Ricordi e aneddoti di un successo: Emanuele Corbelli, gestore della Baita d’oro a Castelnovo, ai microfoni di Radionova Dossier, intervistato da Ornella Coli, ha raccontato la storia della sua famiglia nel campo della ristorazione, l’ascesa iniziata con la Tazza d’Oro e il successo.
Un racconto ricco di dettagli, accompagnato da tanta emozione.
«La storia della mia famiglia inizia a metà negli ’60; mio padre è di Carpineti, mia mamma di Talada, si sono trovati a lavorare all’albergo Marola, poi si sono trasferiti a Milano. Nel 1976 fino al 1990 sono ritornati e hanno deciso di prendere il bar la Tazza d’oro, nei pressi delle scuole. Ad un certo punto, poi, hanno sentito il bisogno di cambiare. E’ iniziata così l’avventura con la Baita d’Oro, nata con il nome Baita dei Pini».
Emanuele continua il suo racconto: «I miei genitori l’hanno acquistata nel ’89 e dopo averla rimodernata ha aperto le porte: era l’8 maro del 1990. Era una sorta di pub con musica dal vivo, era pieno di giovani. L’ idea iniziale, in realtà, non era proprio quella di fare ristorazione, ci siamo evoluti pian piano. Questo passaggio poi a ristorante è stata proprio una scelta meditata e decisa e lo abbiamo fatto a metà degli anni ’90 perché mio padre aveva ancora voglia di cambiare. Abbiamo proceduto ad un ulteriore ammodernamento fino ad arrivare a quella che oggi: con camere e anche un piccolo centro benessere, creato da poco».
Non sono immuni dalle difficoltà che sta affrontando in questi anni anche la ristorazione, tra aumenti dei prezzi e difficoltà a reperire personale, Emanuele spiega: «La nostra è una conduzione familiare e questo ci aiuta un po’. Il futuro è nelle mani dei figli e nipoti».
