«Auguriamo un buon lavoro al nuovo direttivo del centro commerciale Naturale di Castelnovo ne’ Monti e che riescano felicemente a promuovere sempre di più il nostro paese e territorio. Tali auguri li rivolgiamo soprattutto per le grandi sfide che si troveranno ad affrontare in questi anni poiché, come già scritto nel programma elettorale di Castelnovo Insieme, in questa legislatura il tema del commercio deve essere prioritario soprattutto per il ruolo strategico e occupazionale della rete commerciale nel nostro Comune».
E’ il commento di Robertino Ugolotti, presidente Italia Viva Appennino reggiano, dopo il rinnovo delle cariche all’interno del Centro, avvenuto nei giorni scorsi
«Siamo convinti – afferma - che vi sia la necessità di andare oltre a manifestazioni ed eventi, seppur importanti, attrattivi e di grande qualità, bisogna creare le condizioni di un lavoro unitario, con le associazioni di Categoria, per trovare opportunità, anche di finanziamento, per dare risposte concrete sugli affitti, su un maggiore snellimento delle operazioni burocratiche e valutare nell’ambito delle Aree interne anche una agevolazioni fiscali comunali.
Fare rete in commercio vuole dire anche coinvolgere altre realtà importanti che nel nostro Comune sono in espansione, come Castelnovo Città dello Sport, trovando unità operativa che può realizzarsi in convenzioni di sconti negli acquisti nei nostri negozi».
«Siamo convinti – continua Ugolotti - della necessità di cominciare a lavorare per trovare momenti sperimentali della chiusura del centro senza danneggiare il lavoro quotidiano degli operatori del Commercio. Così come crediamo importante la riqualificazione del mercato del lunedì e della Fiera di San Michele. La riqualificazione del Centro può essere un modo di coinvolgere il Comune, gli operatori e la popolazione per dar vita a quello che abbiamo definiti una città a misura d'uomo.
Il centro commerciale naturale può essere il punto di partenza per dare una svolta al Commercio, renderlo attrattivo rispetto alle piattaforme commerciali che in questi anni sono i veri concorrenti dei nostri negozi».
E conclude: «Comperare nei nostri negozi non è una forma di chiusura ma deve essere un apertura a nuovi mercati e vedere rifiorire tanti negozi che si avventurano in nuove occasioni ma che sono costretti a chiudere dopo pochi anni se non mesi e spesso sono forze giovani che vorrebbero vivere e lavorare sia a Castelnovo che ne nostro Appennino.
Come Italia viva cercheremo di dare il nostro contributo a questa amministrazioni al fine di fare un lavoro comune e proficuo a volte si può partire da piccole iniziative per ottenere un grande successo».
Penso anch’io che quello del commercio sia un settore molto importante per l’economia montana, e va pertanto vista con favore ogni iniziativa che possa aiutarlo e sostenerlo, manifestazioni ed eventi inclusi, ma rimango tuttavia dell’avviso che lo strumento più efficace sarebbe l’agire sul piano delle imposte, e se da un lato trovo pertanto condivisibile l’idea di “agevolazioni fiscali comunali”, credo nel contempo che nell’ambito delle Aree Interne sarebbe auspicabile un intervento di livello regionale, a carattere per così dire più organico e strutturato (e trasversale, indipendentemente dal “fare rete” o meno).
Riguardo al tenore degli affitti, mi augurerei, quale misura volta a funzionare da calmiere in proposito, che anche per quelli commerciali si arrivasse a prevedere i cosiddetti canoni concordati, con benefici fiscali per i proprietari, similmente a quanto succede già per gli abitativi, e ancorché la materia fiscale afferisca prioritariamente alle competenze statali, credo che la Regione abbia comunque ampi margini per intervenire, anche in maniera indiretta, e le risorse non dovrebbero mancarle specie se, come sembrerebbe da odierne notizie di stampa, pare orientata ad aumentare le proprie aliquote di tassazione.
P.B. 14.02.2025