Grande commozione a Quara di Toano per i funerali di Francesco Croci, una delle anime più conosciute e stimate del bel canto in montagna, già presidente e corista del primo coro nato in Appennino, il Valdolo, e quindi da gennaio del 1994 cofondatore del Coro Vocilassù che ha animato la funzione in divisa, con tanti amici di altri cori. L’antica chiesa di Santa Maria assunta era gremita all’inverosimile. Prima dell'arrivo del corteo funebre c'era un cielo plumbeo che ha accarezzato il capo delle persone con piccoli fiocchi di neve.
“Se credi nella vita, se dici di essere amante della vita costi quello che costi, allora, per riprendere la passione del bel canto di Francesco, ricordati che puoi anche cantare da solo… ma il canto è fatto per dare gioia a te e agli altri. Puoi anche inventarti delle melodie da solo, ma solo se le condividi avrai la gioia di sentire che non sono solo note, ma un mezzo per dare speranza, consolazione… a tanti” ha detto don Giuseppe Lusuardi nel concelebrare la messa con don Alpino Gigli e don Ermenegildo Milani.
C’erano gli amati figli Barbara, Roberto e Marco, il genero, le nuore, il fratello Enzo che intonerà più tardi “Nebbia alla Valle” al cimitero, i famigliari, i nipoti affranti, Gemma e Cristina e gli amici di una vita che hanno condiviso la vita di Picchio, il falegname così conosciuto e apprezzato di Quara.
“Pochi giorni fa mi avevi promesso che saresti tornato a cantare… - ha detto al termine della funzione la direttrice del Coro Vocilassù, Mirka Cassinadri che con Gaetano Borgonivi ha diretto la messa -. Eri tu, al “Dopo Coro”, “l’anima della festa”. Instancabile, energico e sorridente, anche quando qualche problemino ti faceva tribolare. Un esempio per tutti noi, il tuo coraggio nell'affrontare la malattia, come affrontare a testa alta le avversità della vita. Oggi salutiamo una colonna e fondatore del Coro Vocilassù nato esattamente trent’anni fa, un bravissimo tenore secondo, solista e un grande amico. Non ti dimenticheremo mai. Ti porteremo in ogni nostro canto, ad ogni prova, ad ogni nostro concerto, col Tuo e nostro Coro Vocilassù. Continua a cantare con noi dal Cielo e, così, manterremo la promessa di essere ancora assieme”.
Sul sagrato accanto al feretro il Coro Vocilassù ha intonato “Sei Bella Sei splendida”, canto recente del Coro con parole di Remo Secchi e armonizzazione di Armando Saielli, nato dal dopo coro quando Francesco intonava magistralmente la versione originale. Il presidente Tiziano Albergucci, ha deposto sulla bara la sua maglia, per cantare ancora assieme. “Per Francesco che amava ricordare che lui, a Nostro Signore, parlava direttamente”. Al cimitero l’ultimo canto di nuovo vicini prima dell’inumazione “Amici miei, venite qui cantate insieme a me. Qualcuno c'è che sta lassù. E non ci lascerà mai soli”. E al cimitero il cielo grigio ha lasciato spazio alla sorpresa del sole, capace di scaldare i cuori e le voci e la nuda terra. (G.A.)
Grande commozione ai funerali