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incontro a Bruxelles con gli europarlamentari italiani

Confcooperative, Caramaschi: «Piu’ attenzione alle imprese locali negli appalti»

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Le sfide e le opportunità legate alla transizione ecologica, all'inclusione e alla sostenibilità, con approfondimenti specifici su agroalimentare, credito, welfare, casa e appalti.

Questi temi al centro dell’incontro avvenuto a Bruxelles, tra i componenti il consiglio nazionale dell’organizzazione e un’ampia delegazione di europarlamentari italiani.

«Un confronto importante avvenuto in apertura dell’anno internazionale delle cooperative proclamato dall’Onu per la seconda volta nella storia». Lo definisce così Matteo Caramaschi, presidente di Confcooperative Terre d’Emilia, e aggiunge: «Temi e ambiti di lavoro - osserva Caramaschi – che vedono la cooperazione particolarmente attiva, avendo a riferimento gli interessi delle comunità e quei principi di sostenibilità che riguardano l’ambiente, la giustizia sociale, la qualità del lavoro, l’inclusione e le pari opportunità».

Nel corso dell’incontro, il presidente nazionale di Confcooperative, Maurizio Gardini, ha sottolineato, tra l’altro, che «l'economia sociale rappresenta una componente fondamentale dell’economia europea con 4,3 milioni di imprese e oltre 11,5 milioni di occupati. Le cooperative ne sono parte integrante con 4,5 milioni di occupati. Di questi 1,3 milioni sono occupati dalla cooperazione italiana e circa la metà di loro lavora nelle 16.500 imprese associate a Confcooperative che rappresentano il 4% del PIL».

Nel sottolineare l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse pubbliche, il presidente nazionale di Confcooperative ha affermato che «gli appalti pubblici comunitari rappresentano il 14% del PIL UE e costituiscono un'opportunità di crescita per le imprese locali».

«Proprio per questo – spiega Caramaschi – è fondamentale che nelle gare vengano adottati criteri di selezione che privilegino la qualità e il radicamento delle imprese nei territori anche come elemento che agevola i controlli».

Da Confcooperative sono infine giunte sollecitazioni per un aumento delle risorse destinate al welfare da parte degli Stati membri dell’Unione Europea.

Al confronto sono intervenuti 35 europarlamentari europei, tra i quali la vicepresidente del Parlamento europeo, Antonella Sberna, la copresidente dell’intergruppo, Irene Tinagli, e l’ex governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.

«In appuntamenti specifici dedicati a sviluppo e investimenti – conclude Caramaschi – abbiamo poi incontrato il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, e il ministro per gli Affari Europei e il PNRR, Tommaso Foti».