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grazie a due famiglie residenti. Le testimonianze

A Felina torna a splendere la Maestà di Roncosubbio

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Maestà di Roncosubbio

Col tempo era diventata una struttura abbandonata, lasciata all’incuria, fino a quando un residente del posto non ha deciso di ristrutturarla: è la Maestà di Roncosubbio che sorge nei pressi di Casa Perizzi, a Felina, lì da decenni e decenni.

Ora si erge in tutto il suo splendore grazie all’intervento di due famiglie: quella di Domenico Zanetti e di Brenno Ferrarini.

«Abito a Casa Perizzi – ci racconta Domenico Zanetti - passavo spesso da lì e ad un certo punto, spinto dalla curiosità, ho chiesto la chiave della Maestà ad una signora che abita nelle vicinanze. Dentro era pieno di ragnatele; gli oggetti che sono stati lasciati negli anni erano sporchi, si stavano rovinando. E come se non bastasse, pioveva all’interno. Questa struttura è qui chissà da quanti decenni.

Ho pensato: ma perché non metterla a posto? Ho quindi cercato qualcuno che potesse aiutarmi, sostenermi. Ho chiesto un preventivo e con la mia famiglia e quella di Brenno Ferrarini  abbiamo deciso di procedere alla sistemazione».

«Vorrei anche ringraziare – aggiunge Zanetti - il geometra Rubertelli Enrico, l’impresa Zanni Massimo, Toscana Marmi, Prampolini srl, Malvolti Vittorio, trattoria Vasirani, Elettro Proget, Don Pietro Romagnani e in modo particolare la falegnameria Franzoni di Marola nelle persone di Giambattista e Fabio».

Maestà di Roncosubbio prima dei lavori

La maestà, forse costruita per essere un punto di riferimento per i viandanti, per i pellegrini o anche per gli abitanti del luogo, è stata oggetto di rinnovamento anche in passato.

La prima ristrutturazione risale alla fine degli ’50, quando «era una maestà edificata diversamente: infatti presentava due muretti di maggiore dimensione e poggiava su due colonne. Queste ultime  furono tolte con la prima risistemazione che riguardò anche gli interni».

Lo ricordano bene due signore, Angela Zanelli e Maria Giovanna Pignedoli, che abitano in zona e aggiungono che «questa ristrutturazione fu fatta da due insegnanti che venivano da Reggio Emilia e che erano lì in vacanza».

Angela poi racconta che anni dopo è stato suo padre a fare un altro intervento.

Maestà di Roncosubbio durante i lavori

«Ricordo che facemmo dei lavori al tetto e mio padre fece sistemare nuovamente la Maestà. Erano gli anni ’80. Finchè c’è stata mia mamma la puliva lei, poi non so molto di più».

«La Maestà di Roncosubbio non ha mai avuto storie particolari – conclude Angela Zanelli – ma era un punto di riferimento per chi passeggiava: tanti infatti si fermavano, anche solo un attimo».

 

“Fermati Passeggier il capo china saluta Maria del Ciel Regina”