno l’autorizzazione a costruire dighe!

I castori possono risolvere in pochi giorni di lavoro un problema secolare divisivo dimostrando agli uomini che la natura ha più equilibrio, buon senso e capacità della rissosità, burocrazia e inconcludenza di tanti decisori pubblici.

Io sto coi castori!

Giuseppe Bonacini