Dopo essere stato battezzato da Giovanni Battista, Gesù si ritirò
nel deserto e là passò parecchi giorni e notti in preghiera.
Dopo quaranta giorni però ebbe fame e Satana ne approfittò
subito per vedere se Gesù era realmente Figlio di Dio.
Disse dunque il tentatore:
“Se tu sei veramente il Figlio di Dio, ordina a queste pietre di
diventare pane”.
Gesù rispose:
“L’uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che esce dalla
bocca di Dio”.
Satana allora lo tentò in un altro modo:
“Se tu sei Figlio di Dio, buttati giù da questo monte, tanto gli
angeli ti sorreggeranno e ti proteggeranno con le loro mani””.
Ma Gesù replicò:
“Non tenterai il Signore Dio tuo”.
Satana però insisteva, portò Gesù sulla cima di un monte e gli
diceva:
“Tutto quello che vedi sarà tuo se ti prostrerai ai miei piedi e mi
adorerai”.
Allora Gesù lo metteva in fuga dicendo:
“Vai indietro Satana! Sta scritto: Adorerai il Signore Dio tuo e Lui
solo servirai”.
Allontanato il diavolo, scesero gli angeli a servire Gesù.
EldaZannini
Dialetto: GESEU’ E LA TENTASIUN
Dop essre sta batzà da san Giuvàn Batésta, Geseù al s’è ritirà in
t’al desert per parec dè e al pasèva not e dè a pregàr.
Dop quaranta dè a gh’è gneù fam e satana c’al gh’era sempre fra i
pe al ghà det:
“Si tè, i te propi al fieòl ed Dèo, dà un urdne a chi sass chè chi
dventne pan”.
“It dirò che iòmi in vèvne mèa sultant ed pan ma dal paroli ed
Dèo”
Alura Satana l’ha cambià discurs:
“Sit cred d’essre al fiòl ed Dèo beùtte zò da ste riva tant iangele it
salvaràn”.
Geseù l’ha rispost:
“An tentar mèa al Sgnur Déo tùo”.
Satanàss però l’insistiva l’ha purtà Geseù insema a na muntagna,
po’ al gh’à dett:
“Tùtt quel ch’it ved a srà tùo, basta te t’in snòcc davanti a me
pr’aduram.
Alura Geseù a l’ha fat scapàr sbraiànd:
“Fat indrè Satana a sta scrètt: i t’adurare sultant al Sgnur Dèo tùo
e it servirè sultant Leù”.
Alura al diavle l’è scapà e lè arivà iangele a servir Nostre Sgnur.
Elda Zannini.
I PRIMI DISCEPOLI
Dovete sapere che Giovanni Battista aveva dei discepoli che
vivevano con lui e dopo il battesimo Gesù passava qualche volta
da lui, andava a trovarlo.
Un giorno Giovanni disse ai discepoli:
“Ecco l’agnello di Dio”.
Subito due dei suoi seguaci lo lasciarono per seguire Gesù, questi
voltandosi disse loro:
“Che cercate?”.
“Rabbi, (che significa maestro) dove abiti?”
“Venite e vedrete”
Andarono, videro dove abitava e rimasero con lui avevano
compreso che era il vero Messia.
Questi furono i primi discepoli, uno si chiamava Andrea e l’altro
Giovanni.
(Adesso com’è mio solito vi spiegherò, che prima di scrivere,
questa storia “vera”, consulto ben tre bibbie, quella che mi regalò
don Battista, quella che da molti anni è sempre esistita in casa
mia, e quella del bambino, anche questa di prima della guerra,
perciò molto più facile e vi dirò che una racconta in un modo e
l’altra in un altro perciò lì in mezzo ci sono io che uso un mio
metodo, però la sostanza non cambia).
Andrea viveva con un fratello che si chiamava Simone, lo andò a
trovare e gli parlò di questo Maestro e lo convinse a conoscerlo.
Quando Gesù lo vide gli disse:
“Tu sei Simone figlio di Giovanni, d’ora innanzi ti chiamerai “Cefa”
che significa Pietro, questo fu il nome che gli diede Gesù e lo
portò per tutta la vita.
Il giorno dopo seguito da questi tre discepoli, tornò in Galilea.
Strada facendo incontrò Filippo e gli disse: “Seguimi” e questo lo
seguì. Egli era di Batsaida, cioè dello stesso paese di Andrea e
Pietro che lo seguì immediatamente.
Poi Filippo andò da un certo Natanaele e gli disse:
“Abbiamo incontrato Colui del quale hanno parlato i profeti si
chiama Gesù di Nazareth”.
Natanaele rispose:
“Secondo te, può venire qualcosa di buono da Nazareth”.
Filippo allora lo condusse da Gesù che gli disse:
“Ecco un vero Israelita in cui non c’è malizia”.
“Ma tu come mi conosci?”
“Ti ho veduto prima che Filippo ti chiamasse, quando eri là sotto
al fico”.
“Rabbi, tu sei il figlio di Dio”.
“Lo dici, perché ti ho visto sotto al fico? Vedrai cose ben
maggiori! Voi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio, salire e
scendere sul Figlio dell’uomo”.
Avevano saputo che Giovanni Battista era stato arrestato, allora
Gesù si ritirò dalla Galilea, coi suoi seguaci e lasciata Nazareth,
andò ad abitare a Cafarnao, presso il mare, anche questo perché
si adempisse ciò che aveva detto il profeta Isaia:
“Al di là del Giordano, il popolo immerso nelle tenebre ha visto
una gran luce”.
Da allora Gesù cominciò a predicare:
“Convertitevi perché il regno dei cieli è vicino”.
Gesù percorreva tutta la Galilea predicando nelle Sinagoghe la
“buona novella” guarendo e curando ogni sorta di malattia e ogni
sorta di ferita.
La sua fama si sparse per tutta la Siria e portavano da Lui gente
malata, indemoniata, epilettici ed Egli li guariva e grandi folle lo
seguivano dalla Galilea, dalla Decapoli, dalla Galilea, da
Gerusalemme e da oltre il Giordano.
Vedendo tanta folla Gesù salì sulla montagna e disse:
Beati i poveri di spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi e il
regno dei cieli
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e mentendo
diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia,
rallegratevi e esultate perché grande è la vostra ricompensa nel
regno dei cieli.
E oltre a questo disse altre cose, ma diventerebbe tutto troppo
lungo. Elda zannini