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Il problema della plastica nera

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Continua la collaborazione tra il liceo linguistico Cattaneo Dall'Aglio e Redacon tramite la rubrica Speakeasy, curata direttamente dagli studenti dell'anno 2024-2025.

 

Are our black spatulas dangerous?

A recent study suggested that black plastic kitchen utensils might contain toxic flame retardants, raising concerns about their safety. News headlines warned that these common items could be harmful, but a major miscalculation in the study later reduced the perceived risk. Still, the issue of contaminated recycled plastic remains a valid concern.

The problem with black plastic

Recycled plastic often has a dull, unappealing color. To make it look better, manufacturers add a black pigment called carbon black. However, this pigment makes it difficult for recycling facilities to sort black plastic properly. Because of this, some manufacturers turn to black plastic from electronic waste, which contains chemical flame retardants designed to prevent fires but known to be harmful to human health. Although these substances are banned in many countries, they can still be found in some recycled plastics used for household products.

What did the study find out?

Researchers tested hundreds of black plastic items, including kitchen utensils, food containers, and toys. They measured the levels of a chemical called BDE-209, a flame retardant that has been linked to health risks and was banned in the U.S. over ten years ago. The study initially claimed that using black plastic utensils could expose people to a daily dose of BDE-209 close to the safety limit set by U.S. health authorities.

The error

However, experts later discovered that the researchers had made a calculation error. In reality, the estimated exposure was much lower and well below harmful levels. This mistake significantly changed the level of concern, as the actual risk was not as alarming as initially reported.

Should you stop using your black utensils?

Despite the miscalculation, the study highlighted real concerns about recycling plastics, especially when they come from electronic waste. However, throwing away all your black plastic utensils may not be the best solution. Experts suggest that the environmental impact of unnecessary waste could be worse than the potential health risk. Instead, it’s best to use your kitchen tools responsibly, avoiding, for example, to heat plastic items that aren’t meant for high temperatures, and replace them only when they wear out.

The true issue: plastic and health

While black spatulas may not be the biggest threat, plastic contamination remains a growing concern. Chemicals known as PFAs, or “forever chemicals,” are increasingly found in food packaging, clothing, and household products. Microplastics are another issue, as they spread into water supplies and the environment, potentially carrying harmful substances into our bodies.

Experts agree that the focus should be on regulating harmful chemicals in plastics rather than worrying about individual kitchen utensils. For now, the best approach is to stay informed and make responsible choices when using and disposing of plastic products.

Le nostre spatole nere da cucina sono pericolose?

Uno studio recente ha suggerito che gli utensili da cucina in plastica nera potrebbero contenere ritardanti di fiamma tossici, suscitando preoccupazioni sulla loro sicurezza. Alcuni titoli di giornale hanno avvertito che questi oggetti comuni potrebbero essere dannosi, ma un errore di calcolo nello studio ha poi ridimensionato il rischio. Tuttavia, il problema della plastica riciclata contaminata rimane un tema da considerare.

Lorenzo Magnani & Ludovica Chiesi – Exposing the issue of black plastic

Il problema della plastica nera

La plastica riciclata ha spesso un colore spento e poco attraente. Per migliorarne l'aspetto, i produttori aggiungono un pigmento nero chiamato carbon black. Tuttavia, questo pigmento rende difficile il corretto smistamento della plastica nei centri di riciclo. Per questo motivo, alcune aziende utilizzano plastica nera proveniente da rifiuti elettronici, che può contenere ritardanti di fiamma chimici usati per prevenire incendi ma dannose per la salute umana. Sebbene questi composti siano vietati in molti paesi, possono ancora essere presenti in alcune plastiche riciclate utilizzate per oggetti domestici.

Cosa ha scoperto lo studio?

I ricercatori hanno analizzato centinaia di prodotti in plastica nera, tra cui utensili da cucina, contenitori per alimenti e giocattoli. Hanno misurato i livelli di una sostanza chimica chiamata BDE-209, un ritardante di fiamma collegato a rischi per la salute e vietato negli Stati Uniti da oltre dieci anni. Inizialmente lo studio affermava che l’uso di utensili in plastica nera poteva esporre le persone a una dose giornaliera di BDE-209 vicina al limite di sicurezza stabilito dalle autorità sanitarie statunitensi.

L’errore

Successivamente, gli esperti hanno scoperto che i ricercatori avevano commesso un errore di calcolo. In realtà, l’esposizione stimata era molto più bassa e ben al di sotto dei livelli considerati pericolosi. Questo ha cambiato notevolmente la percezione del rischio, che si è rivelato meno allarmante del previsto.

Dovresti smettere di usare i tuoi utensili neri?

Nonostante l’errore di calcolo, lo studio ha evidenziato problemi reali legati al riciclo della plastica, soprattutto quando proviene da rifiuti elettronici. Tuttavia, gettare via tutti gli utensili in plastica nera potrebbe non essere la soluzione migliore. Gli esperti sottolineano che l’impatto ambientale di una tale decisione potrebbe essere più dannoso del potenziale rischio per la salute. È meglio usare gli utensili con attenzione evitando, ad esempio, di riscaldare oggetti di plastica non progettati per alte temperature e sostituirli solo quando si usurano.

Il vero problema: plastica e salute

Anche se i mestoli neri non sono il pericolo più grande, la contaminazione da plastica è una preoccupazione crescente. Sostanze chimiche chiamate PFAs, o “forever chemicals,” vengono sempre più utilizzate negli imballaggi alimentari, nei tessuti e nei prodotti per la casa. Anche le microplastiche rappresentano un problema, diffondendosi nelle riserve d’acqua e nell’ambiente e trasportando potenzialmente sostanze dannose nel nostro organismo.

Gli esperti concordano sul fatto che la priorità dovrebbe essere regolamentare le sostanze nocive nelle plastiche, piuttosto che preoccuparsi dei singoli utensili da cucina. Per ora, la cosa migliore è rimanere informati e fare scelte responsabili nell’uso e nello smaltimento della plastica.

Lorenzo Magnani & Ludovica Chiesi – Exposing the issue of black plastic